lunedì 13 febbraio 2017

Polo sovranista, per la scelta finale 4 simboli nuovi. Ma non troppo

Lo devo ammettere: nel vedere e commentare i simboli che militanti e simpatizzanti della Destra di Francesco Storace e di Azione nazionale di Gianni Alemanno avevano proposto per il nuovo soggetto sovranista che nascerà a Roma questo fine settimana, non ero rimasto particolarmente colpito. Della quarantina di idee grafiche pervenute, poche mi sembravano interessanti (in più di un caso il risultato era davvero discutibile): immaginavo quindi che la scelta finale, tanto per i militanti chiamati a votare nei giorni scorsi gli emblemi, quanto per i dirigenti/delegati che, al congresso, avrebbero dovuto rendere definitiva la decisione, fosse tutt'altro che semplice.
Non potevo immaginare, però, che alla fase finale del voto sarebbero state sottoposte ai partecipanti quattro proposte - tutte varianti dello stesso tema - che non erano affatto parte delle grafiche mandate in un primo tempo e che, evidentemente, sono frutto dell'intervento di qualche grafico professionista. La scelta, sia chiaro, ne guadagna in qualità ed è comprensibile che nessuna delle idee ricevute nei giorni scorsi potesse realmente soddisfare coloro che poi quel simbolo avrebbero dovuto usarlo; non si capisce, però, perché nel sito qualcuno abbia insistito per scrivere che la scelta dei visitatori va fatta tra "i 4 simboli più votati", quando nessuno di questi poteva concretamente essere votato in prima battuta, non facendo parte delle scelte messe al voto.
La struttura degli emblemi messi oggi in votazione è la stessa e formalmente rispetta - se non altro - quanto indicato attraverso il sondaggio proposto in precedenza dal sito: la maggioranza voleva un richiamo alla fiamma tricolore (senza riprendere il simbolo di Alleanza nazionale), ma non prendendo a modello né il contrassegno della Destra, né quello di Azione nazionale. L'idea della fiamma è richiamata da due pennellate, una verde e una rossa, collocate nel segmento bianco a sinistra, mentre la maggior parte del simbolo è occupata dal colore blu scuro, con tanto di riflesso per dare l'idea della terza dimensione e dare un tocco di "modernità" alla grafica.
Uniche varianti riguardano la parte testuale. I nomi in ballo sono Azione nazionale (mantenendo dunque l'etichetta coniata dal gruppo vicino ad Alemanno) oppure Destra nazionale, che un po' è evoluzione del nome di Storace e un po' - soprattutto - guarda all'indietro, agli ultimi vent'anni di storia del Movimento sociale italiano. Ciascuno dei due nomi, poi, viene proposto sia nella versione più "complessa" con la scritta corsiva "Per la Sovranità", sia nella versione più "semplice" con la sigla del nome scritta a caratteri cubitali (ed è inevitabile che AN risulti parecchio d'impatto, rimandando ad altri tempi, altri simboli e - per chi ha la memoria buona - altri risultati elettorali).
Tra le prime reazioni online, qualcuno avrebbe preferito un "più coraggioso" colore nero, mentre altri lamentano una somiglianza eccessiva con il simbolo del Nuovo centrodestra. Non hanno tutti i torti, in effetti, per lo meno se si pensa che lo stesso riflesso tridimensionale sul blu si poteva vedere in una delle due prime versioni tonde del simbolo di Ncd, fatta depositare da Angelino Alfano come marchio: la struttura dell'emblema, a ben guardare, è praticamente "a specchio", anche se naturalmente il tricolore era reso in modo molto diverso, vista la collocazione politica del tutto diversa dei due soggetti che si considerano in questo momento.
A pensarci bene, tuttavia, la somiglianza maggiore è con il simbolo del Movimento per le Destre unite, formazione nata nel 2014, con base soprattutto in Piemonte (doveva servire a sostenere la candidatura di Gilberto Pichetto a presidente della regione): era sorta dal percorso comune di La Destra, Fli e Destra sociale (cioè quelli che avevano abbandonato la Fiamma tricolore dopo essere stati messi in minoranza sulla loro idea di ridare vita ad An con Storace e altri) e poi era diventata un movimento a sé, presente a livello elettorale in più realtà locali. Anche le "nuove pennellate" ricordano la fiamma simil-Front National di Destre unite: "Be, dire 'ricordano' è riduttivo - spiega Massimiliano Panero, principale artefice di quel progetto politico - questo simbolo chiaramente riconduce al nostro, regolarmente pubblicato assieme al nostro statuto in Gazzetta Ufficiale! Ma forse è un segnale fattuale di un'ipotesi di avvicinamento del Polo Sovranista al progetto lanciato dal Movimento per le Destre Unite". Chissà se Panero ha ragione ... e chissà se qualcuno se n'era accorto!

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