martedì 26 gennaio 2016

Santa Maria Capua Vetere libera, nel segno di De Luca

Il cammino lento verso le urne passa anche per Santa Maria Capua Vetere, comune di quasi 33mila abitanti in provincia di Caserta. Qualcuno inizia già a muoversi, soprattutto nel centrosinistra: se - come scritto oggi dal sito interno18.it - quell'area non può più contare su Sel e Rifondazione comunista, la coalizione potrà contare sull'apporto di un nuovo gruppo civico, dal nome SMCV libera, con la sigla che ripropone le iniziali del nome integrale del comune.  Giusto un paio di giorni fa è stata inaugurata la sede della formazione presieduta da Enzo Motta e che, a livello locale, è particolarmente legata al presidente della regione Vincenzo De Luca. 
Il riferimento risulta piuttosto chiaro anche dal punto di vista grafico: il simbolo adottato dalla lista, infatti, ricalca nella struttura quello di Campania libera, sfoggiato già alle elezioni regionali nel 2010 e mantenuto cinque anni dopo quasi identico, nel nome e nei colori, con il fondo azzurro in alto, verde in basso e una riga bianca nel mezzo. E' lo stesso portavoce di De Luca in quella zona, Giovanni Cusano, a precisare che la nascita di SMCV libera è "una testimonianza forte della filiera politica di Campania libera che sicuramente è vicina alle idee e alla realizzazione dei programmi territoriali". 
Qualcuno, peraltro, non è stato particolarmente felice di questo battesimo politico: ha infatti intenzione di partecipare alle elezioni anche Terra libera, legata al consigliere regionale Luigi Bosco, altrettanto vicino a Vincenzo De Luca. Il nome almeno in parte è simile, dunque per qualcuno il rischio di confusione c'è. Tanto più che i due soggetti politici si schiereranno in coalizioni diverse: Smcv Libera sarà tra le liste del centrosinistra, Terra libera, invece, sosterrà la coalizione civica che candiderà a sindaco Antonio Mirra. Proprio Bosco, si legge sempre su Interno18, ha sentito il bisogno di sottolineare che "il movimento SMVC Libera è soltanto una trovata utilizzata da persone che, pur avendo la tessera del Pd, ricorrono alle liste civiche. Persone che prima partecipano ai tavoli del Partito democratico e poi si lanciano nel civismo. Terra libera, invece, rappresenta la reale volontà civica di chi, non avendo alcuna tessera di partito, opera secondo i principi esclusivi del civismo". Anche i colori si somigliano un po', ma francamente nessuno dei due simboli rischia l'esclusione da parte della commissione elettorale: gli elettori, al massimo, dovranno fare un po' di attenzione.

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