giovedì 11 maggio 2023

Pisa, simboli e curiosità sulla scheda (di Antonio Folchetti)

Il viaggio tra i simboli dei capoluoghi di provincia chiamati al voto il 14 e il 15 maggio si arricchisce di due tappe curate da Antonio Folchetti, che conferma la sua cura nelle analisi dei vari contesti locali impegnati nelle elezioni: oggi è il turno di Pisa, domani toccherà a Latina. Nel ringraziare una volta di più Antonio, per il contributo che dà sempre a questo sito, si augura un buon cammino a chi vuole percorrerlo con noi o, semplicemente, si imbatte nel nostro tragitto.

Fra gli “osservati speciali” della tornata elettorale amministrativa prevista per il 14 e il 15 maggio, c’è senz’altro il comune di Pisa, considerato una roccaforte rossa fino alle elezioni amministrative di cinque anni fa, quando, per la prima volta, fu conquistato dal centrodestra. Protagonista del “miracolo” fu Michele Conti, sindaco attuale, che – nel ripresentarsi per un secondo mandato – dovrà affrontare la concorrenza di altri cinque candidati per la fascia tricolore, per un totale di sedici liste in campo, sei in meno rispetto al 2018. Ne analizziamo i simboli seguendo, come sempre, l’ordine con il quale candidati e liste sono stati sorteggiati.


ALEXANDRE DEI

1) Patto civico 2023

Al primo posto troviamo il più giovane dei candidati, Alexandre Dei, classe 1996, che si presenta con il sostegno di una lista - il Patto Civico 2023 - già nota ai pisani, avendo partecipato alle ultime elezioni comunali quando totalizzò oltre il 4%. Anche il simbolo non si discosta molto da quello impiegato nel 2018: su sfondo fucsia, emerge la croce patente ritrinciata (elemento distintivo dello stemma cittadino) e, al centro racchiuso tra due elementi bianchi, il nome originario della lista, al quale si aggiunge l’anno in corso, come a voler ribadire un rinnovamento nella continuità. A differenza di cinque anni fa, comunque, non troviamo riferimenti diretti al nominativo del candidato sindaco.

FRANCESCO "CICCIO" AULETTA

2) Unione Popolare

Si presenta con lo stesso candidato a sindaco del 2018 e del 2013 la coalizione della sinistra radicale. Parliamo di Francesco "Ciccio" Auletta, che da dieci anni siede in consiglio comunale, attivo sul fronte delle battaglie sociali e ambientali e tra gli ispiratori della coalizione "Diritti in comune". La prima delle due liste che compongono questa compagine è Unione Popolare, l’aggregazione nata in occasione delle elezioni politiche del 2022, che - mantenendo esattamente lo stesso simbolo ormai noto (i colori della pace che si stagliano, sfumando, su uno sfondo viola anch'esso sfumato) - punta a confermare il risultato lusinghiero ottenuto in città lo scorso settembre: la lista raccolse il 3,2%, più del doppio della percentuale raggiunta a livello nazionale, segno di un radicamento territoriale non trascurabile.

3) Una città in Comune

L’altra lista in appoggio di Auletta è Una città in Comune, che non si definisce una lista civica bensì una "lista di cittadinanza". Ormai strutturatasi come una sorta di partito territoriale, essendo d’altronde una realtà politica cittadina – e non solo elettorale – attiva da oltre un decennio, Una città in comune mantiene il medesimo contrassegno presentato per le ultime due elezioni amministrative, con il Ponte di Mezzo quale elemento caratterizzante. Tuttavia, confrontando attentamente il simbolo odierno con quello del 2018, si notano un cambio di tonalità dal rosso all’amaranto e - in maniera inversa rispetto a quanto visto sopra con il Patto Civico - la scomparsa dell’anno delle elezioni. 
 

RITA MARIOTTI

4) Rita Mariotti sindaco

L’unica candidatura femminile è quella di Rita Mariotti, cardiologa e già consigliera comunale con il centrosinistra, oggi iscritta ad Azione. In suo sostegno c'è una sola lista, denominata proprio Rita Mariotti sindaco, che però racchiude diverse sigle di area liberal-riformista. Sebbene il contrassegno nella grafica sia marcatamente "calendiano" (in basso c'è anche il nome dell'ex ministro), trovano spazio al centro - oltre al simbolo di Azione – anche Italia viva, il Partito socialista italiano e Liberal Forum, un'associazione politica nata lo scorso dicembre. Nel semicerchio superiore del simbolo emerge chiaramente una silhouette bianca raffigurante alcuni tra i più noti monumenti della città e il nome della lista (con la carica "sindaco" proposta al maschile non marcato).
 

