sabato 22 dicembre 2018

Simboli fantastici (23): Angela Sovrani, predestinati da 90 anni

Di quando in quando - i frequentatori di questo spazio lo sanno bene - anche i #drogatidipolitica hanno bisogno di evasione e svago, sia pure sui generis: per questo, a suo tempo, è nata la rubrica "Simboli fantastici", per dare conto di simboli effettivamente realizzati per contrassegnare partiti "veramente falsi", frutto della fantasia di registi, sceneggiatori, vignettisti, umoristi e quant'altro.
Se così è, oggi non ci si può esimere dall'articolo appena iniziato. Perché oggi non è un giorno qualunque: oggi, 90 anni fa, nasceva a Torino Piero Angela. Lui ha lavorato per la Rai prima ancora della data convenzionale di inizio delle trasmissioni televisive (3 gennaio 1954); è stato inviato del telegiornale e uno dei primi "mezzibusti" quando si scelse (nel 1968) di non affidarsi più ai semplici lettori di notizie; ha tenuto a battesimo sempre come conduttore il primo telegiornale laico del servizio pubblico (il Tg2, nel 1976). Nel frattempo, però, aveva già maturato la scelta di occuparsi "non di dieci notizie al giorno, ma di una notizia per un anno": è nato così il divulgatore scientifico più apprezzato della televisione italiana e non solo, che tra viaggi nel corpo umano, tra i dinosauri, nel cosmo, nel cervello e in un numero imprecisato di luoghi, non-luoghi e argomenti, ha costruito una fama e un'autorevolezza inattaccabili, non di rado avvertita come infallibilità; nel tempo ha finito per beneficiarne anche il figlio Alberto Angela, finendo inevitabilmente per dare corpo a una dinastia.
Proprio sulla base di questo, non può stupire che il 7 maggio 2014 su Facebook sia nata una pagina ad hoc, dal nome indiscutibile di Angela Sovrani: un nome, un programma. E non tanto di un partito - si badi bene - ma del "Movimento per la Monarchia Illuminata della famiglia Angela. Basta Partiti! Basta Malgoverno! Vota Monarchia! W Piero W Alberto". E la mission del gruppo (se proprio ci si vuole ostinare a usare parole inglesi) è netta e inequivocabile: "governare".  


Da oltre due anni la pagina è ferma, senza nuovi aggiornamenti (e anche il sito indicato, www.angelasovrani.it, non sembra mai realmente entrato in funzione), ma conta ancora 8900 affezionati che certamente saluterebbero una ripresa dell'attività con grande entusiasmo. In tempi di sovranismo spinto e diffuso come questi, non può passare sotto silenzio questo movimento per "la sovranità illuminata", che nessuno si azzarderebbe a etichettare come "dispotismo illuminato" semplicemente perché Piero Angela non può essere assimilato a un despota (a patto, ovviamente, di non provocarlo con teorie o posizioni a tasso nullo di scientificità: in quel caso, però, la colpa è del provocatore e non certo sua).
Si tratta di un movimento completo, con i suoi testi di riferimento, anzi, "Trattati politici della Regal Dinastia" (A cosa serve la politica? e Perché dobbiamo fare più figli dell'Angela Maior, Impero dell'Angela Minor) e che considera gli speech di Piero e Alberto come veri discorsi alla nazione; si contesta la scelta repubblicana per instaurare la monarchia degli Angela e si ritiene che il loro sia, dopo tanti errori, "l'unico Governo Possibile" (nessun riferimento a Civati, ça va sans dire), che ponga la cultura al centro del programma politico (sostituendo la ricreazione a scuola con quattro ore di storia dell'arte - insegnata dagli Angela - e trasmettendo SuperQuark a reti unificate, altro che La Macchina del Tempo, nel frattempo sparita dai palinsesti...), prenda decisioni per una mobilità sostenibile (diffondendo la mongolfiera usata per Il pianeta dei dinosauri) e offra nuove puntate di Ulisse (condotte dal "Delfino d'Italia") come antidoto alle stragi del sabato sera.



Angela Sovrani, ovviamente, ha un proprio inno, ossia l'Aria sulla quarta corda di Bach ("una composizione Regale e solenne, ormai universalmente riconosciuta come simbolo di Cultura e Scienza
" e altrettanto ovviamente nell'esecuzione degli Swingle Singers), con il progetto di sostituirlo a Fratelli d'Italia. Vista la sfiducia nelle elezioni, non si può dire che il movimento abbia un simbolo vero e proprio, ma un proprio vessillo con la A di Angela coronata e alata; nel 2014 peraltro, in occasione delle elezioni europee, la pagina volle lanciare "un messaggio Internazionale VALIDO e PERSUASIVO" (maiuscole comprese), invitando gli elettori a mettere quel vessillo nell'urna elettorale, anche se non era stampato sulla scheda. Probabilmente avranno attivato una distribuzione clandestina di adesivi di 3 centimetri di diametro, con impresso sopra il vessillo trasformato eccezionalmente in contrassegno elettorale, sempre e solo "Per la Patria!".

Nessun commento:

Posta un commento