Chi frequenta questo sito lo sa bene: la comparsa di nuovi simboli, in qualunque periodo dell'anno, non può passare inosservata e non lascia indifferente chi vi si imbatte. Se però quelle grafiche spuntano nel periodo che precede qualche elezione importante, l'attenzione che calamitano è decisamente maggiore, specialmente se risultano legati a figure abituate a far parlare di sé.
Di certo appartiene a questa categoria Stefano Bandecchi, fondatore di Unicusano, sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa popolare: nelle ultime settimane si è distinto, sulla scena nazionale, per il suo progetto di campagna elettorale in camper, in vista delle europee di giugno, con l'ostentata convinzione di godere dell'esenzione dalla raccolta firme in virtù dell'appartenenza al Ppe, persino dopo l'approvazione dell'emendamento di Fdi al disegno di legge di conversione del "decreto elezioni 2024" (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 28 marzo e in vigore dal giorno successivo).
Da meno di ventiquattr'ore sui profili social di Bandecchi è apparso un simbolo nuovo, anzi, quasi nuovo, in cui ha grande evidenza la dicitura "Con Bandecchi per l'Europa". Si è parlato di simbolo "quasi nuovo" perché la struttura grafica è esattamente la stessa vista lo scorso anno per il contrassegno della lista Con Bandecchi per Terni, la formazione più votata della coalizione a sostegno dell'imprenditore, che è così approdato al ballottaggio e ha sconfitto il candidato del centrodestra, Orlando Masselli. Il fondo giallo è lo stesso, come anche le miniature della bandiera europea e di quella italiana inclinate di dieci gradi (che ricordano un po' soluzioni già viste in ambito sportivo, come il logo tondo della Figc usato dal 1984 al 1992 o il vecchio fregio della Lega Nazionale Dilettanti). Il cognome di Bandecchi è rimasto l'elemento più evidente del simbolo, ma stavolta non si guarda solo alla città di Terni, bensì all'Europa; la bandiera blu con le dodici stelle, del resto, c'era già (al punto tale da poter far sorgere il dubbio che l'idea di guardare all'Europa ci fosse già un anno fa).
Descritto il simbolo, le domande sorgono spontanee. Che significa l'avvento di questa grafica? Per quali scopi è stata pensata? Va subito messa da parte la tentazione di pensare che il Partito popolare europeo non abbia concesso l'uso del proprio fregio nel simbolo: Alternativa popolare ne fa parte alla pari di Udc, Fi, Svp, Patt e Popolari per l'Italia, quindi quest'ipotesi va esclusa. Certo la forma circolare fa pensare a un uso chiaramente elettorale, così come il riferimento all'Europa porta naturalmente a credere che il contrassegno sia destinato alle elezioni europee: come tale certamente potrebbe essere depositato al Ministero dell'interno (un po' come quando Sergio Pirozzi nel 2018 scelse di depositare il proprio simbolo "personale" alla vigilia delle elezioni politiche e regionali), così come il presidente di Alternativa popolare Paolo Alli potrebbe depositare cautelativamente il simbolo del suo partito per evitare usi indebiti o tentativi di imitazione.
Più difficile - ma non ci si sente di escluderlo - è pensare che Bandecchi, convintosi che la "via europea" all'esenzione dalla raccolta firme sia stata ormai sbarrata, decida di impegnarsi "pancia a terra" per la raccolta delle almeno 15mila firme per ogni circoscrizione (e almeno 1500 per Regione) su un contrassegno che punti tutto su di lui e sulla sua notorietà personale per raccogliere voti. C'è meno di un mese, infatti, per ottenere tutte quelle firme, un tempo davvero ristretto anche se il numero è stato dimezzato solo per questa volta (ciò ovviamente a meno di ipotizzare che il simbolo, svelato ieri, sia in realtà già stato stampato sugli atti per la raccolta delle sottoscrizioni per le cinque liste da presentare). Tanto vale quindi aspettare, per capire se il fregio a fondo giallo sarà una semplice grafica di supporto a una campagna politica (non necessariamente elettorale) o se ci sarà riservata qualche sorpresa: se ci sarà, ovviamente, verrà debitamente raccontata.
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