Tra i capoluoghi di provincia che andranno al voto in primavera per rinnovare l'amministrazione comunale c'è anche Grosseto. Come messo in luce dai media, per molto tempo l'unica certezza elettorale era l'identità del candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle, Giacomo Gori; il centrosinistra invece non ha ancora stabilito il candidato, che uscirà dalle primarie.
Da alcuni giorni, in compenso, nel centrodestra è già fermo un nome, quello di Antofrancesco Vivarelli Colonna, e la coalizione che lo sosterrà sembra già piuttosto affollata: fino a pochi giorni fa, infatti, erano già sei le liste a proprio sostegno.
Alcune sono chiaramente partitiche (Forza Italia, Lega Nord - Toscana, Fratelli d'Italia e, se si vuole, la formazione Lega Maremma, ultima evoluzione del Movimento autonomista toscano), altre hanno una caratura più civica (Uniti per una Maremma migliore e Vivarelli Colonna sindaco). Al gruppo originario di sei liste, comunque, da pochi giorni se n'è aggiunta una settima, Italia Patria Nostra, movimento politico forze di polizia ed armate in congedo, per brevità chiamata Italia Patria Nostra, presieduto da Angelo Di Natale e con Pietro Di Mario segretario.
La presentazione della lista non sembra casuale, dal momento che lo stesso movimento è stato fondato a Grosseto un paio di anni fa da alcuni carabinieri ed appartenenti alle Forze armate "in pensione": accanto a loro, anche civili "che, avendo come riferimento le esperienze di vita accumulate nel corso del loro lavoro, intendono avviare un progetto radicale di rinnovamento dello Stato", come si legge nel sito. "Il Movimento non è espressione di una classe politica 'di sistema', di cui si rifiutano apertamente le logiche organizzative e nemmeno di un ben definito ambito ideologico; al suo interno vige il principio dell’impersonalità attiva secondo il quale tutti sono una ricchezza in quanto apportatori di un bagaglio personale di esperienze e conoscenze utili al risultato finale, ma nessuno conta più dell’altro."
Non stupisce che per Vivarelli Colonna l'apporto di questa lista sia importante soprattutto per consolidare la linea programmatica sui temi affini alla sicurezza (ma anche il rispetto della legalità), nonché sulle politiche "vicine ai pensionati che troppo spesso sia a livello locale che nazionale sono poco considerati". Tutto questo dovrebbe stare in un simbolo che lo statuto così descrive: "cerchio linea nera, che racchiude un tricolore - verde bianco rosso - effetto bandiera fluttuante, dal centro parte una raggiera giallo ocra, nel centro su tre righe, font Arial, con effetto scalpello la scritta "ITALIA PATRIA NOSTRA" di colore bronzo, nel cerchio intemo, con lettura in senso orario, partendo dalla stella di colore giallo con bordo nero al centro in basso, la scritta font Arial Narrow di colore azzurro con bordo leggero nero 'Movimento Politico Forze di Polizia ed Armate in Congedo'". La grafica non sembra particolarmente gradevole o d'impatto; sull'interesse dei valori, comunque, decideranno i cittadini di Grosseto.
Da alcuni giorni, in compenso, nel centrodestra è già fermo un nome, quello di Antofrancesco Vivarelli Colonna, e la coalizione che lo sosterrà sembra già piuttosto affollata: fino a pochi giorni fa, infatti, erano già sei le liste a proprio sostegno.
Alcune sono chiaramente partitiche (Forza Italia, Lega Nord - Toscana, Fratelli d'Italia e, se si vuole, la formazione Lega Maremma, ultima evoluzione del Movimento autonomista toscano), altre hanno una caratura più civica (Uniti per una Maremma migliore e Vivarelli Colonna sindaco). Al gruppo originario di sei liste, comunque, da pochi giorni se n'è aggiunta una settima, Italia Patria Nostra, movimento politico forze di polizia ed armate in congedo, per brevità chiamata Italia Patria Nostra, presieduto da Angelo Di Natale e con Pietro Di Mario segretario.
La presentazione della lista non sembra casuale, dal momento che lo stesso movimento è stato fondato a Grosseto un paio di anni fa da alcuni carabinieri ed appartenenti alle Forze armate "in pensione": accanto a loro, anche civili "che, avendo come riferimento le esperienze di vita accumulate nel corso del loro lavoro, intendono avviare un progetto radicale di rinnovamento dello Stato", come si legge nel sito. "Il Movimento non è espressione di una classe politica 'di sistema', di cui si rifiutano apertamente le logiche organizzative e nemmeno di un ben definito ambito ideologico; al suo interno vige il principio dell’impersonalità attiva secondo il quale tutti sono una ricchezza in quanto apportatori di un bagaglio personale di esperienze e conoscenze utili al risultato finale, ma nessuno conta più dell’altro."
Non stupisce che per Vivarelli Colonna l'apporto di questa lista sia importante soprattutto per consolidare la linea programmatica sui temi affini alla sicurezza (ma anche il rispetto della legalità), nonché sulle politiche "vicine ai pensionati che troppo spesso sia a livello locale che nazionale sono poco considerati". Tutto questo dovrebbe stare in un simbolo che lo statuto così descrive: "cerchio linea nera, che racchiude un tricolore - verde bianco rosso - effetto bandiera fluttuante, dal centro parte una raggiera giallo ocra, nel centro su tre righe, font Arial, con effetto scalpello la scritta "ITALIA PATRIA NOSTRA" di colore bronzo, nel cerchio intemo, con lettura in senso orario, partendo dalla stella di colore giallo con bordo nero al centro in basso, la scritta font Arial Narrow di colore azzurro con bordo leggero nero 'Movimento Politico Forze di Polizia ed Armate in Congedo'". La grafica non sembra particolarmente gradevole o d'impatto; sull'interesse dei valori, comunque, decideranno i cittadini di Grosseto.
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