Ma chi l'ha detto, in fondo, che il tempo va per forza in una direzione e guardarsi indietro è sbagliato o inutile? C'è chi crede tutt'altra cosa e ci crede tanto al punto da sceglierlo come proprio motto. Sembra essere il caso di Giampaolo Bertola, già sindaco di Camaiore per due mandati, dal 2002 al 2012 e che da pochi giorni ha scelto di provarci un'altra volta, come espressione unitaria e comune del centrodestra locale. Lo fa con il sostegno esplicito degli emblemi di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord, ma per ricandidarsi alla guida del comune in provincia di Lucca ha già fatto preparare un suo simbolo, decisamente non convenzionale quanto a contenuto e messaggio.
Se l'elemento più evidente dell'emblema è inevitabilmente il nome del candidato, essendo la campagna centrata decisamente su di lui più che sulla sua collocazione politica (che tutt'al più si potrebbe desumere dall'uso del fondo blu per il segmento inferiore e dalla striscetta tricolore a due curve che lo delimita in alto), a emergere subito dopo è il nome scelto per la lista: Il Futuro nelle Radici, quasi a dimostrare - appunto - che nell'andare avanti bisogna (anche) guardare indietro, a quel passato che non va disperso, anzi, ha bisogno di essere valorizzato, per farne patrimonio. Guardare a quello che c'è già, per storia o per tradizione, così da costruire qualcosa di nuovo e di utile per il territorio.
Soprattutto, però, è la parte grafica del simbolo a meritare attenzione. E non certo per le font utilizzate per il motto della lista (un Calibri allargato e bordato di bianco davvero poco elegante e non armonico con quelli dell'espressione "Bertola sindaco"; lo stesso può dirsi per la dicitura "per Camaiore", visibile fino a un certo punto), quanto piuttosto per lo sfondo del cerchio. Che non brillerà nemmeno questo per eleganza (soprattutto per il cielo, chiaramente piazzato lì con Photoshop), ma rappresenta senza dubbio il motto stesso della lista. Nel comunicato che ha accompagnato la creazione della lista si legge:
Abbiamo cercato di esprimere [le nostre] linee guida nel nostro simbolo, in cui abbiamo inserito il Pontile e la chiesetta di Campo all’Orzo: due emblemi del nostro Comune, situati in zone lontane tra di loro ma che rappresentano molto bene quel connubio fondamentale tra le nostre radici e il futuro che ci aspetta. I nostri progetti, gli obiettivi, gli interventi che abbiamo in programma rappresentano il nostro domani, che realizzeremo non cercando di snaturare o stravolgere il volto del nostro territorio, ma proprio tenendo conto di ciò che siamo, delle nostre peculiarità, delle nostre risorse che aspettano solamente di essere valorizzate. Solo così renderemo possibile il rilancio di Camaiore.
La chiesetta di Campo all'Orzo certo rappresenta la storia; il Pontile, per parte sua, è stato realizzato proprio negli anni delle consiliature guidate da Bertola, per valorizzare un elemento tradizionale (il mare) con un'infrastruttura all'avanguardia. Sarà questa la ricetta che per convincere i cittadini di Camaiore a ridare fiducia a chi li ha già governati per dieci anni?
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