Era nato a febbraio, ma soltanto nelle ultime ore si è celebrato a Napoli (con 400 delegati) il congresso costituente del movimento politico Sud Protagonista: un soggetto nato per dare al Mezzogiorno "un movimento politico territoriale che rappresenti al meglio le sue esigenze e favorisca la sua autodeterminazione puntando su una classe dirigente di qualità", senza volersi affidare a "neo-Garibaldi" alla Salvini o a "candidati del Nord catapultati al Sud". Così avevano spiegato nella conferenza stampa i fondatori di Sud Protagonista, che ora pensano ad agire su due binari: da una parte il concorso alle elezioni regionali e comunali con proprie liste, dall'altra la partecipazione alle elezioni europee con l'inserimento di candidati nelle liste di Fratelli d'Italia.
Il varo del movimento non aveva avuto una risonanza enorme: merita invece che si segnali che Sud Protagonista nasceva con il contributo di vari movimenti e realtà territoriali (primo segretario di Sud Protagonista): online erano indicati Nuove Socialità di Salvatore Ronghi, Città Nuove Caserta di Massimo Rossi, Più Sud di Vincenzo Tavoletta, Donna e di Imma Guariniello e Maria Flocco, i Comitati Due Sicilie di Fiore Marro e Pasquale Pollio, Nola Kest’e' di Paolino Vassallo. Un nome in particolare, tuttavia, non poteva sfuggire ai veri #drogatidipolitica: quello di Alleanza democratica di Giancarlo Travagin, il quale aveva fondato quel movimento - con le sue sagome umane stilizzate tricolori su fondo a due toni di blu - dopo aver cercato per anni di contribuire al ritorno della Democrazia cristiana (c'era anche la sua firma, in qualità di segretario amministrativo della Dc che prima Alessandro Duce e poi Angelo Sandri avevano cercato di riattivare, sull'atto di citazione del 2002 che originò il contenzioso deciso dalla Cassazione nel 2010).
Tornando a Sud Protagonista, fin dalla costituzione a livello giuridico il gruppo aveva scelto di darsi un simbolo piuttosto semplice, con la parola "Sud" in evidenza, scritta in arancione (ma con una font piuttosto leggera) su fondo azzurro; non manca comunque un riferimento nazionale, con una "mezzaluna" tricolore in basso a destra, che ricorda moltissimo quella di Futuro e libertà (anche se qui non c'è l'ombra della parte superiore).
Questo emblema sarà utilizzato alle elezioni comunali (anche in Lazio, visto che il gruppo è presente anche lì) e regionali previste nei prossimi mesi, ma non si vedrà alle prossime europee (a meno che qualcuno non scelga di depositarlo per sicurezza al Viminale): "Con Fratelli d'Italia - ha spiegato ad Agenpress il nuovo tesoriere Alessandro Cogliati - abbiamo formalizzato al nostro Congresso costituente un'alleanza programmatica, la volontà di costruire insieme una progettazione politica ed economica per il rilancio del Paese, mantenendo ognuno una propria autonomia di simbolo e di squadra". Il progetto vorrebbe guardare più in là dei singoli appuntamenti elettorali, puntando alla "confederazione delle varie realtà delle destre", evidentemente con riferimento ai gruppi presenti nel Meridione ma senza perdere di vista l'idea di costruire "un grande movimento conservatore e sovranista", come detto da Giorgia Meloni nel corso del suo intervento al congresso di Sud Protagonista.
Ora si vedrà come il movimento, che ha eletto segretario Salvatore Ronghi, opererà a livello locale e nazionale, anche nella prospettiva di nuove elezioni politiche anticipate, non del tutto da escludere. E' comunque interessante come i fondatori abbiano preferito dare rilievo al protagonismo del Sud rispetto alla connotazione di centrodestra comunque ben presente in loro: quest'ultima viene data quasi per scontata, come se non fosse necessario metterla in luce, mentre si è ritenuto di sottolineare il Sud come elemento identitario, magari immaginando che questo possa portare più consenso. Sarà così?
Il varo del movimento non aveva avuto una risonanza enorme: merita invece che si segnali che Sud Protagonista nasceva con il contributo di vari movimenti e realtà territoriali (primo segretario di Sud Protagonista): online erano indicati Nuove Socialità di Salvatore Ronghi, Città Nuove Caserta di Massimo Rossi, Più Sud di Vincenzo Tavoletta, Donna e di Imma Guariniello e Maria Flocco, i Comitati Due Sicilie di Fiore Marro e Pasquale Pollio, Nola Kest’e' di Paolino Vassallo. Un nome in particolare, tuttavia, non poteva sfuggire ai veri #drogatidipolitica: quello di Alleanza democratica di Giancarlo Travagin, il quale aveva fondato quel movimento - con le sue sagome umane stilizzate tricolori su fondo a due toni di blu - dopo aver cercato per anni di contribuire al ritorno della Democrazia cristiana (c'era anche la sua firma, in qualità di segretario amministrativo della Dc che prima Alessandro Duce e poi Angelo Sandri avevano cercato di riattivare, sull'atto di citazione del 2002 che originò il contenzioso deciso dalla Cassazione nel 2010).
Tornando a Sud Protagonista, fin dalla costituzione a livello giuridico il gruppo aveva scelto di darsi un simbolo piuttosto semplice, con la parola "Sud" in evidenza, scritta in arancione (ma con una font piuttosto leggera) su fondo azzurro; non manca comunque un riferimento nazionale, con una "mezzaluna" tricolore in basso a destra, che ricorda moltissimo quella di Futuro e libertà (anche se qui non c'è l'ombra della parte superiore).
Questo emblema sarà utilizzato alle elezioni comunali (anche in Lazio, visto che il gruppo è presente anche lì) e regionali previste nei prossimi mesi, ma non si vedrà alle prossime europee (a meno che qualcuno non scelga di depositarlo per sicurezza al Viminale): "Con Fratelli d'Italia - ha spiegato ad Agenpress il nuovo tesoriere Alessandro Cogliati - abbiamo formalizzato al nostro Congresso costituente un'alleanza programmatica, la volontà di costruire insieme una progettazione politica ed economica per il rilancio del Paese, mantenendo ognuno una propria autonomia di simbolo e di squadra". Il progetto vorrebbe guardare più in là dei singoli appuntamenti elettorali, puntando alla "confederazione delle varie realtà delle destre", evidentemente con riferimento ai gruppi presenti nel Meridione ma senza perdere di vista l'idea di costruire "un grande movimento conservatore e sovranista", come detto da Giorgia Meloni nel corso del suo intervento al congresso di Sud Protagonista.
Ora si vedrà come il movimento, che ha eletto segretario Salvatore Ronghi, opererà a livello locale e nazionale, anche nella prospettiva di nuove elezioni politiche anticipate, non del tutto da escludere. E' comunque interessante come i fondatori abbiano preferito dare rilievo al protagonismo del Sud rispetto alla connotazione di centrodestra comunque ben presente in loro: quest'ultima viene data quasi per scontata, come se non fosse necessario metterla in luce, mentre si è ritenuto di sottolineare il Sud come elemento identitario, magari immaginando che questo possa portare più consenso. Sarà così?
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