Bovolone è un paese di circa 16mila abitanti in provincia di Verona: l'anno prossimo si dovrà rinnovare l'amministrazione e sarà la prima volta in cui si voterà con il sistema majority, quello previsto per i comuni "superiori". Da quanto si legge sulle cronache locali, ai nastri di partenza c'è già pronta una lista, Progetto Bovolone. Si tratta, appunto, del primo concorrente noto della competizione elettorale, un concorrente costituito come associazione senza scopo di lucro nel 2014: a comporla, "persone che - si legge nel sito - hanno l’obiettivo di estendere a tutta la cittadinanza la passione per la politica, per Bovolone e il suo territorio".
L'obiettivo "ambizioso" dell'associazione-lista è meglio descritto poche righe oltre, in una battuta: "rendere la vita politica e sociale del paese fruibile a tutti i cittadini di Bovolone e del suo territorio". A provarci è questo gruppo di persone, fatto anche di ex amministratori (compreso il coordinatore Augusto Favalli, già assessore), che negli ultimi mesi ha incontrato più volte gli imprenditori, i commercianti, i giovani e le altre associazioni per presentarsi e cercare di raccogliere le varie istanze dei singoli gruppi, definendo un possibile orizzonte per Bovolone cui puntare. Al di là dei tre capisaldi già indicati - sanità, lavoro, sicurezza - l'idea più consistente, più volte ripetuta dai responsabili di Progetto Bovolone è la "messa in rete" delle singole realtà associative, in modo che queste "si parlino", comunichino meglio e possano proporre progetti in sinergia tra loro.
Tutto questo dovrebbe essere comunicato, tra l'altro, con lo slogan "Insieme si può cambiare" e un simbolo che cerca di essere nazionale a modo suo. Nel tondo delimitato da un anello blu in simil3D (ma non si capisce quale sia l'interno e quale l'esterno) è schematizzata una famiglia di oggi: alle sagome di madre, figlio e padre è affidato il compito di riprodurre il tricolore, mentre a sinistra si vede chiaramente una persona con disabilità - forse uno dei nonni - accompagnata da un'altra sagoma (un parente? una badante?). Sono gli stessi appartenenti all'associazione-lista a voler sottolineare che quella raffigurazione mostra come la persona, in ogni sua condizione ed età, sia al centro dell'azione di Progetto Bovolone; di certo, si tratta di uno dei pochi casi in cui i grafici hanno scelto di rappresentare anche la disabilità in un contrassegno elettorale (fatta eccezione, ovviamente, per il Meda e poche altre formazioni); quali progetti saranno effettivamente legati a quel simbolo, è ancora presto per dirlo.
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