sabato 11 giugno 2022

Monza, simboli e curiosità sulla scheda

In Lombardia, oltre che in un capoluogo "storico" come Como e in uno "intermedio" come Lodi (la provincia era stata creata nel 1992), domani si vota anche a Monza, capoluogo "nuovo" (della provincia di Monza e della Brianza, istituita nel 2004 e diventata operativa quattro anni dopo). Si tratta dunque della quarta elezione amministrativa della città da capoluogo, ma anche negli anni precedenti caratterizzati dall'elezione diretta si è osservata una dinamica singolare: a ogni ritorno alle urne c'è stato un cambio di coalizione vincitrice, per cui nessuno finora è riuscito a guidare il comune per due mandati consecutivi.
Ciò, naturalmente, non ha fatto desistere il sindaco uscente - Dario Allevi, centrodestra - dal provare a ripresentarsi: dovrà vedersela con ben otto sfidanti e le liste in tutto saranno 18: cinque anni fa, quando Allevi vinse, i candidati erano uno in meno, mentre i simboli sulla scheda erano solo 14.
 

Alberto Mariani

1) Mariani sindaco - Grande Nord

Il posto "in alto a sinistra" sulle schede elettorali monzesi è toccato ad Alberto Mariani, esercente (ha una caffetteria in città) e consigliere comunale uscente, eletto nel 2017 con la Lega Nord, che poi ha abbandonato con il nuovo corso del partito. Ora prova direttamente, con la propria lista Mariani sindaco - Grande Nord: proprio a questa formazione - guidata da Roberto Bernardelli - si riferisce Mariani, vista la sua lunga, passata militanza nel Carroccio. Non sembra un caso che nel contrassegno, che nella parte inferiore ospita la miniatura di Grande Nord, il riferimento - enorme - al candidato sia tinto di verde, colore storicamente legato alla Lega Nord (lo stesso che dominava in Io Cambio, presente cinque anni fa).
 

Ambrogio Moccia

2) Movimento Moccia per Monza

Il sorteggio ha collocato una dopo l'altra ben cinque candidature sostenute da un'unica lista ciascuna. Il secondo aspirante primo cittadino, Ambrogio Moccia, non è affatto nuovo per chi segue la politica a Monza: l'ex magistrato, infatti, si era infatti candidato nel 1997 (per il centrosinistra) e nel 2002 come nel 2007 (in via autonoma: tra l'altro, nel 2002 ottenne quattro volte i voti di Ilona Staller, candidata con i Libertari, mentre nel 2007 ottenne un punto e mezzo in più di Giuseppe Cirillo, allora in corsa con Preservativi gratis). Questa volta lo sostiene la lista Movimento Moccia per Monza, con il cognome scritto in bianco sopra i colli verdi (quelli della Brianza) e il resto del nome stretto (e non troppo centrato) tra le due circonferenze; il carattere usato per il testo è piuttosto inconsueto.
 

Sandro Belli

3) #Monzareale

La terza candidatura sorteggiata è quella di Sandro Belli, molto attivo nel mondo del volontariato e del sociale, ma anche già impegnato in politica: è stato infatti consigliere nel vicino comune di Villasanta (si era proposto come sindaco nel 2014). Oggi si presenta sostenuto dalla lista #MonzaReale, costruita da Ancora Italia e dal Popolo della Famiglia, che hanno inserito le loro miniature nel contrassegno. Nella parte alta, sopra una fascia azzurrina in cui è inserito il nome della lista, si vede la sagoma grigia dei principali edifici monumentali cittadini (l'Arengario a sinistra e il duomo a destra). 
 

Carlo Chierico

4) Monza unita

Come quarta candidatura, l'estrazione ha individuato quella di Carlo Chierico, ora pensionato, già responsabile commerciale nel campo degli integratori alimentari e tuttora molto attivo nel volontariato sociale. Non stupisce che abbia scelto di chiamare la sua lista civica Monza unita, con due figure umane stilizzate abbracciate (il blu è forse la versione più scura dell'azzurro che domina nello stemma cittadino), così come non suona fuori luogo lo slogan-programma riportato nell'arco "frecciato" che chiude il simbolo nella parte superiore: "Agire per il bene della comunità".
 

Michele Anastasia

5) Movimento 3V

Quinta candidatura appoggiata da un'unica lista (non sarà l'ultima, come si vedrà) risulta essere quella di Michele Anastasia, agente di polizia locale impegnato a Milano e aspirante sindaco monzese sostenuto dal Movimento 3V, puntando sulla sicurezza, sul coinvolgimento dei cittadini e sulla libertà di scelta in materia di salute. Il simbolo usato dal movimento è lo stesso già visto negli appuntamenti degli ultimi due anni, con 3V ("Vaccini vogliamo verità") al centro del cerchio delimitato da una spessa corona rossa, con le parole chiave "Verità" e "Libertà" intorno.
 

