mercoledì 26 agosto 2020

Ferentillo, lo strano caso del simbolo clonato

Il simbolo bocciato
Non è necessario recarsi nelle regioni o nei grandi comuni per trovare storie "simboliche" dal sapore incredibile, quasi grottesco. Una vicenda certamente particolare ha interessato nei giorni corsi il comune di
Ferentillo, centro di poco meno di duemila abitanti della provincia di Terni, in val Nerina: la ripercorre con attenzione per i dettagli il sito Umbria On, da cui la si trae.
Accade, in particolare, che in quel piccolo comune - ma non così piccolo da stare sotto i mille abitanti, per cui è necessario raccogliere le firme per presentarsi - corra nuovamente il sindaco uscente, Enrico Riffelli, che solo l'anno scorso era risultato eletto come primo cittadino, essendo tra l'altro l'unico candidato (che era comunque riuscito a convincere quasi sette aventi diritto al voto su dieci a recarsi ai seggi, dunque la consultazione era risultata valida). A febbraio di quest'anno, tuttavia, il sindaco è decaduto, dopo le dimissioni della maggioranza dei componenti del consiglio, quindi si sono dovuti riconvocare i comizi elettorali. 
Riffelli, in vista del nuovo appuntamento elettorale, si è ripresentato, scegliendo però di non proporre più la lista Cuore e ragione per Ferentillo, con cui era stato eletto l'anno precedente. Ha invece schierato un simbolo nuovo, Armonia solidarietà sicurezza, che proponeva comunque alcuni dei monumenti principali ferentillesi, con i borghi di Matterella e Precetto sempre divisi dal fiume Nera: questa volta, però, nel contrassegno non c'era alcuna stilizzazione, preferendo piuttosto un disegno e un'ambientazione tricolore; unico "lacerto" del vecchio simbolo erano i due rametti (uno coi fiori, uno con le foglie), posti a "contorno" della parte inferiore del cerchio.
Il fatto è che questa volta Riffelli non si è ritrovato come unico aspirante al ruolo di sindaco: si è candidata infatti anche Elisabetta Cascelli, sostenuta dalla lista Insieme per Ferentillo. Lei in passato era stata assessora quando sindaco era Paolo Silveri (predecessore di Riffelli) e, lo scorso anno, era risultata eletta in consiglio comunale proprio nella lista Cuore e ragione; era entrata però subito in rotta con il sindaco eletto che aveva nominato una giunta tutta al maschile, senza il minimo rispetto del principio della parità di genere (la questione, nei mesi successivi, era poi rientrata proprio con la nomina di Cascelli). Al di là dei fatti in quell'anno scarso di amministrazione, qui rileva soprattutto che il simbolo di Cascelli e quello di Riffelli sembrano fatti con lo stampino: stessa idea grafica, con il cerchio diviso in due da una striscia bianca a curve (in cui è contenuto il nome della lista), disegno stilizzato - quasi uguale - del paese nella parte superiore e tricolore nella parte inferiore; qui sullo sfondo c'è una bandiera vera ondeggiante, manca il fiume Nera e non ci sono i rami, ma per il resto la somiglianza è notevole. 
La cosa avrebbe dell'incredibile, se si dimenticasse di considerare che il simbolo di Cascelli, come scrive Umbria On, "corrisponde in tutto e per tutto ad un disegno, datato aprile 2019, di uno dei candidati della stessa lista, l’architetto Pierfederico Runcini: le rocche ferentillesi con la valle del Nera tricolore. Un disegno creato quando era nata l’idea della candidatura della Cascelli, e poi finito in stand by"; Runcini, peraltro, era candidato pure nell'unica lista presentata nel 2019 ed era dunque risultato eletto consigliere. Sul suo profilo Facebook, Runcini ha pubblicato il simbolo del 2019 mai finito sulle schede, un emblema "realizzato, creato e progettato in aprile del 2019 da me per la seconda lista che si doveva presentare appunto in quel periodo" e ha protestato nel vedere "un logo, simbolo da me realizzato per la lista elettorale di cui anche io faccio parte e copiato pedissequamente dalla lista avversaria. Mi chiedo se iniziamo in questo modo dove andremo a finire...".
Alla fine la sottocommissione elettorale circondariale ha dato la precedenza al simbolo di Cascelli, chiedendo a Riffelli di sostituire il proprio: è probabile che lo abbia fatto perché la lista a sostegno di Cascelli è stata presentata per prima, al di là di ogni primogenitura del segno che sul piano elettorale rileva poco. Il nome della lista dell'ultimo sindaco di Ferentillo - Armonia solidarietà sicurezza - è rimasto, ma la grafica è stata completamente modificata: il territorio del comune, tinto di verde, è stato inserito in un cuore stilizzato blu (come tutte le parole del contrassegno) e il nome del candidato è assai più evidente di prima. A quel punto non c'era più alcun problema di confondibilità e il percorso verso le elezioni è proseguito. Certo è che, qualunque ragione a sia alla base del "simbolo clonato", l'inizio della campagna elettorale era difficile che fosse più improbabile...

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