All'interno della coalizione che sostiene la (seconda) corsa a presidente della regione Marche di Francesco Acquaroli, candidato per il centrodestra indicato da Fratelli d'Italia, oltre alle liste dei partiti principali dell'area (Fdi, Lega, Forza Italia, cui si aggiungono l'Udc e il ritorno di Noi con l'Italia, ma rispunta persino il Partito repubblicano italiano), ci sono anche due formazioni civiche. Se una - Movimento per le Marche - la si è già analizzata alcuni giorni fa, resta l'ottava lista, che pone il civismo nella propria ragione sociale. Si tratta infatti della lista Civici, che pure inizialmente si chiamava "Civici per il territorio": questa, almeno, era la dicitura che figurava all'interno del contrassegno scelto in un primo tempo, ma che in seguito è stata sostituita (in modo per la verità piuttosto visibile) appunto con la parola "CIVICI".
Alla base di questa formazione c'è l'impegno del Movimento civico per le Marche, fondato da Paolo Mattei: ancora due mesi fa l'unica certezza era la partecipazione alle elezioni, ma non era chiaro se con un proprio candidato alla presidenza o in appoggio a una delle due coalizioni in campo, il tutto "per il bene della regione" e con l'intesa da valutare sui programmi. Messa da parte la possibile candidatura a presidente del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, alla fine è arrivato l'accordo con il centrodestra, ma mantenendo la natura civica dell'iniziativa elettorale.
Di fatto, tuttavia, quella ora analizzata sembra frutto di una scissione o comunque di una disparità di vedute sorta in seno alla realtà dei Civici uniti per le Marche che nel 2015 avevano corso a sostegno di Ceriscioli - con il quale Mattei dice di avere litigato subito dopo la sua elezione a presidente della regione, accusandolo di non aver rispettato gli accordi presi - e di cui Massimiliano Bianchini vuole rappresentare la continuità all'interno della lista Rinasci Marche (che appoggia invece la corsa di Mangialardi). Prima ancora di quell'esperienza, tuttavia, nel 2013 era stato varato a Civitanova il Partito civico, una vera e propria forza politica regionale di cui Mattei - nipote dell'imprenditore Enrico - era il segretario regionale e Bianchini leader maceratese. Si è visto come le cose siano andate nel 2015; alla fine del 2019 Mattei aveva ritirato fuori la denominazione "Partito civico" per contraddistinguere uno schieramento composto soprattutto da amministratori locali, che alla fine si è tramutato in questa lista in appoggio ad Acquaroli.
Il simbolo scelto per queste elezioni è un albero con fronde eleganti e frutti di ogni colore, su cui si sono posati due uccellini mentre uno è in volo. L'immagine è sicuramente poetica, ma oggettivamente non sembra la migliore possibile per finire sulle schede elettorali, quanto a leggibilità del segno; non appare armonica nemmeno la scelta delle font per il simbolo, tre (se non quattro) diverse per tre elementi verbali. Grafica a parte, sarà interessante vedere il risultato di questa lista: non avrà vita facile a farsi strada in quella coalizione ma dalla sua potrà avere lo schieramento di persone ben note a livello locale per la loro esperienza amministrativa.
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