Alle liste che cercano i candidati sulla Rete, in qualche modo, siamo già abituati: capita che siano soprattutto le formazioni di nuovo conio, quando non possono contare su un'organizzazione ben strutturata, a rivolgersi al passaparola dei social network, sperando di trovare persone interessate per completare le candidature. Il copione sembra riproporsi anche per Salernitana - Lista civica granata: si chiama così una pagina apparsa una decina di giorni fa su Facebook, con l'intenzione di creare una formazione che corra alle prossime elezioni comunali di primavera.
Al momento, in realtà, pare che non si cerchino solo candidati, ma anche "teste pensanti" per elaborare una proposta programmatica: "Cerchiamo 33 persone - si legge sulla pagina Fb - che desiderano organizzare un gruppo di lavoro per stilare un programma elettorale degno di Salerno, che si candidano a rappresentare i cittadini SALERNITANI, per tutelare gli interessi di SALERNO e dei SALERNITANI". I cittadini sono invitati a farsi avanti, contattando gli amministratori della pagina con un messaggio; che l'intenzione di fare una lista sia abbastanza seria lo dimostra il riferimento alla "legge sul riequilibrio della rappresentanze di genere negli enti locali", con la consapevolezza che in lista un sesso potrà essere rappresentato al massimo dai due terzi dei candidati.
La domanda di rito, in casi come questi, sarebbe "chi c'è dietro?", ma al momento sembra un po' presto per rispondere: la natura di lista civica suggerirebbe una corsa solitaria con un proprio candidato sindaco, ma questo non esclude possibili apparentamenti con altri schieramenti. Quello che salta all'occhio, tuttavia, è ovviamente il simbolo: lo sfondo è granata (ed è scritto anche a chiare lettere) come la squadra di calcio della città, richiamata anche dallo stesso nome della lista e soprattutto dall'ippocampo stilizzato che dal 1986 quasi ininterrottamente è l'emblema della società (nella versione di Jack Lever, che a sua volta aveva rielaborato il disegno originale di Gabriele D'Alma del 1949). Manca la parte inferiore, sono state cancellate le "tracce" del movimento della corazza ossea e non è stata riportata la stella a otto punte che richiama l'antico conio del Follaro, ma il logotipo è riconoscibilissimo.
Il problema, però, è proprio questo: il riferimento anche indiretto all'Unione sportiva Salernitana 1919 non dovrebbe proprio esserci. Da quando Marco Di Nunzio, in vista delle elezioni europee del 2014, aveva presentato il simbolo Forza Juve - Bunga Bunga - Usei, ma aveva dovuto farlo sostituire perché sui tavoli del Viminale era piombata una pesantissima diffida degli avvocati di Juventus F.C. (che lamentava, tra l'altro, come l'uso combinato di parole e colori sul simbolo facesse pensare a "un collegamento con la Juventus, che chiaramente non esiste, tale da indurre in errore gli stessi elettori ed, in generale, il pubblico), il Viminale ha aggiornato le istruzioni per presentare le candidature con il "comma Di Nunzio", precisando che "a pena di ricusazione, previo invito alla sostituzione, deve considerarsi vietato anche l’uso (...) di denominazioni e/o simboli o marchi di società (anche calcistiche) senza che venga depositata apposita autorizzazione all'uso da parte della stessa società". I simboli che già esistevano - a partire dai famosi Forza Roma e Avanti Lazio, ma volendo anche Forza Toro - potrebbero sparire, a meno di riuscire a convincere gli uffici elettorali di turno sulla storicità dell'uso dell'emblema; di sicuro, però, per le liste nuove di zecca non dovrebbero esserci deroghe. A meno che, naturalmente, non fosse proprio la società legata a Claudio Lotito e Marco Mezzaroma a voler scendere in campo: nel caso, quella sarebbe veramente la notizia del giorno...
Al momento, in realtà, pare che non si cerchino solo candidati, ma anche "teste pensanti" per elaborare una proposta programmatica: "Cerchiamo 33 persone - si legge sulla pagina Fb - che desiderano organizzare un gruppo di lavoro per stilare un programma elettorale degno di Salerno, che si candidano a rappresentare i cittadini SALERNITANI, per tutelare gli interessi di SALERNO e dei SALERNITANI". I cittadini sono invitati a farsi avanti, contattando gli amministratori della pagina con un messaggio; che l'intenzione di fare una lista sia abbastanza seria lo dimostra il riferimento alla "legge sul riequilibrio della rappresentanze di genere negli enti locali", con la consapevolezza che in lista un sesso potrà essere rappresentato al massimo dai due terzi dei candidati.
La domanda di rito, in casi come questi, sarebbe "chi c'è dietro?", ma al momento sembra un po' presto per rispondere: la natura di lista civica suggerirebbe una corsa solitaria con un proprio candidato sindaco, ma questo non esclude possibili apparentamenti con altri schieramenti. Quello che salta all'occhio, tuttavia, è ovviamente il simbolo: lo sfondo è granata (ed è scritto anche a chiare lettere) come la squadra di calcio della città, richiamata anche dallo stesso nome della lista e soprattutto dall'ippocampo stilizzato che dal 1986 quasi ininterrottamente è l'emblema della società (nella versione di Jack Lever, che a sua volta aveva rielaborato il disegno originale di Gabriele D'Alma del 1949). Manca la parte inferiore, sono state cancellate le "tracce" del movimento della corazza ossea e non è stata riportata la stella a otto punte che richiama l'antico conio del Follaro, ma il logotipo è riconoscibilissimo.
Il problema, però, è proprio questo: il riferimento anche indiretto all'Unione sportiva Salernitana 1919 non dovrebbe proprio esserci. Da quando Marco Di Nunzio, in vista delle elezioni europee del 2014, aveva presentato il simbolo Forza Juve - Bunga Bunga - Usei, ma aveva dovuto farlo sostituire perché sui tavoli del Viminale era piombata una pesantissima diffida degli avvocati di Juventus F.C. (che lamentava, tra l'altro, come l'uso combinato di parole e colori sul simbolo facesse pensare a "un collegamento con la Juventus, che chiaramente non esiste, tale da indurre in errore gli stessi elettori ed, in generale, il pubblico), il Viminale ha aggiornato le istruzioni per presentare le candidature con il "comma Di Nunzio", precisando che "a pena di ricusazione, previo invito alla sostituzione, deve considerarsi vietato anche l’uso (...) di denominazioni e/o simboli o marchi di società (anche calcistiche) senza che venga depositata apposita autorizzazione all'uso da parte della stessa società". I simboli che già esistevano - a partire dai famosi Forza Roma e Avanti Lazio, ma volendo anche Forza Toro - potrebbero sparire, a meno di riuscire a convincere gli uffici elettorali di turno sulla storicità dell'uso dell'emblema; di sicuro, però, per le liste nuove di zecca non dovrebbero esserci deroghe. A meno che, naturalmente, non fosse proprio la società legata a Claudio Lotito e Marco Mezzaroma a voler scendere in campo: nel caso, quella sarebbe veramente la notizia del giorno...
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