lunedì 27 febbraio 2017

Verso i Cittadini con la Marianna, per ridare casa alla passione politica (radicale)

D'accordo, non si poteva non dedicare molta attenzione alla Dc e all'ennesimo tentativo di farla tornare, ma l'assemblea degli iscritti al vecchio partito non è stato il solo evento politicamente interessante della domenica: a Bologna, infatti, sempre ieri si è chiusa la convenzione con cui ha preso avvio La Marianna, progetto politico immaginato da Giovanni Negri dopo una sua lunga assenza dalla politica attiva (il suo addio ai radicali è del 1995, dopo le suppletive fallite del collegio di Padova). Lui stesso, nel sito della Marianna, ricorda che tutto è iniziato da un invito di Enrico Mentana a Bersaglio mobile su La7, per ricordare Marco Pannella dopo la sua morte: l'intervento in trasmissione di Negri è parso raccogliere notevoli consensi tra coloro che avevano militato nel Partito radicale e continuano a farlo, oppure si limitano a seguire la politica senza praticarla perché "non c'è più un luogo dove far vivere le loro idee". 
E La Marianna si è posta proprio come "casa per gli homeless della politica", costruita da Negri, autoribattezzatosi "dottor Jekyll della vigna o dei libri" e ora anche "Mr. Hyde della politica", seguendo la convinzione in base alla quale "ricominciare da capo non vuol dire tornare indietro". E se la scelta della Marianna, "allegoria della Rivoluzione francese, dei diritti, della libertà" era quasi obbligata per chi aveva un passato - e forse un presente - da radicale libertario, le forme sono state nuove: nuovo il mezzo di comunicazione (soprattutto Facebook), nuova la piattaforma web ("Ordigno", nome molto rivoluzionario) per partecipare e deliberare. E nuovi anche i colori della stessa Marianna, prima caratterizzata soprattutto dalla coccarda tricolore e poi con le stesse tinte della bandiera stese con una certa eleganza sul nuovo simbolo (il cui disegno è assai più delicato rispetto alla Marianna radicale tradizionale).
Se al centro dell'azione e del pensiero del nuovo soggetto politico ci sono soprattutto le Frecce, ossia le proposte di iniziativa politica elaborate online fin qui (Giustizia è Economia, Shock fiscale, Esercito del lavoro, Migrazioni & piani Marshall, Europa, Nuova Repubblica), nonché il documento finale approvato all'unanimità dalla convenzione, sul piano organizzativo gli iscritti - che entro il 2016 avevano versato la quota di tesseramento, ottenendo di poter partecipare all'evento fondativo di Bologna - si sono trovati d'accordo sul considerare la strada fatta sin qui come un punto di partenza per una nuova avventura politica, già denominata Cittadini con la Marianna, un movimento "che - si legge nel documento organizzativo, sempre votato all'unanimità - avrà forma giuridica, statutaria, politica, organizzativa altra da quella sin qui sperimentata". L'idea è di proseguire le iscrizioni dei singoli e di creare "circoli della Marianna" in tutta l'Italia, il tutto con l'idea di convocare entro il 2018 - e comunque non prima di un anno - la convenzione fondativa dei Cittadini con la Marianna: alle prossime elezioni, dunque, il movimento ufficialmente non esisterà, anche se potrebbero esserci comunque le liste.
Benché non sia un soggetto definitivo, infatti, la neonata Marianna ha eletto i suoi organi. C'è innanzitutto una presidenza collegiale, di cui fa parte Negri e coordinata da Riccardo Chiavaroli (per i giornali "l'ex braccio destro di Pannella in Abruzzo") come segretario: spetterà al collegio svolgere le funzioni esecutive e di rappresentanza, perseguire gli obiettivi delle Frecce, gestire il sito www.lamarianna.eu (costituendo, tra l'altro, "una società responsabile" dello stesso, che manterrà il doppio ruolo di informatore e di piattaforma di partecipazione politica democratica) ed elaborare, con l'aiuto di una commissione, una bozza di statuto per il nuovo movimento, sottoponendolo alla nuova convenzione nazionale. Il consiglio della Marianna - di cui è portavoce Beniamino Bonardi e al cui interno siedono soggetti noti come Giuliano Cazzola, l'ex comandate del Ros e direttore del Sisde Mario Mori e l'ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata, ex ministro degli esteri dell'era Monti - sarà invece più attenta all'evoluzione dei contenuti e alla valutazione di provvedimenti e proposte provenienti dai vari livelli normativi e governativi.
Poiché al momento nessuno dei soggetti della galassia radicale può, per statuto, partecipare alle elezioni "in quanto tale e con il proprio simbolo", toccherà alla Marianna di Negri dare di nuovo ai radicali un simbolo da votare e sotto cui potersi naturalmente candidare?

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