A volte basta poco, anche solo una parolina nemmeno troppo evidente, e l'accusa di "plagio simbolico" - o, per lo meno, di copia fastidiosa - parte in automatico. Caliamoci, per dire, nella provincia di Latina per raggiungere Minturno, un comune di quasi 20mila abitanti. Il calendario elettorale avrebbe previsto il voto nel 2017, dopo che l'amministrazione era stata rinnovata nel 2012; le dimissioni ad agosto del sindaco Paolo Graziano, tuttavia, hanno aperto la via del ritorno alle urne l'anno prossimo, dopo un periodo di commissariamento tuttora in corso.
In queste settimane stanno già uscendo le prime notizie a proposito delle liste e delle candidature relative alle elezioni tra i candidati sindaci, ci sarà anche Massimo Signore, avvocato di Scauri che dovrebbe poter contare sul sostegno di tre liste, per una coalizione che si dichiara completamente civica. Non ci sarà alcun simbolo di partito sui contrassegni e così sarà anche per il Nuovo centrodestra: il suo rappresentante Angelo Graziano guida infatti un'altra lista, Cuori italiani - Minturno in movimento.
Il problema, va detto subito, questa volta non sarebbe dato dal simbolo, che è quello del comitato nazionale Cuori italiani (a quanto pare legato all'ex Ncd Andrea Augello), sorto nei mesi scorsi a Roma, tra le voci contrarie all'ex sindaco Ignazio Marino, e diffusosi in altre realtà territoriali, dando luogo a varie liste civiche. Era stato lo stesso Graziano a spiegare - come si legge in questo articolo di TempoReale.info - le ragioni della scelta dell'emblema: "All'interno del Nuovo Centrodestra è in atto una profonda riflessione, una metamorfosi. In questo clima di incertezza, vogliamo rimanere ancorati ai nostri ideali di centrodestra, quali sicurezza, legalità, valorizzazione del territorio. Non a caso il nostro simbolo sono tre cuoricini di colore verde, bianco e rosso come il nostro tricolore, simbolo di patriottismo".
Le potenziali grane, casomai, vengono dal nome, o meglio, da un elemento testuale presente nel contrassegno: quel "Minturno in movimento" che è assai meno visibile di tutti gli altri componenti dell'emblema. Il fatto è che "Minturno in moVimento" è giusto il nome di un'associazione di volontariato che (si legge nel sito) "si prefigge di favorire e promuovere iniziative e forme di democrazia diretta che prevedano per i cittadini la possibilità di intervenire in merito alle decisioni dei rappresentanti eletti negli organismi pubblici", oltre che di promuovere iniziative a tutela dei cittadini, del territorio, del patrimonio locale, della mobilità sostenibile e per l'uso equilibrato delle risorse pubbliche. Il nome e la grafica fanno emergere abbastanza chiaramente un legame con il MoVimento 5 Stelle: l'associazione, in effetti, è stata fondata da cittadini iscritti al Meetup Minturno Scauri il 5 luglio 2014 presso l’Agenzia delle Entrate di Formia e, come sottolineato in una nota dal presidente Giuseppe Febbraio, non fa propaganda politica.
Stavolta non si è di fronte alla protesta della lista locale del M5S per l'uso della parola Movimento in altri emblemi (è capitato in alcuni casi); per l'associazione minturnese, il fatto che la lista di Graziano abbia sostituito l'espressione "Comunità in movimento" presente nel contrassegno originale di Cuori italiani con "Minturno in movimento" crea un "evidente duplicato del nome" dell'associazione. Per questo, il gruppo ha chiesto alla lista Cuori italiani di modificare il logo, per "impedire equivoci e disorientamento dell’elettore e del cittadino in genere, salvaguardando inoltre il diritto di priorità acquisito dalla nostra associazione".
La risposta di Graziano è arrivata poco dopo e quasi certamente non ha soddisfatto le lamentele sollevate: "Non c'è nessuna usurpazione del nome dell’associazione, in quanto la denominazione della nostra lista civica è Cuori italiani. 'Minturno in Movimento' non è parte della denominazione registrata e pertanto non si ravvisa nessun pregiudizio di carattere economico o morale per il titolare del marchio. Poi se l'associazione non ha fini politici, ma questo non lo sappiamo, non ci sarebbe proprio nessuna eventuale confusione".
