mercoledì 29 settembre 2021

Grosseto, simboli e curiosità sulla scheda

Il turno elettorale previsto per il 3 e il 4 ottobre in Toscana vedrà al voto un solo capoluogo di provincia, vale a dire Grosseto. La competizione non sarà particolarmente affollata, rimanendo sui "numeri" medi sperimentati in città (comunque ben più bassi rispetto ad altri luoghi). Si sfideranno 8 aspiranti sindaci (tutti uomini), incluso il primo cittadino uscente, Antonfrancesco Vivarelli Colonna; a sostenerli, sulla scheda, si troveranno 15 liste (nel 2016 erano 18, spalmate su 8 candidati; nel 2011 invece gli aspiranti erano 6, appoggiati da 15 liste).
 

Emanuele Perugini

1) Polo civico per Grosseto

Il sorteggio ha collocato in apertura di manifesti e schede la candidatura di Emanuele Perugini, vigile del fuoco, già consigliere eletto con il MoVimento 5 Stelle nel 2016 (essendo attiVista da molti anni), dimessosi un anno dopo dal consiglio comunale e anche di recente polemico con i consiglieri uscenti del M5S. A questo appuntamento elettorale Perugini si presenta sostenuto da due liste di natura strettamente civica. La prima è del Polo civico per Grosseto, il cui colore dominante è il rosso, nel nome di lista e - con corredo di sfumature - nel segmento inferiore in cui è contenuto il riferimento all'aspirante sindaco; nel mezzo c'è una striscia tricolore leggermente crescente.
 

2) Insieme per Grosseto

La seconda formazione che sostiene Perugini in campagna elettorale è Insieme per Grosseto. Nemmeno questa "lista civica" (tra virgolette perché chi l'ha concepita ha ritenuto opportuno esplicitarlo, sia pure in un corpo quasi invisibile, nella parte alta del contrassegno) contiene alcun riferimento all'esperienza di Perugini nel M5S (per il quale si era comunque proposto come possibile candidato sindaco a maggio, mentre poi sono maturate scelte diverse). Sotto al nome (che indica il "per" con una croce rossa scura, quasi pennellata) si intravedono varie sagome di persone, per raffigurare l'"insieme"; nella parte inferiore convivono invece una striscia tricolore mossa e un'area blu con l'espressione "Perugini sindaco". 
  

Matteo Di Fiore

3) Potere al Popolo!

Seconda candidatura indicata dal sorteggio è quella di Matteo Di Fiore, definito dai media come "laureato in Economia, lavoratore precario" e più giovane dei candidati in corsa. A sostenerlo c'è una sola lista, quella di Potere al Popolo!, che dunque si presenta per la prima volta alle amministrative grossetane. Il simbolo schierato sulle schede è lo stesso coniato per le elezioni politiche del 2018, con il nome quasi tutto in grigio scuro e la stella sopra l'ultima "o" di colore bordeaux, come gli archi che individuano i confini del cerchio elettorale. Non sarà comunque la sola lista dell'area sinistra, come si vedrà: difficile dire dunque quale potrà essere il risultato.
  

Antonfrancesco Vivarelli Colonna

4) Fratelli d'Italia

La terza candidatura indicata dal sorteggio è quella del sindaco uscente, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, imprenditore agricolo (già presidente provinciale di Confagricoltura) e candidatosi nel 2016 da indipendente per la coalizione del centrodestra. Rispetto ad allora, la compagine si è ridotta, passando da 8 liste a 4. La prima estratta è quella di Fratelli d'Italia, che cinque anni fa con il suo 7,88% aveva battuto Forza Italia. Il simbolo è una variazione del contrassegno elettorale presentato alle politiche del 2018, con l'inserimento del candidato sindaco sotto al nome di Giorgia Meloni (spostando la miniatura del simbolo ufficiale più in basso, per creare più spazio).
 

5) Lega

Seconda lista indicata dal sorteggio è quella della Lega, che aveva partecipato - come Lega Nord, ovviamente - al voto amministrativo del 2016, raccogliendo l'8,35% e risultando la seconda forza più votata dell'intero centrodestra (battuta solo dalla civica del sindaco). Rispetto ad allora, il simbolo - oltre a non contenere più la parola "Nord" - non ha più alcun riferimento territoriale (sono stati tolti il nome e il vessillo storico della Toscana), ma ha aggiunto quello al candidato sindaco, a costo di spezzarlo in due, di qua e di là della statua del guerriero di Legnano (il cognome piuttosto lungo non aiuta le realizzazioni grafiche, come si è visto nel simbolo di Fdi e come si vedrà pure in seguito).
  