PAOLO MARTINELLI

5) Partito democratico

Il centrosinistra punta a riconquistare Pisa candidando a sindaco una figura di estrazione civica quale Paolo Martinelli, presidente delle Acli provinciali: una candidatura nata alla fine dello scorso anno e che segna certamente una discontinuità rispetto alla consolidata egemonia della nomenklatura di partito. Cinque le liste che sostengono la candidatura di Martinelli, a partire dal Partito democratico che si presenta con il suo contrassegno ufficiale, senza alterazioni territoriali o "nominative", a differenza della volta scorsa. Oltre a fare da traino alla coalizione, il Pd punta certamente a consolidare il primato in città, riconquistato alle scorse politiche dopo averlo inaspettatamente perso - a vantaggio della Lega - in occasione delle comunali del 2018.

6) Sinistra unita per Pisa

La seconda lista sorteggiata per la coalizione di Martinelli è Sinistra Unita per Pisa, il cui simbolo variegato, assai pieno e per certi versi ridondante (la parola "sinistra" compare per ben quattro volte) riproduce la pluralità di sigle che compongono quest’aggregazione rosso-verde. Il richiamo evidente è all'Alleanza Verdi e Sinistra (con Europa Verde e Sinistra italiana) che abbiamo trovato sulle schede alle ultime politiche, mentre nel taglio basso ritroviamo la Sinistra civica ecologista (con il cuore come elemento distintivo) che, nata nel segno di Elly Schlein alle regionali 2020 (dopo Emilia-Romagna coraggiosa), si è riprodotta con alterne fortune in consultazioni regionali e comunali. Infine, sulla parte alta, in un piccolo segmento trova spazio anche Possibile, nei suoi tratti e colori ormai noti.

7) Riformisti per Pisa

Definita alla stampa locale come "la componente liberal" della coalizione di centrosinistra, la lista Riformisti per Pisa torna in campo confidando in un risultato migliore di quello delle comunali precedenti, quando - complice anche la sconfitta della compagine - non riuscì a ottenere seggi in consiglio. Guidati nuovamente dallìex assessore Federico Eligi, i Riformisti per Pisa ripropongono il medesimo simbolo del 2018 e del 2013, con l’alternanza del bianco e del rosso e il riferimento - già visto e pronto a rispuntare in altri simboli – alla croce patente ritrinciata, che però questa volta occupa l’intero spazio del segmento inferiore, impressa su una bandiera leggermente mossa e non contenuta tutta in quel semicerchio. 

8) La città delle persone

Risalta senza dubbio il simbolo della lista civica La città delle persone, l'unico della coalizione nel quale appare il nome del candidato sindaco e che, come di norma, raggruppa figure che provengono dall'associazionismo, dal volontariato e dall'impegno civico. Come nella civica dell'aspirante sindaco del centrosinistra del 2018, il colore dominante è l’arancione, bilanciato dal bianco delle diciture e della linea curva in basso (che, a quanto si apprende, rappresenta in realtà un tratto del corso dell’Arno): ciò conferisce un equilibrio grafico-cromatico al logo, che si distingue per la sua essenzialità. 

9) MoVimento 5 Stelle

Quinta e ultima lista sorteggiata della coalizione è quella del MoVimento 5 Stelle, nella sua tradizionale configurazione e con la dicitura "2050" ormai divenuta parte integrante del simbolo. Inizialmente il Movimento 5 Stelle sembrava destinato a correre da solo, o comunque separato dal centrosinistra ufficiale. Dopo una lunga trattativa, tuttavia, il partito di Giuseppe Conte ha deciso di convergere sul nome di Martinelli, con l'obiettivo di apportare un contributo determinante, sebbene il 9,8% del 2018 appaia oggi piuttosto lontano. Tuttavia, un'eventuale vittoria della coalizione (con conseguente premio di maggioranza) cambierebbe nettamente la prospettiva.

EDOARDO POLACCO

10) Comitato Libertà Toscana

Ambisce alla poltrona di primo cittadino di Pisa anche l’avvocato Edoardo Polacco, ormai noto da qualche anno grazie alle ricorrenti apparizioni televisive e a una crescente popolarità social, raggiunta per via delle sue posizioni contro l'obbligo vaccinale, il Green Pass e in generale la legislazione anti-Covid-19 del periodo post-pandemico. A questa piattaforma si è legato per queste elezioni il già esistente Comitato Libertà Toscana, il cui simbolo - graficamente non proprio eccelso - gioca sui colori dello stemma cittadino, di cui riporta anche la croce patente, a cui si aggiungono tre bande bianche che sfumano verso sinistra (ricordando la bandiera granducale). E scorrendo la lista dei candidati per il consiglio, balza all’occhio l’attore Andrea Balestri, che da bambino interpretò Pinocchio nel celebre sceneggiato di Luigi Comencini con Nino Manfredi del 1972.