Se certamente l'uso della dicitura "incriminata" si presenta come una scocciatura per l'associazione legata al Meetup, non potrà aspettarsi granché in sede di esame della documentazione elettorale. Le norme dettate per il voto amministrativo, infatti, sanzionano solo la confondibilità tra segni che concorrono alle elezioni, non con emblemi che ad esse restano estranei. L'associazione in sé non presenterà di certo una lista, dunque non potrà lagnarsi della "copia"; l'eventuale lista del M5S, d'altro canto, userà il simbolo nazionale, dunque non inserirà nel contrassegno il logo o la denominazione dell'associazione e non potrà dolersi dell'uso fatto da Cuori italiani.
Tutt'al più, Minturno in moVimento potrebbe tentare di ricorrere al giudice civile in via cautelare per usurpazione di denominazione, ma gli effetti potrebbero non essere quelli sperati: nell'emblema di Cuori italiani, infatti, l'espressione "Minturno in movimento" ha un rilievo grafico minore e comunque del tutto diverso rispetto a quella che ha nel logo dell'associazione: cambia la font e cambia il contesto grafico-cromatico, dunque il magistrato potrebbe anche non inibire l'uso dell'espressione alla lista di Graziano. E' probabile, dunque, che il simbolo resti com'è, senza modifiche; a punirlo o a premiarlo, casomai, provvederanno gli elettori.
Stavolta non si è di fronte alla protesta della lista locale del M5S per l'uso della parola Movimento in altri emblemi (è capitato in alcuni casi); per l'associazione minturnese, il fatto che la lista di Graziano abbia sostituito l'espressione "Comunità in movimento" presente nel contrassegno originale di Cuori italiani con "Minturno in movimento" crea un "evidente duplicato del nome" dell'associazione. Per questo, il gruppo ha chiesto alla lista Cuori italiani di modificare il logo, per "impedire equivoci e disorientamento dell’elettore e del cittadino in genere, salvaguardando inoltre il diritto di priorità acquisito dalla nostra associazione".
La risposta di Graziano è arrivata poco dopo e quasi certamente non ha soddisfatto le lamentele sollevate: "Non c'è nessuna usurpazione del nome dell’associazione, in quanto la denominazione della nostra lista civica è Cuori italiani. 'Minturno in Movimento' non è parte della denominazione registrata e pertanto non si ravvisa nessun pregiudizio di carattere economico o morale per il titolare del marchio. Poi se l'associazione non ha fini politici, ma questo non lo sappiamo, non ci sarebbe proprio nessuna eventuale confusione".
Se certamente l'uso della dicitura "incriminata" si presenta come una scocciatura per l'associazione legata al Meetup, non potrà aspettarsi granché in sede di esame della documentazione elettorale. Le norme dettate per il voto amministrativo, infatti, sanzionano solo la confondibilità tra segni che concorrono alle elezioni, non con emblemi che ad esse restano estranei. L'associazione in sé non presenterà di certo una lista, dunque non potrà lagnarsi della "copia"; l'eventuale lista del M5S, d'altro canto, userà il simbolo nazionale, dunque non inserirà nel contrassegno il logo o la denominazione dell'associazione e non potrà dolersi dell'uso fatto da Cuori italiani.
Tutt'al più, Minturno in moVimento potrebbe tentare di ricorrere al giudice civile in via cautelare per usurpazione di denominazione, ma gli effetti potrebbero non essere quelli sperati: nell'emblema di Cuori italiani, infatti, l'espressione "Minturno in movimento" ha un rilievo grafico minore e comunque del tutto diverso rispetto a quella che ha nel logo dell'associazione: cambia la font e cambia il contesto grafico-cromatico, dunque il magistrato potrebbe anche non inibire l'uso dell'espressione alla lista di Graziano. E' probabile, dunque, che il simbolo resti com'è, senza modifiche; a punirlo o a premiarlo, casomai, provvederanno gli elettori.
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