6) Vivarelli Colonna sindaco

Cinque anni fa, superando di pochissimo il 10%, era stata la lista più votata della coalizione; era inevitabile un ritorno sulle schede della lista Vivarelli Colonna sindaco, che si conferma come formazione personale del primo cittadino uscente. La struttura del contrassegno è rimasta simile a quella del 2016, con la figura di Atlante (ben nota in città, anche sul piano sportivo) che regge un peso che ha la forma del territorio comunale grossetano. Cinque anni fa però il fondo era tricolore (e il peso di Altante, essendo collocato al centro, era bianco contornato); stavolta il fondo è grigio e il tricolore tinge un arco che chiude il cerchio tracciato dal nome della lista (che stavolta non contiene il nome della città).
  

7) Forza Italia

Ultima lista del centrodestra che è stata presentata a sostegno della riconferma di Vivarelli Colonna è quella di Forza Italia. Cinque anni fa il contrassegno aveva al centro la bandierina tricolore, sotto il cognome di Silvio Berlusconi e in alto il riferimento al candidato sindaco. Quest'ultimo stavolta è sparito e non è dato sapere perché (anche se, che sia questa o meno la ragione, obiettivamente un cognome lungo come quello di Vivarelli Colonna è difficile da gestire: nel 2016 era stato molto compresso, a costo di limitarne la leggibilità); in questo modo sono stati ingranditi sia il cognome di Berlusconi sia la bandierina (che in parte fuoriesce dal cerchio, come in molte delle versioni del simbolo elettorale usate a partire dal 2018).
  

Marcello Campomori

8) Grosseto al centro

Dopo la coalizione in appoggio al sindaco uscente, il sorteggio ha collocato la candidatura di Marcello Campomori, laureato in teologia e insegnante. Lui è membro dell'associazione Grosseto al centro, che per l'occasione si è trasformata nell'unica lista che lo sostiene: si tratta, come si legge nel sito, di "un'associazione apartitica [...] che si avvale della partecipazione diretta dei cittadini" che ha come scopo "mettere il cittadino al centro della scena sociale, culturale e politica per contribuire a costruire un’amministrazione pubblica che rispecchi le reali esigenze quotidiane dei cittadini", creando "una rete apartitica di persone libere che possa contribuire a migliorare il nostro territorio e la qualità delle relazioni della nostra comunità". L'idea della lista è espressa con un simbolo che richiama l'idea del bersaglio, all'interno del quale è inserito il nome della formazione.
 

Valerio Pizzuti

9) Valerio Pizzuti sindaco

Si presenta appoggiato da una sola lista anche Valerio Pizzuti, urologo, esponente locale di Italia viva (già candidato alle ultime regionali, ma allora era nel Pd). A sostenerlo non è però formalmente una lista presentata dal partito, ma un raggruppamento - denominato Valerio Pizzuti sindaco - che unisce "liberali, riformisti e socialisti", come si legge sul fondo del contrassegno, particolarmente colorato (anche se una buona parte delle tinte si ritrovano anche nel simbolo di Iv). La lista è stata formata, oltre che da Iv, anche dal Psi e da Azione, dopo che era saltata la loro partecipazione alla coalizione di centrosinistra, soprattutto dopo l'ingresso del MoVimento 5 Stelle in quella compagine.
  

Carlo Vivarelli

10) Prima Grosseto - ItalExit

La sesta candidatura a sindaco di Grosseto è già nota alle elettrici e agli elettori di quel comune: nel 2016, infatti, Carlo Vivarelli si era già presentato sulle schede elettorali con il sostegno della lista Toscana Stato (che aveva raccolto lo 0,47% dei voti). Anche in questo caso Vivarelli dispone di una sola lista, quella di ItalExit, il cui simbolo è inserito nel semicerchio inferiore del simbolo, su fondo blu (quindi i colori sono ribaltati rispetto al consueto, con il testo in bianco). La parte superiore, su fondo arancione, contiene invece l'altra parte del nome, Prima Grosseto, che dunque impiega uno slogan in questo turno elettorale adottato soprattutto dalla Lega (in particolare al Sud).
  