MICHELE CONTI

11) Fratelli d'Italia

Il sindaco uscente Michele Conti, nel 2018 eletto al ballottaggio con il 52% dei voti, punta alla conferma contando sul supporto di sei liste, tre civiche e tre di chiaro riferimento partitico. La prima sorteggiata è quella di Fratelli d’Italia, che certamente proverà a sfruttare l’onda positiva degli ultimi mesi, cercando così di imporsi come partito più votato non soltanto della coalizione, ma a livello cittadino. Non stupisce, pertanto, che il nome di Giorgia Meloni, all’interno del simbolo presentato per le comunali di Pisa, sia persino più grande rispetto a quello del candidato sindaco, comunque ben visibile al centro.

12) Pisa punto zero

A seguire ci imbattiamo una lista al suo debutto sulle schede, sebbene nata su iniziativa di un personaggio politico noto ai pisani, cioè Pierpaolo Magnani, attuale assessore alla cultura che infatti ricopre il ruolo di capolista. Si chiama Pisa punto zero e mira a prendere consensi trasversali, puntando soprattutto sull’innovazione tecnologica. Lo si intuisce anche dalle parole-chiave selezionate ("cultura", "giovani", "digitale") che trovano posto anche sul simbolo, in un ben riuscito gioco cromatico azzurro-verde-bianco che si riproduce anche nel richiamo "tecnologico" posto al centro del simbolo stesso (è riprodotto il logo dei collegamenti USB). Non manca, inoltre, il nome del candidato a sindaco, all’interno di una fascia grigia situata in basso.

13) Lega

Per la Lega sarà pressoché impossibile eguagliare il risultato (25% e 15 consiglieri eletti) ottenuto del 2018, trainato senza dubbio dalla popolarità di Matteo Salvini all’epoca; sicuramente però cercherà di contribuire in maniera significativa all’ambita riconferma del centrodestra alla guida del comune. Sul simbolo campeggia ancora la bandiera cittadina (già utilizzata nelle ultime due tornate), anche se in dimensioni assai ridotte, mentre scompare - come si è visto, per esempio, a Treviso - il nome del leader nazionale a favore di quello dell'attuale primo cittadino, il quale rimane formalmente iscritto alla Lega, pur essendosi ritagliato uno spazio di autonomia negli ultimi anni.
 

14) Forza Italia - Unione di centro - Partito liberale italiano

Al quarto posto fra le liste in appoggio a Conti troviamo Forza Italia, guidata come capolista dalla vicesindaca uscente Raffaella Bonsangue. Il simbolo, per quest'occasione, subisce qualche variazione per far spazio ai due loghi di altrettanti partiti minori (ma sempre di area del centrodestra) come l'Unione di centro e il Partito liberale italiano, che presentano alcuni dei loro candidati nella lista di Fi, ma anche al nome di Conti - ben visibile, in giallo su sfondo blu - e quello, quasi sempre immancabile, di Berlusconi. Una scelta che restringe in alto la storica bandierina disegnata da Cesare Priori. Raggiungere e superare il 3,6% del 2018, non sembra un obiettivo così fuori dalla portata, considerando pure l'apporto di Udc e Pli.

15) Sviluppo e Territorio - Pesciatini per Pisa

Un altro membro della giunta uscente che ha deciso di dar vita ad una propria lista è Paolo Pesciatini, attuale assessore alle attività produttive e al turismo. In questo caso, troviamo sul simbolo direttamente il nome del promotore della lista stessa, denominata Sviluppo e Territorio - Pesciatini per Pisa: il riferimento al capolista è di dimensioni ben maggiori rispetto al nome del candidato sindaco. Dal sito ufficiale della lista, si sottolinea che le linee poste in alto e che uniscono i vari punti bianchi rappresentano delle "connessioni e sinergie tra tutte le realtà del territorio", mentre i tratti azzurri nella parte inferiore del simbolo non sono altro che una riproduzione dell'Arno e dello sbocco sul mare, intesi come "base della nostra storia".

16) Michele Conti sindaco - Pisa al centro

Il simbolo che i pisani troveranno in fondo alla scheda è quello della lista Michele Conti sindaco - Pisa al centro, una realtà nata nel marzo 2022 e che si definisce come "associazione civica con vocazione amministrativa"; la denominazione, pertanto, non è da intendersi con riferimenti a una presunta collocazione politica centrista. Il simbolo, prevalentemente bicolore bianco-blu e spezzato da tratti color oro, è occupato perlopiù dal nome del candidato a caratteri cubitali – rendendo la lista, anche su un piano visivo, la più vicina a Conti fra le civiche – mentre il segmento in basso riproduce presumibilmente il loggiato della torre pendente. 

Nessun commento:

Posta un commento