lunedì 3 agosto 2020

Europa Verde-Demos, liste composite per De Luca crescono

Qualcosa si era già anticipato nell'articolo di ieri: la coalizione che sosterrà la nuova candidatura di Vincenzo De Luca alle regionali in Campania sarà molto numerosa, ma probabilmente un po' meno di quanto si era ipotizzato alcuni giorni fa. Sarà per il monito lanciato da Ciriaco De Mita una settimana fa, durante la conferenza di presentazione della lista dei Popolari ("dieci liste per lo stesso risultato danno una sensazione di ammucchiata"), sarà che si era pensato anche un numero ben più alto di dieci formazioni (che avrebbero portato voti alla coalizione, ma di fatto li avrebbero dispersi, sottraendoli soprattutto al Pd che da tempo si lamenta di questa situazione), sta di fatto che nelle ultime manciate di ore il numero di liste sembra in effetti sfoltirsi, procedendo per accorpamenti. Alcuni di questi, peraltro, saranno visibili nei contrassegni di lista.
Tra gli emblemi compositi, uno degli ultimi a essere presentati è quello della lista che vedrà insieme Europa Verde e Demos - Democrazia solidale. Nel consiglio regionale uscente la componente ecologista è rappresentata da Francesco Emilio Borrelli, eletto nel 2015 nella circoscrizione di Napoli per la lista che i Verdi avevano presentato insieme a Davvero di Michele Ragosta e presidente del gruppo Campania libera. A livello regionale tuttavia è presente anche Demos, gruppo nato come associazione nel 2015 da una scissione di Per l'Italia (avendo come nomi più noti gli ex montiani Lorenzo Dellai, Andrea Olivero, Mario Marazzin e Mario Giro, nonché l'ex ministro Andrea Riccardi) e dal 2019 si è trasformato in un vero partito, presieduto dallo stesso Mario Giro e coordinata da Paolo Ciani, con le proprie radici nel cristianesimo sociale e assai vicino alla comunità di Sant'Egidio. Non a caso, la lista è stata presentata proprio presso la Scuola di lingua e cultura italiana di Sant'Egidio a Napoli, in una conferenza stampa il 28 luglio alla quale hanno partecipato Angelo Bonelli (coordinatore dell'esecutivo nazionale di Europa Verde) e Mario Giro. 
"Quest'intesa è importante sul piano culturale e politico - ha spiegato Bonelli - Si tratta di una novità politica, di un laboratorio che fa incontrare la giustizia ambientale e la giustizia sociale. Ecologia significa questo: dove c'è ingiustizia ambientale c'è ingiustizia sociale, le due cose sono collegate ed ecco perché quest'unione di due mondi per me è fondamentale, per la Campania che è luogo di grandi problemi ambientali e sociali e, se sapremo avere buoni risultati coi nostri candidati e le nostre candidate, anche su scala nazionale. I Verdi in Germania, nel land del Baden-Württemberg, governano già con la Cdu: costruire una visione nuova dell'ambientalismo nel nostro paese, che allarga lo sguardo e si coniuga con la giustizia sociale, può rappresentare un'occasione importante per l'Italia". "Spesso si pensa che in una società come la nostra, specie nei momenti di crisi, l'ecologia sia un lusso - ha aggiunto Giro - per noi invece è un'assoluta necessità. Demos è nata un anno e mezzo fa, abbiamo creato prima la rete umana dei vertici e abbiamo partecipato a varie consultazioni elettorali. Pensiamo che vada portata fino al livello nazionale l'espressione di tante sensibilità che vengono dal basso. Siamo abituati a batterci contro le disuguaglianze sulle persone: questa è una 'lista Laudato si', proprio perché mette insieme la lotta alle disuguaglianze e alle ingiustizie ambientali, di cui la Terra dei Fuochi è solo uno degli esempi".
Il percorso comune delle due forze politiche si traduce in un simbolo occupato per la maggior parte dal simbolo di Europa Verde (con la precisazione che si tratta del raggruppamento campano ecologista), mentre il segmento inferiore del cerchio è dedicato all'emblema di Demos, con il logotipo piccolo e bianco sul fondo color verde-acqua. A ben guardare, si deve riconoscere che si tratta di un contrassegno composito piuttosto ben congegnato, in cui l'accostamento cromatico è ben bilanciato e piuttosto gradevole. Il percorso citato, peraltro, riguarda anche la Liguria, dove tuttavia si utilizza un simbolo diverso: la parte superiore e prevalente è sempre di Europa Verde, ma a Demos è affidato più spazio e qui i colori si ribaltano (il fondo è bianco, il logo e le scritte sono color verde-acqua, lo stesso che tinge la conferenza che racchiude tutto il contrassegno; in più compare anche l'hashtag #laforzadelNOI che caratterizza il partito di Giro e Ciani). 
A proposito di contrassegni compositi e visto che si è citato Davvero, si può cogliere l'occasione per segnalare che, negli ultimi giorni, la lista che già era stata presentata come composta dal gruppo di Michele Ragosta e dal Partito animalista ha ampliato la propria composizione, includendo anche le candidature di Italia in comune. L'unione si vede anche sul piano grafico: gli animalisti ora sono al centro del contrassegno, con la loro fascia rossa che ha visto ridurre un po' il corpo della scritta, così da lasciare il posto in basso al fregio di Italia in comune, anche se nel segmento inferiore non c'è abbastanza spazio per mostrare per intero le "code" tricolori. Anche qui si è fatto il possibile per preservare un minimo di armonia della rappresentazione complessiva, anche se va detto che, rispetto al contrassegno di Europa Verde - Demos (che pure è interamente campito di colore), questo sembra assai più "affollato" e "pieno", il che era inevitabile con tre soggetti politici sviluppati in orizzontale. In ogni caso, lo sforzo di mantenere il decoro grafico emerge e va riconosciuto.

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