martedì 7 giugno 2022

Gorizia, simboli e curiosità sulla scheda

Il viaggio nei capoluoghi interessati dalle elezioni amministrative del 12 giugno prevede un'unica tappa in Friuli-Venezia Giulia, precisamente a Gorizia: questo, infatti, è l'unico comune capoluogo interessato dal voto in quest'occasione. L'appuntamento si presenta affollato ma non troppo: sono sette persone a contendersi il ruolo di sindaco, incluso l'uscente, Rodolfo Ziberna (centrodestra); a loro sostegno, sono state presentate 18 liste. Nel 2017, per dire, contendenti e liste erano in numero leggermente maggiore: 9 aspiranti alla guida della città e 20 simboli sulla scheda. Ancora prima, però, i numeri erano stati "ballerini": solo quattro candidature (con 16 liste) nel 2012, 7 nel 2007 (con 20 liste), di nuovo 4 (e con solo 9 simboli sulla scheda) nel 2002. 

Pierpaolo Martina

1) Insieme per Gorizia - Gorizia liberale

Il sorteggio ha collocato "in alto a sinistra" la candidatura di Pierpaolo Martina, dirigente della Regione e candidato per un'aggregazione centrista e moderata, che ha dato luogo a una lista unitaria. Martina è diretta espressione di Insieme per Gorizia, articolazione locale del partito centrista e cristiano Insieme legato a Giancarlo Infante e Stefano Zamagni (e qui rappresentato dalle due maglie di catena unite); al progetto si è unita anche la formazione moderata locale Gorizia liberale, dopo una prima fase in cui sembrava più vicina all'aggregazione di centrosinistra legata a Laura Fasiolo. Si segnala il nome della città riportato, oltre che in italiano, in sloveno, friulano locale e tedesco.
 

Mario De Marco

2) De Marco per Gorizia - ItalExit - Lo Scudo

Anche il secondo candidato sorteggiato si presenta sostenuto da una sola lista. Mario De Marco, già poliziotto, nonché portavoce del sindacato di polizia Lo Scudo e tra le prime figure a Gorizia contro il green pass e altre misure. Ultimo a presentare la sua candidatura, sarà sostenuto dalla lista De Marco per Gorizia: sul fondo blu sfumato, entro una pennellata tricolore, sono comprese le miniature di ItalExit (con il simbolo originale) e di Lo Scudo (raggruppamento con lo stesso nome del citato sindacato di polizia, ma con un diverso emblema con gran copia di torri).
  

Franco Zotti

3) Zotti contro tutti

Ironia della sorte, il sorteggio ha collocato una dopo l'altra tutte le tre candidature appoggiate da una sola lista. In terza posizione si trova Franco Zotti, eletto nel 2017 consigliere con la Lega Nord (e con il primato di preferenze per la lista) diventandone il capogruppo, per poi creare tra le polemiche - e dopo l'allontanamento dal Carroccio - un suo gruppo "personalizzato" (Legalizziamo Gorizia Z.F.). Da lì è nata la sua candidatura autonoma, con una lista significativamente chiamata Zotti contro tutti: il nome (grigio, azzurro e blu) è il protagonista nella fascia centrale obliqua bianca, tra due segmenti azzurri e marroni; in quello superiore si vede stilizzato il castello di Gorizia.
 

Rodolfo Ziberna

4) Lega

Il quarto candidato sorteggiato è il sindaco uscente di Gorizia, Rodolfo Ziberna, eletto nel 2017 al ballottaggio (ma al primo turno aveva comunque sfiorato il 50%). In quest'occasione il primo cittadino in cerca di conferma si presenta sostenuto da cinque liste. La prima a essere estratta è quella della Lega, che nel 2017 come Lega Nord si era avvicinata al 9,5%. In quest'occasione è stato schierato il simbolo coniato per le elezioni del 2018, dunque con la dicitura "Salvini premier": rispetto a cinque anni fa, oltre al "Nord", è sparito anche il "Sole delle Alpi".
  

5) Noi con l'Italia

Nel 2017 a sostegno di Ziberna c'era Autonomia responsabile, lista legata all'ex presidente della Giunta regionale Renzo Tondo. Nel frattempo Tondo è diventato coordinatore regionale di Noi con l'Italia, dunque non ci si stupisce a trovare la lista di quel partito a sostegno del candidato di centrodestra. Il simbolo riprende quello ufficiale del partito, limitandosi a ridurre le dimensioni del nome della lista per inserire il riferimento al candidato sindaco - piuttosto piccolo e, a dire il vero, non troppo ben integrato col resto del simbolo, quanto a carattere e proporzioni - tra il nome e la pennellata tricolore.
  

