Lo si è capito: l'anno prossimo non è previsto il turno più nutrito di elezioni amministrative, ma si vota un po' in tutta l'Italia. Tra i comuni che rinnoveranno la propria guida, anche Pignataro Maggiore, comune di poco più di 6mila abitanti in provincia di Caserta.
Tra i candidati che si apprestano a correre per la poltrona di sindaco, anche Baldassarre Borrelli (detto Baldo): la sua squadra di aspiranti consiglieri sarà ufficialmente presentata tra poco meno di un mese, ma nome e simbolo della lista sono già stati diffusi dai media.
Al momento degli intenti della formazione civica, Persone territorio comunità, sono note solo poche righe riassuntive:
"La nostra lista reputa asse portante di ogni suo dinamismo, la scelta di restaurare la centralità all'interno del sistema sociale dell’uomo, inteso come facente parte di un complessivo. La nostra lista si batte affinché questa realtà possa compiersi, perché è nostra responsabilità fare qualcosa contro la corruzione, contro il malaffare, contro la politica che vuole sopprimere il cittadino e la persona, estirpandone qualunque barlume di speranza per il futuro. La nostra lista vuole essere la raffigurazione di cosa voglia dire una politica sana e pulita, decisa a fare il bene di Pignataro Maggiore".
Al di là di questo, però, qualche osservazione la merita già l'emblema scelto. La grafica non è particolarmente elaborata, anzi, a qualcuno potrebbe apparire piuttosto cheap, con tre fregi (ad "artiglio") a tricolore su un fondino azzurro sfumato. Il punto più critico, in realtà, sembra essere l'espressione "Borrelli Baldassarre Sindaco": a parte il poco apprezzabile "complesso dell'elenco" (che ha indotto il grafico o il suo committente a mettere il cognome prima del nome, come in una lista o su una bolletta qualsiasi), le parole sono state scritte in un carattere corsivo, troppo graziato e per giunta bianco su fondo chiaro; il bordino scuro non sembra bastare per garantire leggibilità.
Se solo ci si mette un attimo in cerca, tuttavia, si scopre un altro particolare che non può non colpire. Giusto pochi mesi fa, esattamente il 10 maggio, i cittadini del comune trentino di Ala sulla scheda hanno trovato una decina di emblemi (è bene precisare che, in provincia di Trento, già sopra i 3mila abitanti i candidati sindaci possono essere supportati da più liste). Guardando tra le formazioni a sostegno di Luca Zoner, emerge sorprendentemente una lista denominata esattamente "Persone territorio comunità": anch'essa nella parte inferiore del contrassegno porta la dicitura "Lista civica" e contiene al suo interno un tricolore di archetti, anche se le tinte sono un po' diverse (blu, verde, fucsia, a partire dall'esterno). Anche il fondo è diverso (bianco e non azzurrino) e non c'è traccia del nome del candidato sindaco, ma la somiglianza non può passare inosservata. A scanso di equivoci: non ci sarebbe nulla di male (e men che meno di illecito) se a Pignataro qualcuno avesse visto in rete l'emblema trentino e avesse voluto trarne spunto per la propria formazione locale; di certo colpisce che, a 570 chilometri di distanza, sia stato replicato lo stesso nome e, almeno in parte, lo schema grafico.
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