Quanto dura o può durare l'incubazione di un simbolo e, in seguito, il percorso perché questo si affermi? Di Forza Italia, per dire, gli italiani hanno saputo ufficialmente il 26 gennaio 1994, giusto due mesi prima delle elezioni politiche, ma l'associazione Forza Italia era già nata a giugno del 1993 e il simbolo della bandierina, molto simile a quello oggi noto, era già pronto a settembre di quello stesso anno. Mario Monti aveva divulgato il suo simbolo alla fine di dicembre del 2013 per le elezioni di febbraio, lo stesso periodo in cui Antonio Ingroia aveva scoperto l'emblema di Rivoluzione civile. Negli ultimi anni, dunque, è capitato di frequente che fossero sottoposti alla prova delle urne contrassegni nati da poche settimane o, al più, da pochi mesi: lo stesso Pd ebbe il suo simbolo disegnato a novembre del 2007, cinque mesi prima del voto.
Qualcuno, però, sembra andare in controtendenza e, anche se tra il concepimento di un emblema e il suo uso elettorale possono trascorrere anni, vuole forse avere il tempo di far mettere radici alle proprie insegne. Sembra il caso di Adriano Chini, sindaco di Campi Bisenzio - comune della città metropolitana fiorentina - dal 1990 al 2004 e ancora dal 2007 al 2013. A conti fatti e salvo sorprese (leggi: elezioni anticipate), in quella località si dovrebbe votare per il nuovo sindaco solo nel 2018, eppure già da ora sta circolando il simbolo di un'associazione nascitura concepita da Chini, Fare Città, che potrebbe essere l'anticipazione di un contrassegno elettorale (la forma tonda invita a pensarlo), o anche solo un primo passo verso un altro soggetto politico locale più complesso.
E' lo stesso Chini a far sapere che l'associazione sarà registrata solo a gennaio del 2016, così come precisa che Fare città sarà "un’associazione politico culturale che avrà l’obiettivo di arrivare alle elezioni del 2018", e comunque con un candidato sindaco diverso da lui, ancora da individuare. Avere un obiettivo a lungo termine, comunque, non ha suggerito a Chini di tenere coperto il contrassegno, che anzi sembra sia stato presentato per renderlo via via emblema di una realtà presente e in formazione. L'analisi la fa Antonio Passanese per il Corriere Fiorentino: nel cerchio, carminio-terra sfumato, si vede "lo skyline degli edifici simbolici di Campi: la chiesa dell’autostrada, la Rocca Strozzi, il campanile della pieve di Santo Stefano, il teatro Dante Carlo Monni e il fiume Bisenzio", quest'ultimo adattato a freccia curvilinea, quasi a voler sottolineare la necessità di andare avanti, pur se in modo non lineare.
L'idea dei promotori è "ricreare quel dibattito che ora manca su cose locali e nazionali", parlando del progetto dell'aeroporto, attaccando il sindaco in carica (Emiliano Fossi, Pd) e il rieletto presidente della regione, Enrico Rossi. Per animare quel dibattito, comunque, c'è tempo, anche due anni e mezzo se l'amministrazione della città regge: spazi per "Fare Città", dunque, ce ne saranno parecchi.
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