6) Lista Ziberna sindaco

Terza lista della coalizione di centrodestra è la formazione più vicina al sindaco uscente, qualificata come lista di "lavoratori, pensionati e studenti": la Lista Ziberna sindaco mette al centro proprio il cognome del primo cittadino che si ricandida, collocato sulle mura blu del castello di Gorizia (è presente anche l'edificio interno, con tanto di tricolore sventolante decisamente ingrandito). Nel contrassegno non mancano le dodici stelle che richiamano la bandiera europea, anche grazie ai colori impiegati. In lista sono stati schierati anche esponenti di Progetto Fvg e Udc (che per la prima volta dopo anni non si presenta direttamente).
  

7) Fratelli d'Italia

Una conferma rispetto alle elezioni del 2017 è la presenza della lista di Fratelli d'Italia, che cinque anni fa ottenne un significativo 7,62% e - guardando ai risultati nazionali, nonché all'influente presenza regionale di Luca Ciriani - potrebbe migliorare ancora in questo nuovo appuntamento elettorale. Il contrassegno ha come base l'emblema coniato per le elezioni del 2018, seguendo peraltro il modello già visto per il voto a Trieste lo scorso anno: sotto al riferimento a Giorgia Meloni è stato inserito a caratteri ancora maggiori il cognome del candidato sindaco, per cui si è dovuto spostare più in basso anche il simbolo ufficiale di Fdi (che ora è tangente alla circonferenza maggiore).
 

8) Forza Italia

Ultima lista della coalizione di centrodestra è quella di Forza Italia, la più votata di tutte cinque anni fa (13,74%), anche perché era ed è quella del partito cui Ziberna appartiene. Se all'epoca era stato usato il contrassegno variante di quello schierato alle europee 2014 (bandierina integrale ridotta di dimensioni al centro, con cognome di Silvio Berlusconi sotto e in alto il riferimento al candidato), questa volta si è utilizzato il modello delle elezioni politiche del 2018, con la bandiera in alto (leggermente debordante), il riferimento a Berlusconi in maggior evidenza subito sotto il centro e, in basso, l'espressione (in due caratteri diversi) "per Ziberna". 
  

Serenella Ferrari

9) La gente per Gorizia

Quinta candidatura alla guida del comune di Gorizia, in ordine di sorteggio, è quella di Serenella Ferrari, consigliera uscente, eletta in Forza Italia ma che poi ha sviluppato un percorso autonomo. Si presenta sostenuta da due liste dichiaratamente civiche: la prima è La gente per Gorizia, con il nome posto su uno sfondo grigio a cellette esagonali verdi (come a richiamare un vetro o un alveare) e, al di sotto, il riferimento alla candidata sindaca; il tutto è racchiuso da una corona gialla con due mani, come a voler sottolineare il concetto di cura della e per la gente.
  

10) La voce libera

La seconda formazione civica a sostegno di Ferrari (anche qui indicata come "sindaca") è La voce libera: il nome della lista è scritto in una font Bauhaus (carattere decisamente insolito per un emblema elettorale), mentre sullo sfondo blu-arancio è ricreato a quadrettini un profilo cittadino. Il riferimento alla "voce libera" rimanda alla posizione smarcata della candidata sindaca rispetto ai poli principali e all'amministrazione uscente in materia di guida e programmazione della città, nonché alla contrarietà al green pass e alle misure prese dal governo Draghi. 

Laura Fasiolo

11) Laura Fasiolo per Gorizia

La coalizione con il maggior numero di liste in queste elezioni amministrative goriziane - sei in tutto - è quella che sostiene la candidata del centrosinistra, Laura Fasiolo, già dirigente scolastica e senatrice nella scorsa legislatura. La prima formazione sorteggiata è proprio quella più vicina all'aspirante sindaca, Laura Fasiolo per Gorizia. Il semicerchio inferiore rosso è quasi tutto occupato dal nome della lista; in quello superiore si distingue un treno rosso (ad alta velocità) che sfreccia sul ponte ferroviario sull'Isonzo, in un cielo azzurro con le stelle d'Europa (anche questa lista personale, dunque, adotta il segno europeo). 
 

12) Slovenska Skupnost

Nel 2017 la formazione storica Slovenska Skupnost aveva concorso alla coalizione di centrosinistra partecipando alla lista Gorizia 100 sogni, inserendo una miniatura del proprio simbolo all'interno del contrassegno di lista. Questa volta il partito ("Unione slovena") che ha il fine di tutelare i diritti della minoranza slovena di quell'area ha scelto di presentare una propria lista, sempre all'interno della coalizione di centrosinistra: il ramoscello di tiglio blu a tre foglie, ormai adottato molti anni fa, risulta così molto più visibile che in passato.
 