Paolo Pilotto

6) Partito democratico

Alle cinque candidature aventi l'appoggio di una sola lista il sorteggio ha fatto seguire l'aspirante sindaco con la coalizione più nutrita (ben sette liste): si tratta di Paolo Pilotto, a lungo consigliere comunale e in passato più volte assessore nelle giunte di centrosinistra. La prima lista a suo sostegno, in ordine di sorteggio, è quella del Partito democratico (con cui era stato eletto in consiglio nel 2017, in una lista che aveva sfiorato il 30%). Il logo del Pd è stato ridotto leggermente per lasciare spazio, in basso, al riferimento al candidato, in un segmento rosso (mentre in passato si era usata anche solo una fascetta rossa per il cognome). 
 

7) Italia viva - Partito socialista italiano

La seconda lista della coalizione di centrosinistra è quella presentata da Italia viva e dal Partito socialista italiano: le due forze, unite nello stesso gruppo in Senato da settembre del 2019, qui hanno scelto di costruire una lista comune, collocata nella stessa compagine del Pd, scegliendo anche di inserire il nome del candidato nel contrassegno (anche se non appare felicissima l'idea di collocare il riferimento nel segmento sfumato del simbolo di Italia viva). Un garofano, peraltro, non si vedeva sulle schede monzesi dal 2002 (anno della lista del Nuovo Psi).
  

8) Europa Verde - Verdi

Terza formazione della compagine di centrosinistra a sostegno di Pilotto è Europa Verde - Verdi, che riporta sulle schede monzesi un simbolo con il sole che ride, apparso per l'ultima volta dieci anni fa (quello degli Ecologisti e Reti civiche, che aveva sostenuto la candidatura di Attilio Tagliabue). Il contrassegno impiegato è identico a quello ufficiale nazionale - con il girasole europeo accanto allo storico sole che ride - del partito, che dunque contribuisce a rendere più completa la coalizione di centrosinistra cui partecipa, dando espressa copertura alle sensibilità ecologiste (che peraltro sono rappresentate anche altrove, come si vedrà).
  

9) Azione

La stessa coalizione, peraltro, comprende anche la lista di Azione: il partito voluto e guidato da Carlo Calenda, dunque, debutta alle elezioni amministrative di Monza con una propria lista e con il simbolo ufficiale (anche se qui si è messo solo il cognome del leader). Merita di essere sottolineato che la presenza di Azione (e di Italia Viva) nel centrosinistra si abbina con l'assenza in quella stessa compagine del MoVimento 5 Stelle: il simbolo del M5S, in ogni caso, non sarà sulla scheda (la candidata, Elisabetta Bardone, all'inizio di maggio ha comunicato il "passo indietro", indotto da una riflessione dei vertici nazionali).
  

10) Possibile

La quinta lista della compagine di centrosinistra non può non colpire chi segue con attenzione la politica italiana: si è infatti di fronte a una delle pochissime liste presentate da Possibile, la formazione fondata da Giuseppe Civati nel 2015 e guidata dal 2018 da Beatrice Brignone. Il simbolo torna dunque sulle schede (e non all'interno di altri), schierando nuovamente il segno di uguaglianza - un po' più stondato rispetto al passato - su fondo color "lampone pastello". Curiosità: a queste elezioni c'è anche un "Giuseppe Maria Civati", ma è nato nel 1955 e, soprattutto, è il capolista di #MonzaReale, tutt'altra cosa dunque.
  

11) LabMonza

La sesta posizione tra le liste che sostengono la candidatura di Pilotto è toccata a LabMonza, formazione che si qualifica già con la frase descrittiva contenuta nel segmento rosso inferiore: "La sinistra civica e ambientalista". Essa era apparsa già nel 2017, a sostegno del candidato del Pd e del centrosinistra Roberto Scanagatti (eletto sindaco cinque anni prima, allora in cerca di riconferma), ma al nome si accompagnava solo la dicitura "Laboratorio in movimento" e quella volta non riuscì a entrare in consiglio; ora alla lista hanno concorso anche Sinistra italiana e Articolo Uno (che alle primarie di coalizione avevano sostenuto la candidatura di Marco Lamperti, sconfitto da Pilotto ma inserito come capolista del Pd). Nella parte superiore compare l'immagine stilizzata della Villa Reale nel parco, vista come "punto di incontro e condivisione per tutti i cittadini, oltre che un punto di raccordo per tutta la Brianza, arricchito dalle sue infinite bellezze culturali ed ambientali".
  

