domenica 2 aprile 2017

Salvini e Meloni, pronto un simbolo unico?

E se il simbolo allo studio fosse così?
Le incertezze sulla legge elettorale perdurano, così, nel frattempo, è bene premunirsi e organizzarsi per tempo. Non stupisce, dunque, che più di qualcuno stia studiando eventuali nuove formazioni per presentarsi alle prossime elezioni, con relativi simboli. Immaginando che si vada a votare con regole simili a quelle attuali - dunque con ciò che è rimasto dell'Italicum, almeno alla Camera - avranno convenienza a federarsi i partiti minori, nella speranza di superare più facilmente la soglia di sbarramento; anche altre forze, tuttavia, starebbero progettando strategie comuni.
L'ultima indiscrezione, in particolare, riguarda la Lega Nord e Fratelli d'Italia. Che Matteo Salvini e Giorgia Meloni siano su posizioni molto vicine su vari temi e che condividano varie tappe di un percorso non è certo una novità; tuttavia, stando a un pezzo a firma di Pasquale Napolitano, pubblicato oggi dal Giornale, sarebbe allo studio "l'ipotesi di una fusione tra i due partiti in vista delle elezioni politiche" - idea di cui qualcuno aveva già parlato nei mesi scorsi - tutta imperniata sulla popolarità dei rispettivi leader. Scrive in particolare Napolitano:
C'è già una bozza di simbolo che da giorni circola sia negli ambienti leghisti che di Fratelli di Italia: un logo che contiene i nomi di Salvini e Meloni. Non mancherebbe il richiamo al tricolore. L'idea dei due leader è di eliminare i simboli di Fdi e Lega Nord per la competizione elettorale puntando tutto sull'effetto Meloni al Sud e su quello Salvini al Nord. C'è anche una valutazione di tipo elettorale che spinge i due leader a caldeggiare la soluzione della lista unica: la possibilità di eleggere, in assenza di una modifica all'attuale legge elettorale alla Camera (Italicum modificato dalla sentenza della Corte Costituzionale), i 100 capilista in tutti i collegi. Tradotto in seggi parlamentari, il piano di Meloni e Salvini punta alla scelta diretta di 100 deputati.
Al di là delle considerazioni sulla legge elettorale, viene spontaneo riflettere sul simbolo che potrebbe nascere davvero nei prossimi giorni (o anche restare nel cassetto, se mai le cose dovessero cambiare). L'articolo dà due indizi: la presenza dei cognomi dei due capi di partito e del tricolore (una novità assoluta in casa leghista). Questo, naturalmente, non significa affatto che questi siano gli unici elementi del contrassegno: è probabile, infatti, che l'eventuale lista comune abbia un suo nome, senza accontentarsi di essere definita dai soli leader. Nel caso, un'etichetta utilizzabile potrebbe essere Italia sovrana, lo stesso nome di un'iniziativa/manifestazione - la dicitura completa, in realtà, era "Italia sovrana in Europa" - organizzata da Fratelli d'Italia, ma che ha visto sullo stesso palco Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il concetto di sovranità, del resto, sembra caro ai dirigenti e ai militanti di entrambi i partiti, quindi sarebbe un buon elemento comune.
Quanto ci sia di verosimile nel progetto di lista comune e in questa stessa ipotesi di contrassegno, non è dato sapere ora. Di certo, al momento la data del voto sembra ancora piuttosto lontana, per cui di tempo per fare e disfare alleanze e federazioni ce n'è ancora parecchio. Anche per Salvini e Meloni.

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