13) Gorizia è tua

Altra conferma, rispetto alla coalizione di centrosinistra presentatasi cinque anni fa, è la lista civica Gorizia è tua, schierata già nel 2012 a sostegno di Giuseppe Cingolani e confermata nel 2017 nella compagine che appoggiava Roberto Collini (capolista, come allora, è Rosy Tucci). Rispetto agli usi precedenti, il simbolo è rimasto lo stesso, creato nel 2012 dallo studio Anonima: "Il cittadino, l’unità funzionale della società, un punto che insieme a molti altri punti determina UNA LINEA - così si legge nel sito -. Abbiamo rappresentato la centralità del cittadino elettore con un punto che si fa soggetto e sempre più consapevolmente si sente partecipe delle scelte pubbliche. Un punto che si esprime, che conta. La distanza minima tra cittadino e politica, la distanza tra il punto e la… retta via della società".
 

14) MoVimento 5 Stelle

Dopo due partecipazioni elettorali autonome, a sostegno di propri candidati, è entrato a far parte della compagine di centrosinistra anche il MoVimento 5 Stelle (che peraltro schiera come capolista il candidato sindaco delle elezioni del 2017, Giancarlo Maraz). Si replica dunque a Gorizia lo schema elettorale di alleanza con il centrosinistra già visto in molti altri capoluoghi (con poche, significative eccezioni). Il simbolo schierato in quest'occasione è quello introdotto con le modifiche statutarie del 2021, con il riferimento al 2050 nella parte bassa del cerchio.  
 

15) Partito democratico

Non manca, all'interno della coalizione di centrosinistra, la lista del Partito democratico (del resto nel 2013 Fasiolo era stata candidata al Senato proprio sotto le insegne del Pd). Il simbolo impiegato è "parente stretto" di quello già visto nel 2017, con il logo ufficiale ridotto nella parte superiore e il nome della città riportato in tre lingue (cioè sloveno, italiano e friulano locale) lungo la circonferenza del contrassegno; anche il nome del partito è riportato pure in sloveno, come in passato; il segmento inferiore blu - cinque anni fa era rosso - contiene invece il riferimento alla candidata "sindaca".

  

16) Noi-Mi-Noaltris Go!

Ultima lista della coalizione di centrosinistra è una formazione civica, dal nome caratteristico: Noi Mi Noaltris Go! La denominazione non è altro che la declinazione della parola "Noi" in italiano, sloveno e furlan, accompagnato all'espressione "Go!": questa rimanda tanto alla sigla della provincia di Gorizia, quanto al verbo "andare" in inglese, per cui il punto esclamativo diventa un invito a muoversi e ad agire. La lista si pone in stretta continuazione con l'esperienza del Forum (che si era presentato come lista nel 2007 in una coalizione alternativa di centrosinistra e nel 2012 a sostegno di Cingolani, preferendo invece nel 2017 Andrea Picco). In lista c'è anche Roberto Criscitiello (candidato sindaco nel 2017 per Sinistra Unita - Združena Levica).
  

Antonio Devetag

17) Gorizia 3.0

Ultimo candidato sindaco estratto risulta essere Antonio Devetag, anch'egli già noto alle elettrici e agli elettori di Gorizia: giornalista, più volte assessore a Gorizia, candidato anche nel 2017 nella lista Autonomia responsabile, ma ora convinto assertore di una "rivoluzione copernicana" per la città. Lo sostengono in questo disegno due liste: la prima, quella a lui più vicina, è Gorizia 3.0, associazione presieduta proprio da Devetag - che nella parte inferiore del simbolo ha inserito il suo logo, che rimanda a quello dell'ex provincia di Gorizia - per una "Gorizia migliore, Gorizia capoluogo". Il nome e il loghino sono inseriti in un simbolo a fondo giallo (colore prevalente) e viola.
 

18) Azione

Il progetto di Devetag - qualificato in modo netto come "né di destra né di sinistra" - è stato comunque condiviso da Azione, che ha scelto di sostenerlo nella sua candidatura alla guida della città. L'ultima lista estratta, dunque, è quella del partito fondato e guidato da Carlo Calenda: nella parte superiore del simbolo è stato inserito il logo sfumato blu e verde (con la freccia nella A) del partito, con anche il riferimento al suo leader; nel segmento blu inferiore, invece, è stata riportata l'espressione "Devetag sindaco", con il cognome del candidato che risulta l'elemento più evidente, insieme al nome del partito.

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