Il simbolo con cui Forza Italia intende concorrere alle prossime elezioni regionali in Veneto era stato presentato in una conferenza stampa il 25 luglio, nella sede regionale del partito; nei giorni scorsi, tuttavia, ha preso maggiormente corpo grazie alla diffusione dei nomi che comporranno le liste. Non era una sfida facile quella di cinque anni fa, con la Lega Nord - Liga Veneta e la lista personale di Luca Zaia che insieme avevano raccolto più del 40%, mentre il partito di Silvio Berlusconi si era dovuto accontentare di sfiorare il 6% e ottenere tre consiglieri; la sfida sembra ancora più complicata oggi, non certo per Zaia, ma per le altre forze politiche del centrodestra (che rischiano di essere schiacciate dalla popolarità personale del presidente uscente, soprattutto se fosse davvero tentato di correre da solo) e soprattutto per i forzisti (schiacciati tra i fedelissimi di Zaia e i numeri sovranisti a due cifre della Lega salviniana e di Fratelli d'Italia).
Anche per questo, forse, è significativo che nel simbolo presentato per l'occasione Forza Italia - al di sotto della bandierina ridotta e del riferimento a Berlusconi - abbia scelto di inserire la dicitura (bianca su fondo blu) "Autonomia per il Veneto". La scelta era stata spiegata in conferenza stampa dal coordinatore regionale del partito, Michele Zuin: "L'inserimento della scritta è un modo di rispondere a coloro che ci chiedevano un sì con vinto all'autonomia per il Veneto: ne siamo così convinti da averlo messo nel simbolo. Ricordo che se si è fatto il referendum sull'autonomia è stato sulla base di un progetto di legge presentato allora dalla nostra forza politica: nessuno più di Forza Italia è convinto sull'autonomia del Veneto. Si tratta di un argomento importante, cui teniamo molto; sappiamo che questa battaglia l'hanno fatta anche i nostri alleati, lo riconosciamo, ma rivendichiamo di aver presentato noi quella proposta, su quest'argomento ci siamo e siamo convinti. C'è modo e modo di attuare quest'autonomia, non tutte le regioni potranno farlo appieno come il Veneto, che ha la possibilità di ricevere tutte le deleghe previste dalla legge".
Tornano al simbolo, si tratta in qualche modo di un'anomalia, visto che Forza Italia normalmente ammette solo l'indicazione del candidato alla presidenza o dell'ente per cui si presenta la lista. Non era scontato che i dirigenti nazionali accettassero questa decisione, come le parole di Zuin confermano: "Siamo riusciti a farla digerire questa scelta anche al nazionale: è una novità assoluta, ma hanno capito quant'era importante per il Veneto la necessità di avere l'autonomia". Anzi, proprio la presenza della dicitura potrebbe essere una garanzia per l'unità della coalizione, a dispetto delle voci che parlavano di una corsa solitaria della Lega: "Fortunatamente a livello nazionale la questione è già chiusa da tempo - ha precisato il coordinatore regionale - se c'era un dubbio in Veneto era legato al forte impegno a favore dell'autonomia del Veneto richiesto dalla Lega alle forze politiche della coalizione. Noi l'abbiamo messo nel simbolo: credo sia la risposta da Roma e dal coordinamento regionale per dire che sull'autonomia ci siamo. Siamo uniti dappertutto come centrodestra, quindi evidentemente lo siamo anche in Veneto, poi i risultati si vedranno".
Forza Italia è consapevole della delicatezza della sfida elettorale (oltre che della particolarità di una campagna inedita svolta tra agosto e settembre): sembra però pronta ad affrontarla, puntando soprattutto alla vittoria della coalizione e a cogliere qualche segno di miglioramento da coltivare anche in chiave nazionale: "La forza moderata che rappresentiamo - ha precisato Zuin - ha saputo interpretare le difficoltà di questo periodo, abbiamo dimostrato che possiamo essere forza di governo e questo è stato apprezzato, come dimostra anche la crescita nei sondaggi", con l'obiettivo di riavvicinarsi ai livelli di Forza Italia di alcuni anni fa. Non è scontato, ma saranno le urne a dire se la sfida sarà stata affrontata con successo.
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