Dopo le ultime notizie di oggi, sono quattro i candidati, con relativi simboli, che si affronteranno il 20 gennaio 2019 nelle prime elezioni suppletive che si terranno sotto la vigenza del nuovo sistema elettorale (le ultime, vigente ancora il Mattarellum, risalgono al 2005): le elezioni, in particolare, riguarderanno il collegio 01 della circoscrizione Sardegna (quello di Cagliari) per la Camera, a seguito delle dimissioni del deputato Andrea Mura, eletto con il M5S ma poi espulso.
Entro lunedì è stata depositata la documentazione per ciascun candidato, con il relativo contrassegno: il centrodestra, in particolare, sarà unito con la candidatura di Daniela Noli, psicoterapeuta e dipendente di Forza Italia. Dal momento che la legge impone che ci sia un solo emblema a sostegno di chi si candida (mentre il Mattarellum consentiva l'uso di più fregi), il contrassegno riunisce al suo interno i simboli della Lega, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia: non potendosi parlare di bicicletta, si sarebbe tentati di evocare il triciclo, ma la disposizione triangolare lo sconsiglia.
Appare invece relativamente nuovo il simbolo (ma non l'idea alla base) dei Progressisti di Sardegna, etichetta scelta per contrassegnare la candidatura del centrosinistra, che schiera per il seggio Andrea Frailis, giornalista dell'emittente televisiva locale Videolina. Il nome, ovviamente, evoca quello scelto dal centrosinistra nel 1994, per le elezioni - non proprio fortunate - che videro Occhetto contrapposto a Berlusconi: un ricordo di quell'esperienza, volendo, è la traccia di gesso o di pastello che sta nella parte inferiore del segno. Il carattere utilizzato e la sfumatura azzurrina, invece, sembrano una chiara rivisitazione dell'antico emblema (allora elaborato da Bruno Magno) in chiave ulivista, dal momento che quegli elementi si ritrovano nell'Ulivo di Andrea Rauch.
Nessuna novità o modifica, invece, per il simbolo di CasaPoundItalia, che a questo turno elettorale candida Enrico Balletto, già in corsa al Senato nelle elezioni politiche del 4 marzo: anche in questo caso, dunque, sulle schede gli elettori cagliaritani troveranno l'emblema della tartaruga ottagonale frecciata, con tanto di tricolore intorno. Il gruppo politico guidato a livello nazionale da Simone Di Stefano, dunque, conferma il disegno intrapreso ormai da tempo, con cui cerca di essere presente al maggior numero possibile di competizioni elettorali, politiche e amministrative, nel tentativo di ottenere rappresentanza all'interno delle istituzioni a vari livelli.
Un doppio (o forse triplo) colpo di scena ha riguardato invece Luca Caschili, assessore all'urbanistica a Carbonia, nonché aspirante deputato schierato dal MoVimento 5 Stelle. Se infatti la sua documentazione è stata l'ultima a essere presentata in Corte d'appello a Cagliari (anche perché la decisione sulla candidatura è stata presa in extremis), era arrivata come un fulmine a ciel sereno l'esclusione dalla corsa proprio a causa del simbolo: tra le carte depositate presso l'Ufficio circoscrizionale, infatti, non c'era e secondo i magistrati doveva essere presente dall'inizio, senza possibilità di integrazione in un secondo momento; quella posizione, del resto, era anche quella delle Istruzioni messe a punto dal Ministero dell'interno, per le quali il contrassegno (uno solo, senza possibilità di collegamenti con liste e senza necessità di presentare il programma elettorale) "deve essere depositato insieme alla dichiarazione della candidatura presso il competente Ufficio centrale circoscrizionale". Non era questa la tesi del candidato e dei suoi avvocati: per loro non c'era bisogno di un nuovo deposito del contrassegno, perché valeva quello già depositato al Viminale in occasione delle elezioni del 4 marzo 2018 e non si intendeva apportare alcuna variazione a questo. Evidentemente questa tesi dev'essere stata accolta dall'Ufficio elettorale centrale nazionale, che proprio oggi ha riammesso il candidato del M5S: appena la decisione sarà resa nota, si darà conto del contenuto. Di certo, il MoVimento ora potrà provare a riconquistare il seggio che aveva ottenuto a marzo.
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