Se a Roma-Primavalle le candidature per le elezioni suppletive del 3 e 4 ottobre sono sei, nell'analogo voto per il collegio di Siena - lasciato libero da Pier Carlo Padoan dopo il suo ingresso nel consiglio di amministrazione di Unicredit - saranno sette. Al di là della notevole attenzione dei media legata alla candidatura di Enrico Letta (e al simbolo utilizzato per presentarsi al corpo elettorale), meritano di essere considerate anche le altre proposte, alcune delle quali attese, mentre altre hanno colto molte persone di sorpresa. Non è del resto passata inosservata, a Siena come a Roma, l'assenza di candidature espresse dal MoVimento 5 Stelle.
Angelina Rappuoli - Movimento nazionale italiano
Il sorteggio effettuato dall'Ufficio centrale circoscrizionale presso la Corte d'appello di Firenze ha collocato al primo posto su manifesti e schede Angelina Rappuoli, candidata in rappresentanza del Movimento nazionale italiano, forza politica di cui si è già parlato lo scorso anno: il simbolo è lo stesso di allora, con il nome scritto nel cerchio e il segmento tricolore centrale e schiacciato. Rappuoli - agente immobiliare, già leghista, eletta consigliera nel 2019 a Sinalunga con una lista civica che porta il suo nome, tra gli aspiranti candidati del Patto per la Toscana di Roberto Salvini escluso dalle regionali del 2020 - rappresenta una delle sorprese di questa consultazione: ha raccolto regolarmente le firme necessarie e ora concorre alle elezioni con l'idea di rappresentare il suo territorio e farsi carico delle sue istanze, a partire da quelle in materia sanitaria.
Elena Golini - Potere al popolo!
In occasione delle suppletive senesi torna sulle schede - e in seconda posizione, stando al sorteggio effettuato - Potere al popolo!, sostenendo la candidatura di Elena Golini, operatrice socio sanitaria dopo una lunga esperienza di operaia alla Whirpool, che richiamerà l'attenzione soprattutto sugli investimenti in materia di servizi sociali e di lavoro. Anche lei ha dovuto raccogliere le firme, non essendo presente Pap in Parlamento e non godendo dunque dell'esenzione. Il simbolo impiegato in quest'occasione è - salvo errore - esattamente lo stesso utilizzato a partire dal 2018 in varie occasioni, incluse le suppletive a Roma e Napoli dello scorso anno: riecco dunque i due archi bordeaux che racchiudono il nome in grigio scuro, evidenziato dalla stella anch'essa bordeaux.
Enrico Letta - con Enrico Letta
Al terzo posto il sorteggio ha collocato Enrico Letta, sul cui simbolo c'è ben poco da dire, essendo già stato detto di tutto, anche a sproposito. Com'è noto, infatti, il segretario del Partito democratico si candida non con le insegne del proprio partito (come fa Andrea Casu contemporaneamente a Roma), da sole o abbinate a quelle di altre forze politiche vicine, ma con un simbolo creato ad hoc, che su fondo rosso sfumato contiene solo la dicitura con Enrico Letta (cosa che, tra l'altro, ha fatto sfumare l'esenzione dalla raccolta firme, per cui anche la candidatura di Letta aveva bisogno di almeno 300 sottoscrizioni). Si sono già analizzate le ragioni tecniche e politiche alla base della scelta: sosterranno Letta anche Italia viva, Azione, Psi e altre forze politiche dell'area sinistra, così come - in mancanza del simbolo di partito - potrebbe arrivare il sostegno di parte dell'elettorato del MoVimento 5 Stelle.
Marco Rizzo - Partito comunista
A queste suppletive di Siena ci sarà anche un simbolo con falce e martello: si tratta di quello del Partito comunista e a rappresentarlo sarà proprio il suo segretario, Marco Rizzo, che ha scelto di sfidare innanzitutto Enrico Letta e ciò che rappresenta (al suo primo arrivo a Siena ha detto "Letta non stare sereno" e ha attaccato la sua scelta di sostenere il governo Draghi). Vista l'attenzione che i media hanno riservato a questa competizione (in proporzione, assai più che a quella romana), non stupisce che il leader del Pc abbia mobilitato le forze presenti sul territorio per raccogliere le firme e portare di nuovo falce e martello su una scheda toscana; il simbolo (al quarto posto) è peraltro inserito - come a Roma - in un cerchio bianco e rosso, con il riferimento ben visibile allo stesso Rizzo, che di quella forza politica è diventato negli anni a sua volta un simbolo ben identificabile.
Tommaso Agostini - Movimento 3V
In quinta posizione è stato sorteggiato Tommaso Agostini, che a queste suppletive senesi si candida in rappresentanza del Movimento 3V, nato nel 2019 come 3V - Vaccini vogliamo verità e già presente alle regionali toscane dello scorso anno. Questa volta il contrassegno che finirà sulle schede sarà leggermente diverso: il cerchio bianco con il bordo rosso spesso è rimasto uguale, ma l'espressione "3V" è stata posta al centro, come vero cuore del messaggio (anche se, a distanza di tempo, non è sempre facile ricordare il significato originario della sigla); sopra e sotto, i concetti di "Verità" e "Libertà" completano il messaggio, rilanciato con maggiore forza da chi sostiene quella lista in tempi di Green Pass e di possibili virate verso l'obbligo dei vaccini anti-Covid-19.
Tommaso Marrocchesi Marzi - centrodestra
Lo sfidante principale di Enrico Letta - se non altro per l'ampiezza della compagine che lo sostiene - sarà Tommaso Marrocchesi Marzi, imprenditore impegnato principalmente nel settore vinicolo, indicato dalla Lega e sostenuto dall'intero centrodestra, pur non essendo iscritto ad alcun partito e qualificandosi come candidato civico. Già da tempo era circolato il contrassegno che avrebbe sostenuto la sua candidatura, lo stesso adottato poi anche da Pasquale Calzetta a Roma-Primavalle: ecco dunque convivere, nello stesso cerchio (e a costo di stringersi molto e ridursi a miniature in un altro cerchio) le "pulci" di Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e - ancor più piccole - Udc e Noi con l'Italia. Riconoscere tutte le anime di una coalizione in un unico simbolo, in fondo, costa almeno in visibilità.
Mauro Aurigi - Italexit
Chiude la sfilata dei sette nomi su manifesti e schede Mauro Aurigi, classe 1939, senese doc (contradaiolo dell'Onda), per oltre quarant'anni dipendente del Monte dei Paschi di Siena (e nel 1994 tra i fondatori del Comitato per la difesa del Monte); dopo una lunga militanza nel Pci (lasciato nel 1984), ha aderito al Meetup senese legato a Beppe Grillo militando poi nel MoVimento 5 Stelle, uscendone poi nel 2018. Di recente Aurigi si è avvicinato a Gianluigi Paragone e ha aderito a Italexit, movimento che rappresenta anche in queste elezioni. Come si è visto alle suppletive di Roma-Primavalle, il soggetto politico ha rinnovato il proprio simbolo, con l'espressione "Per l'Italia con Paragone" blu inserita in una freccia bianca, collocata sopra a un esagono verde e rosso, che nella parte inferiore porta il logo di Italexit.
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