venerdì 29 dicembre 2017

Civica popolare, gli alleati centristi del Pd (con Lorenzin e margherita)

E se il simbolo fosse così?
Era curioso, in fondo, che in un paese in cui tradizionalmente si vince al centro (centro centro, centrodestra o - più raramente - centrosinistra), in entrambi gli schieramenti principali tra le poche liste ancora da presentare ci fossero proprio i raggruppamenti saldamente ancorati al centro, ciascuno dalla propria collocazione. Mentre si aspetta ancora di vedere il simbolo della lista del centrodestra a trazione Udc (unica certezza, ci sarà lo scudo crociato, ma il nome esatto della formazione è ancora tutto da stabilire, ammesso che la strada non sia comune con Fitto, Lupi e gli altri di Noi con l'Italia), oggi, all'indomani dello scioglimento delle Camere da parte del Quirinale, è stata annunciata la lista centrista che sarà coalizzata con il Partito democratico
Il simbolo ancora non c'è, ma l'accordo sul nome e su chi la comporrà e la guiderà sì: dopo l'uscita di scena volontaria di Angelino Alfano, sarà Beatrice Lorenzin a guidare la lista Civica popolare, alla quale contribuirà ovviamente Alternativa popolare, ma anche i Centristi per l'Europa di Pierferdinando Casini e Gianpiero D'Alia (con cui Ap aveva già corso, senza troppa fortuna, in Sicilia), Democrazia Solidale di Lorenzo Dellai e Andrea Olivero, L'Italia è Popolare, ossia l'area politica cattolico-democratica che fa capo a Giuseppe De Mita (con la benedizione dello zio Ciriaco); più sorprendente, volendo, è che del cartello elettorale faccia parte anche l'Italia dei valori, fondata da Antonio Di Pietro e probabilmente pensata agli antipodi di qualunque formazione anche solo lontanamente democristiana, ma che ha stretto l'accordo con le altre forze nella persona del suo segretario, Ignazio Messina. 
Per carità, parlare di cartello elettorale starebbe stretto ai promotori: in una nota, infatti, hanno precisato che questo sarebbe "il primo passo per la costituzione di una forza politica di ispirazione popolare europeista e riformista, per fronteggiare ogni deriva populista e proseguire sul sentiero della ricostruzione civile, sociale e materiale del Paese". Evidentemente, un nuovo partito diverso da quelli esistenti (e anche per questo stupisce trovare l'Idv tra i promotori), che però è già convinto di far parte "dell’area politica che ha supportato fino in fondo i governi di questa legislatura": nella nota la parola "centrosinistra" non c'è, ma considerando che per De Mita jr era necessario opporsi "alle due destre oggi presenti in Italia: il residuo berlusconiano e quella grillina", non restano altre possibili collocazioni, anche se resta da parte di tutti i promotori l'esigenza di rimanere distinti dal Pd. 
E il simbolo? Come detto, la grafica non è stata svelata, forse perché ancora non esiste, eppure la nota dà qualche indicazione: la lista, infatti, "avrà come denominazione 'Civica Popolare' e nel simbolo una margherita che simboleggia la convergenza di diverse sensibilità su un progetto politico al servizio del Paese. Nel rispetto di questa impostazione, l’iniziativa è fin da subito aperta a tutte le esperienze civiche e politiche e a quanti intendono concorrervi"; c'è poi chi dà per certo l'inserimento del cognome di Lorenzin all'interno dell'emblema, un nome che a detta di alcuni - come Fabrizio Cicchitto, tra coloro che non hanno seguito Maurizio Lupi nel ritorno nel centrodestra - potrebbe rappresentare un punto di riferimento positivo.
L'attesa sarà questione solo di qualche giorno, naturalmente, ma intanto si può iniziare a immaginare e, per quanto alla fine la grafica possa risultare tutta diversa, certe supposizioni sarebbero fatte a buon diritto. L'aggettivo "popolare", infatti, sembra apportato soprattutto dalla formazione di Lorenzin, mentre qui "Civica" non sembra un aggettivo, ma un sostantivo. Perché prima di Scelta civica c'era la Civica per il governo del Trentino, progetto politico nato nel 1998 e legato proprio a Lorenzo Dellai che ora è della partita (e che a inizio legislatura, tra l'altro, è stato eletto in Scelta civica). Oltre alla parola principale a caratteri cubitali, poi, nel simbolo di Civica c'era anche la margherita, idea che - assieme al progetto - sarebbe stata poi ripresa a livello nazionale da Francesco Rutelli. La stessa margherita, giusto un po' "rinfrescata" graficamente, sarebbe poi finita nel contrassegno dell'Unione per il Trentino, che della Civica è l'erede diretta e ha fatto comunque riferimento a Dellai (che pure ora ha creato DemoS). Così, a voler metter insieme elementi grafici di ieri e dell'altro ieri, si potrebbe prendere quella stessa margherita e sfumarla leggermente (com'era nel simbolo della Civica trentina) sopra alla prima parola del nome, piuttosto imponente; nome che potrebbe essere scritto nella stessa font Nexa Black usata da Scelta civica, dal Nuovo centrodestra e ora da Alternativa popolare, mantenendo magari anche il suo fondo blu scuro e il bordo del cerchio più chiaro. E se, ridendo e scherzando, ci si fosse avvicinati al vero?

3 commenti:

  1. analisi impeccabile e simboli grafici accattivanti, anche se a mio parere risulteranno inutili per il pd, oltre ad avere difficoltà nel presentarsi, "ormai è tardi" direbbe vasco rossi. qualcuno mi sa dire se i termini per la presentazione in tribunale delle liste sono le giornate del 27 e 28 gennaio, oppure 28 gennaio (domenica?!) e lunedi' 29 gennaio ? grazie

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  2. Dal 28 al 29. La legge dice 35° e 34° giorni e specifica "festivi compresi"

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