domenica 7 giugno 2020

Mastella, l'Udeur 2.0 diventa Noi campani: con De Luca alle regionali

Che varie forze politiche inizino a muoversi concretamente in vista delle regionali era ormai chiaro: manca ancora l'ufficialità della data - i presidenti delle Regioni continuano a chiedere di anticipare di almeno una settimana la consultazione cumulativa che, nelle intenzioni del governo, il 20 settembre unirebbe regionali, comunali e il referendum costituzionale - ma certamente è già tempo di muoversi. E uno dei primi segnali forti, tanto per cambiare, lo dà Clemente Mastella, sindaco di Benevento ma soprattutto indefessa guida dell'Udeur, anzi, dell'Udeur 2.0 lanciata alla fine del 2017.
Proprio quell'ultima versione del simbolo, con il campanile nel cielo leggermente dipinto di azzurro e una fascia tricolore ondeggiante (e coi margini che continuano a non toccare i confini della corona circolare blu, anche se almeno sono stati "limati" i margini che prima erano smangiucchiati), è pronta a trasfigurarsi nel contrassegno della lista Noi campani, tra le numerose formazioni che si apprestano a sostenere la ricandidatura del presidente uscente della giunta regionale Vincenzo De Luca. "Questo - ha dichiarato ieri lo stesso Mastella presentando l'emblema - è il simbolo con il quale i miei amici e io ci presenteremo alle prossime elezioni regionali in Campania. Affiancheremo il presidente De Luca portando programmi e valori, puntando alla centralità del cittadino campano che avrà bisogno di tutte le attenzioni dell’istituto regionale per superare momenti la cui densità di problemi non ha eguali nella nostra storia repubblicana".
Inevitabilmente si capisce che "Noi campani" è la diretta continuazione, in versione ampliata, di "Noi sanniti", una delle liste che nel 2016 avevano portato all'elezione di Clemente Mastella alla guida del comune di Benevento. Unica sensibile differenza: al posto dei colori beneventani (rosso e giallo) c'è il verde, tradizionalmente abbinato all'azzurro con De Luca (si veda la lista Campania libera). Per il resto, come si diceva, è praticamente tutto uguale al simbolo dell'Udeur 2.0, compresi ovviamente il campanile bianco e il nome dello stesso Mastella, che stavolta è solo un po' meno evidente, ma è comunque l'elemento posto più in alto nel simbolo (nella parte superiore della corona blu).
Che Mastella volesse correre a sostegno di De Luca era già chiaro, in base a una netta dichiarazione: "Dove c’è Salvini non ci sono io, e viceversa". La sua intenzione, già anticipata, è di presentare la lista in tutte le province, forse addirittura con il sostegno di Riccardo Villari (da poco posto da De Luca a capo della Città della Scienza, ma di cui è ancora ben nota la carriera parlamentare al sapore di trasformismo) e di Paolo Cirino Pomicino, sempre che i due - come da giorni si vocifera - non mettano in campo un'altra lista, sempre in appoggio a De Luca. Questi segni sembrano testimoniare che, al di là delle difficoltà oggettive legate alla pandemia (e ai timori ingenerati da questa) nonché al periodo estivo, l'ormai attesa riduzione a un terzo delle firme da raccogliere anche per le elezioni regionali sarà probabilmente foriera di un numero enorme di liste là dove macchine elettorali avviate riusciranno a ottenerle. E forse, da questo punto di vista, poter consegnare le firme dopo Ferragosto e non prima (votando il 20 settembre e non il 13) potrebbe essere d'aiuto.

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