martedì 18 agosto 2020

Marche, in campo gli Ecologisti confederati (con l'arciere del Fronte verde)

AGGIORNAMENTO ore 18: è stato annunciato da un lancio Ansa che la lista degli Ecologisti confederati non si presenterà e i suoi candidati correranno sotto il contrassegno del Movimento per le Marche, che - come si è visto - appartiene alla coalizione che sostiene Francesco Acquaroli come aspirante presidente della regione Marche (per il centrodestra). A darne notizia è stato lo stesso Mario Canino (che nel 2019 si era candidato alle europee con la lista Europa verde).
 
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Tra i candidati in corsa per la presidenza della regione Marche - al di là della sfida principale tra Maurizio Mangialardi e Francesco Acquaroli - figurano anche esponenti di forze minori che stanno lavorando per dare corpo a progetti più estesi, anche a livello nazionale. Gli Ecologisti confederati per le Marche, in particolare, hanno indicato come aspirante presidente Mario Canino, classe 1949, romano di origine ma domiciliato a Piobbico da oltre trent'anni: laureato in filosofia della scienza, è stato docente di storia e filosofia nei licei e "di formazione professionale nell'ambito della cooperazione internazionale", come recita una nota diffusa nei giorni scorsi; sempre lì è indicato come "esperto sulla scienza e ingegneria civile e militare del ducato di Urbino nel rinascimento da Federico da Montefeltro in poi e dei rapporti tra i duchi di Urbino e l’Europa". 
Il nome della forza politica che sostiene Canino, in effetti, può suonare nuovo anche per chi segue con una certa attenzione la politica "minore". Basta guardare anche solo per un attimo il simbolo che il gruppo intende presentare - si sta completando la raccolta firme in questi ultimi giorni disponibili - per rendersi conto che il cuore di quest'iniziativa elettorale è il Fronte verde, formazione fondata nel 2006 e guidata dal romano Vincenzo Galizia. La dicitura scelta per partecipare a queste elezioni - e, contemporaneamente, a quelle comunali di Macerata con Tonino Quattrini, coordinatore regionale per Fronte verde - Ecologisti confederati - circonda infatti il simbolo del Fronte verde, con l'arciere disegnato che ormai è ben noto nell'iconografia del movimento politico (è stato adottato nella forma attuale nel 2013).
Se dalla sua Canino può vantare l'impegno in varie battaglie di natura ambientalista ed ecologista (ha fondato il comitato che chiedeva l'istituzione del Parco delle Sabine a Roma, è stato proponente del protocollo di intesa per la realizzazione del piano regolatore delle antenne nel municipio IV nel Comune di Roma e ha concorso alla riscrittura dello strumento urbanistico generale di Roma), per la sua candidatura propone alcuni punti qualificanti. Tra questi, la realizzazione nei singoli comuni del "Bosco per la città" (con vincolo di rapporto alle nuove concessioni edilizie); lo "stop al 5G" (proponendo di regolare le misure di mitigazione all'impatto ecologico di antenne e dispositivi tecnologici); la realizzazione di "uffici del lavoro" nei vari comuni (coordinandone l'opera e prevedendo anche una scuola di formazione regionale ma gestita dai comuni, per riqualificare i lavoratori coinvolgendo le attività economiche private e pubbliche); non manca l'azione in ambito di welfare, con l'idea di agire a livello locale attraverso una "società di mutuo soccorso" per ridurre o azzerare i costi sostenuti dai cittadini per esami diagnostici e visite specialistiche indispensabili.
Al di là delle singole competizioni elettorali (a Trento il gruppo appoggerà Onda civica Trentino, in Puglia sosterrà Mario Conca), la convivenza nello stesso contrassegno della dicitura "Ecologisti confederati" e del simbolo del Fronte verde fa intuire un'evoluzione in atto in quella forza politica: già alla fine del 2018 Galizia aveva lanciato un appello per una "confederazione ecologista", cui potessero aderire anche altre forze politiche e sociali in vista della creazione di un nuovo partito, più grande e solido. Inizialmente si pensava di compiere il passaggio entro il 2019, poi il processo ha richiesto più tempo; l'evoluzione del progetto, in ogni caso, sembra a buon punto e partecipare alle regionali con le proprie forze sarebbe già un buon risultato. 

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