giovedì 10 dicembre 2015

Il Chiamparino tarocco che (in Piemonte) ti devi aspettare: parte seconda


Lo si diceva prima: i tentativi di emulare il cognome di Sergio Chiamparino con grafiche elettorali, per tentare di raccattare qualche voto tra i piemontesi, dovevano ricordare qualcosa ai più attenti, specialmente agli osservatori della politica a Torino. E in effetti era proprio così, anche se il tutto è durato lo spazio di una manciata di giorni, forse di varie ore: ore in cui il sito www.sergiochiamparino.it, a metà di novembre del 2005, rimandava a una pagina web legata alla candidatura di un fantomatico Rino Ciampa, per i fanatici del cognome preposto Ciampa Rino
A quanto pare del curioso sgambetto telematico, nella forma di una "lista civica (e fantasma) on line", si erano resi conto alcuni membri dello staff del sindaco uscente, alla ricerca nei mesi successivi di una riconferma. E le pagine incriminate, così come erano apparse, sono poi sparite in seguito (non senza cambiare prima indirizzo). Cosa era successo e chi era stato autore di quella trovata tra il geniale e il grottesco? A indagare a dovere fu La Stampa di Torino: la vicenda, dunque, è bene farsela raccontare dalla collega Emanuela Minucci, con le parole del suo articolo del 22 novembre 2005 (anche se, nel frattempo, le qualifiche di certe persone sono cambiate...).

E se non si trattasse soltanto di una trovata commerciale? Il bello è che sotto quel sito fantasma si nasconde ben altro. Se non un giallo politico, almeno una goliardata politica orchestrata da qualcuno non nuovo alle trovate mediatiche che alle prossime elezioni difficilmente riconfermerà con il suo voto l’attuale sindaco.
Ma partiamo dalla finestra incriminata,che è durata sul web lo spazio di un pomeriggio, da quando i tecnici scomodati dalla Stampa non hanno scoperto il vero "mandante" del sito. Alle 15 la videata in gialloblù (i colori del Comune di Torino, fra l’altro, mica due colori a caso), che incastona nel cerchietto elettorale lo slogan "lista civica di ciampa rino sindaco" affiancato dal toro rampante, è ancora lì, a portata di mouse. Nel giro di un’ora la scoperta che fa sobbalzare sulla sedia chiunque, negli ultimi anni, abbia masticato un po’ di politica cittadina: il sito www.sergiochiamparino.it risulta parte del sito ufficiale del signor Denis Martucci. Ma c’è di più: mentre il sito www.martucci.it è registrato a nome di papà Martucci, il sito dedicato al sindaco è registrato a nome della mamma di Denis, Silvia Rovera, nonché moglie dello stimato notaio Pierangelo Martucci, con studio in corso Vittorio Emanuele II 105. Ma c’è ancora di più: Sul sito www.sergiochiamparino.it si fa riferimento anche ad altri siti: www.listachiamparino.it, www.cambiatorino.it, www.chiamparinosindaco.it.
Ma chi è Denis Martucci? Un ventisettenne laureando in diritto privato che fin dall’adolescenza si diletta con la politica. E’ entrato nella Dc nel ‘93 sino al suo scioglimento, ha fatto il presidente di circoscrizione. Trombato da Forza Italia nel 2001 (per l’azzardo di manifesti elettorali con foto, vietate dal Berlusca) nel 2005 è diventato responsabile dei giovani Dc, guarda caso guadagnandosi l’attenzione pubblica con un sito intitolato al «Comitato Andreotti Presidente». Interpellati sul sito chiamparinesco, Martucci padre cade dalle nuvole, il figlio, invece, si giustifica dicendo che "è stato aperto dalla stessa ditta, la Certicasa. com curatrice del suo sito www.martucci.it". Poi dice che è in riunione, promette una telefonata dei responsabili, quindi cade la linea del cellulare.
Risultato? Di lì a 10 minuti il portale-bufala viene per magia oscurato. E l’ufficio tecnico di Certicasa manda la seguente nota: "I siti www.sergiochiamparino.it e www.listachiamparino.it sono stati registrati per un nostro cliente e per errore allocate sul sito di un altro cliente. E comunque il “Nic” non si è opposto alla registrazione". Peccato che il sito verso sera riappaia sotto le telematiche e mentite spoglie: http://www.martucci.it/ciampa/index3.htm. Rino per gli amici. 

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