Tra i pretendenti al Campidoglio, lasciate perdere per un attimo Marchini, Bertolaso, le primarie del centrosinistra... Da qualche giorno a questa parte, infatti, bisogna conteggiare anche Giovanni Maria Morani. Sarà lui, avvocato, a presentarsi come candidato sindaco per il Movimento politico Libertas, il partito guidato da Antonio Fierro che si propone di rappresentare gli ideali della Democrazia cristiana, senza rischiare di restare impigliato nei rovi delle battaglie legate al nome, al simbolo e al patrimonio. La loro rondine crociata inclusa in uno scudo si prepara a finire sulle schede - firme permettendo, anche se si dice che le abbiano già raccolte - e cerca di guadagnarsi l'attenzione dei media, oltre che dei romani.
Non è questo, peraltro, l'unico tentativo di acquistare visibilità portato avanti nelle ultime settimane. Scoprire l'altro non è nemmeno troppo difficile; del resto, come ho già detto su queste pagine, controllare con una certa frequenza i nomi dei gruppi parlamentari è un'attività proficua, non particolarmente gravosa e, alle volte, riserva delle sorprese. L'amico Arturo Famiglietti, ad esempio, giusto pochi giorni fa mi ha segnalato un'interessante new entry nella denominazione completa di Grandi autonomie e libertà al Senato: arrivando quasi a fare concorrenza agli ex "responsabili" di Popolo e Territorio (Camera, XVI legislatura) quanto a lunghezza e numero di modifiche del nome, dal 16 febbraio ospita anche il Movimento politico Libertas (oltre che "Euro Exit", la componente delle ex M5S Monica Casaletto e Paola De Pin, di cui si parlerà meglio più avanti).
Ma chi, del gruppo, rappresenta il partito che si richiama alla Dc? Anche qui l'occhio allenato può aiutare: per caso, contemporaneamente all'apparizione di Mpl, è scomparsa qualche parte del nome? In questo caso sì: si tratta del Movimento Base Italia, che giusto pochi mesi fa aveva fatto ingresso all'interno di Gal grazie alla rappresentanza di Bartolomeo Pepe, eletto nel M5S e in seguito rappresentante anche dei Verdi. Ed è proprio Pepe, in effetti, a rappresentare Libertas. In effetti essere presenti in quel modo in Parlamento non dà grandi vantaggi (non esenta, ad esempio, dalla raccolta firme), ma qualcuno, a quanto pare, ci tiene particolarmente...
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