domenica 24 maggio 2020

Italia ecologista, verso un nuovo progetto politico, Davvero

Le elezioni, che si sarebbero dovute tenere in questi giorni, sono state rinviate di alcuni mesi; manca ancora una data, sebbene nei giorni scorsi si sia parlato del 12 e 13 settembre per regionali, primo turno delle comunali - con ballottaggio due settimane dopo - e referendum sul numero dei parlamentari (a parere di chi scrive, soprattutto guardando alle procedure di presentazione delle candidature, la data scelta sembra francamente un po' troppo vicina). Nonostante questo, non è il momento sbagliato per vedere spuntare nuovi simboli, anche se finora la fioritura è stata limitata. Eppure ora "fioritura" è tutto meno che un termine fuori luogo, almeno a giudicare dall'ultimo emblema spuntato una manciata di ore fa.
Si tratta di Italia ecologista, postato proprio ieri pomeriggio nel gruppo Facebook "Ecologia e Diritti" da Michele Ragosta, consigliere regionale dei Verdi in Campania (2005-2010), eletto deputato nel 2013 nelle liste di Sinistra ecologia libertà, per poi passare nel 2014 nel gruppo del Pd (prima ancora dell'arrivo di Gennaro Migliore) e - nel 2017 - nel gruppo di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista, risultando infine promotore della lista Insieme - Italia Europa (con Psi, Verdi, Area civica-ulivisti) in Campania. 
In effetti, almeno un dettaglio può apparire come "marchio" politico di Ragosta: l'elemento verde scuro, con fascia più chiara, che occupa buona parte del semicerchio inferiore non può non ricordare il simbolo di Davvero - Ecologia & diritti, formazione appunto legata a Michele Ragosta che nel 2015 partecipò alle regionali campane in appoggio a Vincenzo De Luca in liste in condominio con i Verdi, riuscendo nell'elezione di un consigliere. Rimanda almeno in parte (sul piano cromatico, per la "macchia" gialla su fondo verde) all'immagine del sole che ride la corolla piuttosto evidente di un fiore giallo, al fine di richiamare l'impegno ecologista e la vicinanza alla natura. Il colore farebbe pensare a un fiore non ancora utilizzato, come la gerbera; Ragosta stesso, appositamente interpellato, chiarisce invece che si tratta di una margherita, probabilmente delle varietà heliopsis o doronicum, che hanno appunto i petali gialli (anche se il centro di solito è arancione e non verde, come il fondo di quella parte del simbolo). Non sfuggono nemmeno le stelle europee, come sempre gialle ma curiosamente poste su fondo bianco.
Non si tratta, in effetti, dell'unica novità simbolica lanciata da Ragosta in questi mesi. GIà a gennaio, infatti, aveva lanciato un altro simbolo - peraltro ben congegnato - del progetto politico Ecologia e diritti, che sembrava riannodare i fili con l'esperienza nata cinque anni prima proprio in Campania (il nome del resto era lo stesso che seguiva la parola "Davvero"). Anche in quel caso c'era un fiore, che in quel caso era un girasole stilizzato, con il gambo stretto in un pugno grigio (condividendo il destino che, in passato, era stato della rosa e del garofano), il tutto su fondo verde e con una circonferenza intorno di una tinta leggermente più chiara.
L'intenzione, allora, era di costituire una nuova forza politica che sarebbe nata ufficialmente ad aprile (e l'avvento del Coronavirus deve aver cambiato qualche programma), con l'idea di mettere in piedi un "movimento ecologista e non solo", come sottolineato da Ragosta. Così si leggeva nei post di presentazione: 
Siamo donne e uomini che credono nella Costituzione Repubblicana. Siamo antifascisti che lottano per la salvaguardia e la piena attuazione dei principi di convivenza democratica tra cittadini; e che credono nella centralità e nella rappresentatività delle istituzioni parlamentari quali luoghi di rappresentanza della complessità politica, sociale, culturale ed economica della nostra comunità. Siamo convinti della necessità di superare l'attuale modello di sviluppo economico e sociale perché consapevoli che il capitalismo, sin dalle sue origini, si è basato sull'appropriazione e lo sfruttamento delle risorse naturali e delle persone. Crediamo che questo sistema sia ormai insostenibile e che siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Riconosciamo la natura globale della crisi ecologica e la sua stretta connessione con le questioni sociali e migratorie e, pertanto, vogliamo promuovere nuove forme di coesistenza, di sviluppo eco-compatibile e di lavoro che favoriscano il 'buon vivere', per liberare la Madre Terra e tutta l’Umanità dalla schiavitù del profitto ad ogni costo, assicurando un futuro degno alle nuove generazioni. Per questo, crediamo che sia arrivato il momento di fare scelte coraggiose e di prendere decisioni nette. Per questo, vogliamo saperi, uguaglianza, libertà, casa, salario e lavoro per l’umanità a garanzia di Madre Terra e di ogni specie vivente. Rifiutiamo la nozione totalizzante di 'capitale umano', l’imposizione delle gerarchie e della precarietà della vita in nome di una consapevolezza più grande: la cultura ecocentrica e la sua diffusione permetterà alle nuove generazioni di lottare insieme per i diritti umani e del Pianeta, l’equità sociale e ambientale.
Il gruppo Ecologia e Diritti esiste ancora, anzi, è proprio lì che Michele Ragosta ha diffuso il nuovo simbolo, precisando che per prima cosa viene l'organizzazione della forza politica e poi si deciderà con chi dialogare. Il tutto evidentemente a partire dalla Campania, chiamata al voto tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno: "Con il simbolo Davvero saremo presenti alle elezioni regionali in Campania - ha scritto Ragosta sul proprio profilo personale -. 5 anni fa eleggemmo un consigliere regionale, oggi puntiamo al raddoppio. Saremo impegnati a costruire un'ampia maggioranza, dando priorità ai temi ambientali e sociali .Ci aspettiamo che tutti lavorino per cambiare e rinnovare la politica". Evidentemente anche il progetto di Italia ecologista rientra in questo disegno di rinnovamento a partire dalla politica regionale: chissà che proprio Davvero non finisca nella grafica del nuovo simbolo appena creato. Davvero, tra l'altro, in consiglio regionale fa gruppo con Campania Libera e con il Psi (il cui rappresentante in consiglio - Enzo Maraio - è stato nel frattempo eletto segretario nazionale dei socialisti): una delle tre forze politiche potrà dunque fruire dell'esenzione dalla raccolta firme alle prossime regionali (difficile che possano goderne tutte e tre), ma ci sarà tempo per capire meglio gli schieramenti per l'appuntamento elettorale che verrà.

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