Dario Bibbiani

11) Partito comunista italiano

Settimo candidato alla carica di sindaco a Grosseto è Dario Bibbiani, che nel 2016 era la seconda persona indicata nella lista del Partito comunista d'Italia (che aveva scelto come candidato sindaco Roberto Barzanti e poi ottenne l'1,17%). Questa volta Bibbiani è sostenuto direttamente dal Partito comunista italiano, evoluzione proprio di quell'esperienza del 2016 (divenuta Pci poche settimane dopo) e a sua volta derivante dall'esperienza del Partito dei comunisti italiani. Il simbolo è quello adottato ufficialmente all'evento fondativo di San Lazzaro di Savena, con la doppia bandiera (falce martello e stella di colore giallo, su fondo rosso, e tricolore al di sotto) provvista di aste tinte di blu, come la sigla del Pci (senza punti e scritta con una font più attuale). 
  

Leonardo Culicchi

12) Europa Verde - Verdi

Ottava candidatura (e ultima a essere indicata, in base al sorteggio effettuato) è quella di Leonardo Culicchi, impegnato nel campo delle assicurazioni ed ex segretario locale del Pd. A sostenerlo elettrici ed elettori troveranno quattro liste. La prima, in ordine di estrazione, è quella di Europa Verde - Verdi: la formazione ecologista, dunque arriva espressamente sulle schede dopo un turno di assenza (i Verdi avevano partecipato nel 2011 a un cartello elettorale con Prc e Pdci). Il contrassegno elettorale utilizzato coincide in pieno con il simbolo scelto all'evento fondativo di luglio: la base è il simbolo della lista Europa Verde (con nome e girasole del Partito verde europeo e il Sole che Ride nel nome in basso), con l'aggiunta della parola "Verdi" in alto a destra. 
  

13) Partito democratico

Fa ovviamente parte della coalizione che sostiene Culicchi anche il Partito democratico, dunque la forza politica di cui l'aspirante sindaco è stato segretario cittadino: il suo nome è emerso dopo che è venuta meno la disponibilità del civico Giovanni Fontana Antonelli. Nel 2016 il Pd aveva sfiorato il 19% e, anche se la coalizione aveva poi perso le elezioni al ballottaggio, la sua lista era stata la più votata in quel turno (a dispetto del robusto calo di voti rispetto a cinque anni prima). Come nelle due occasioni precedenti, il partito si presenta con il suo simbolo ufficiale nazionale, senza aggiungere alcun riferimento territoriale o anche solo il nome del candidato sindaco.  
  

14) Grosseto città Aperta

Terza lista presentata a sostegno di Culicchi è Grosseto città Aperta, nata come "laboratorio politico-culturale per costruire la Grosseto del domani" e cresciuta anche grazie a varie discussioni attraverso Facebook. I colori scelti (l'arcobaleno individuato a segmenti circolari leggermente sovrapposti, ricordando un po' l'otturatore di una macchina fotografica) collocano il simbolo nell'area della "sinistra diffusa", ma alla lista nata come progetto civico hanno concorso anche Articolo Uno e Sinistra civica ecologista. dando dunque anche un'impronta parzialmente politica alla formazione. Una curiosità: nemmeno qui è presente il nome del candidato sindaco, per cui Culicchi è il solo a essere sostenuto da una coalizione a non avere inserito il proprio nome in alcuno dei simboli che lo appoggiano.
  

15) MoVimento 5 Stelle

L'ultima forza politica che appoggia la candidatura di Leonardo Culicchi (nonché l'ultima lista che appare su manifesti e schede) è il MoVimento 5 Stelle. Dopo il 5,03% delle prime elezioni (nel 2011, a sostegno di Giacomo Gori) e il 18,58% del 2016 (a sostegno del medesimo candidato), in entrambi i casi relativi a corse elettorali in forma autonoma, il M5S ha scelto di allearsi con il Pd e altre forze di centrosinistra (in lista c'è anche Gori, ma stavolta è stato indicato come ultimo nome). Il simbolo impiegato è l'ultimo, quello della "svolta contiana", senza più siti nella parte bassa (Beppegrillo.it nel 2011 e Movimento5stelle.it nel 2016), ma con il riferimento temporale al 2050 inserito in un segmento rosso.

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