12) MonzAttiva e solidale

Ultima formazione presentata a sostegno di Pilotto, sempre rispettando l'ordine determinato dal sorteggio è MonzAttiva e solidale: alla base c'è soprattutto l'opera dell'associazione MonzAttiva, che qualifica la formazione come lista civica; il rilievo che ha il riferimento al candidato sindaco, tuttavia, fa pensare anche alla formazione come "lista personale" dell'aspirante primo cittadino. In questo contrassegno domina il colore arancione; in trasparenza si vede la facciata stilizzata del duomo, ben riconoscibile per la sua struttura cromatica "a fasce".
  

Maria Daniela Brambilla

13) ItalExit

Subito dopo la ricca coalizione presentata a sostegno di Pilotto, il sorteggio ha collocato la candidatura di Maria Daniela Brambilla, unica donna a proporsi come guida per il comune di Monza. Impegnata da anni in ambito sanitario, Brambilla è sostenuta da ItalExit, che a Monza schiera sil suo simbolo ufficiale, con la freccia bianca sull'esagono verde e rosso e la dicitura blu "Per l'Italia con Paragone" al centro. Come capolista è stato indicato Luca Speciani, in un primo tempo pensato come candidato sindaco e poi ricollocato in questo diverso ruolo.
 

Paolo Piffer

14) CivicaMente

All'ottavo posto si trova un'altra candidatura sostenuta da un'unica lista e, per giunta, una nuova candidatura già nota ad elettrici ed elettori di Monza. Paolo Piffer, infatti, si era già presentato come aspirante sindaco tanto nel 2012 (con due liste, CambiaMonza e Primavera Monza: riuscì a farsi eleggere consigliere) quanto nel 2017 (bissando l'elezione). Il simbolo schierato ora è identico a quello visto cinque anni fa: la lista si chiama CivicaMente (così sembra il caso di interpretare il nome scritto su due righe) e contiene anche il riferimento al candidato su due pennellate, una gialla e una rossa (gli stessi colori che tingono la circonferenza).
 

Dario Allevi

15) Noi con Dario Allevi

L'estrazione ha collocato all'ultimo posto la ricandidatura del sindaco uscente, Dario Allevi, che si presenta sostenuto quasi dalla stessa compagine che cinque anni fa lo ha portato alla vittoria - sia pure di misura - al ballottaggio. Il sorteggio ha indicato per prima la lista più vicina al primo cittadino in cerca di riconferma: Noi con Dario Allevi era già stata schierata nel 2017 e allora - con il 7,25% - era riuscita a ottenere tre propri rappresentanti in consiglio. Il contrassegno è identico a quello di cinque anni fa, con la parola identitaria "Noi" quasi manoscritta nella parte superiore e il riferimento al sindaco in un segmento curvilineo rosso (con un tocco biconcavo verde a metà del cerchio).
  

16) Forza Italia

La seconda lista sorteggiata è quella di Forza Italia, che nel 2017 aveva sfiorato il 13%, con un risultato significativo, tradotto in sei consiglieri. Rispetto ad allora, tra l'altro, è stato conservato del tutto integro il contrassegno, nonostante nel frattempo in tanti altri luoghi siano stati usati altri modelli per gli emblemi: qui invece è rimasta la versione modificata del fregio elettorale pensato per le europee del 2014, con la bandierina integrale collocata subito sopra il cognome di Berlusconi, ma leggermente ridotta per fare spazio - in alto - al riferimento al candidato sindaco, qui piuttosto visibile (anche grazie alla sua brevità). 
  

17) Lega - Lega Lombarda

Cinque anni fa la lista più votata del centrodestra era stata quella della Lega Nord - Lega Lombarda, che aveva ottenuto il 14,22%. Oggi la Lega guidata a livello nazionale da Matteo Salvini cerca di difendere quel primato e, magari, di consolidarlo: il simbolo, tra l'altro, oltre a contenere la "pulce" della Lega Lombarda, è tra i pochissimi ad aver ridotto il cognome di Salvini per inserire anche il riferimento al sindaco uscente. Come capolista, tra l'altro, è stato indicato Paolo Grimoldi, tra i fondatori dei Giovani Padani, segretario della Lega Lombarda fino a un anno e mezzo fa e tuttora deputato leghista.
  

18) Fratelli d'Italia

Chiude la coalizione del sindaco uscente (oltre che la stessa scheda elettorale) la lista presentata da Fratelli d'Italia, che corre per la seconda volta alle amministrative monzesi (la prima volta era stata proprio cinque anni fa, quando nella compagine di Allevi era riuscita a ottenere due consiglieri con il 3,87% - e questa volta potrebbe andare decisamente meglio - quasi doppiando Monza Futura, con la grafica simile a quella di Fli). Questa volta il simbolo è lo stesso usato dal partito alle elezioni politiche del 2018, con il nome di Giorgia Meloni in grande evidenza (cinque anni fa si era usato quello delle elezioni europee del 2014.

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