giovedì 7 maggio 2015

La selva simbolica della Campania (2): con De Luca

D'accordo, qualcuno potrà dire: chissenefrega dei simboli della coalizione di Vincenzo De Luca in Campania, quando la vera notizia è stata l'appoggio di Ciriaco De Mita al candidato del centrosinistra... Vero, anzi verissimo, quella è sicuramente una notizia, di quelle pesanti. Ma perché privarsi della curiosità di spulciare tra gli emblemi depositati a sostegno di De Luca per queste elezioni regionali e di scoprire ciò che di interessante c'è in quelle miniature? Occhio attento, dunque, e si parte.
Volendo si può partire proprio dalla "lista del presidente", che appare come un "capolavoro" di modernità ed ermetismo. Per carità, il messaggio della candidatura di De Luca alla presidenza della giunta campana era chiarissimo, forse l'unico davvero inequivocabile; per il resto, il nome candido e ben più che grassetto, con ombrina delicata e morbida sullo sfondo blu sfumato (quasi a voler dare l'idea di una superficie concava, visti anche i bordi), e la parola "Presidente" in giallo, quasi in stile evidenziatore, non dicono assolutamente nulla sulla collocazione o sulla scelta di campo del candidato governatore. Se non si sapesse nulla della persona che ha adottato l'emblema, ci sarebbe una buona probabilità di collocarli nell'area sbagliata: come spillina per i candidati, volendo, è quasi perfetto (concavità a parte), ma quella grafica dovrebbe essere stata pensata per altri scopi... 
Alla corte di De Luca c'è di tutto, dai piccoli raggruppamenti locali alle forze politiche nazionali. Da questo punto di vista, è interessante vedere realizzato il contrassegno equamente diviso tra Scelta civica e Centro democratico. Innanzitutto colpisce la diversa distribuzione dei due semicerchi, con la parte superiore in cui la "pulce" di Sc è molto meno evidente del nome del candidato presidente; nella parte inferiore, invece, il nome del partito di Tabacci emerge bianco dal fondo rosso e anche il monogramma tricolore del partito risulta più visibile rispetto al simbolo di Sc (che pure è più grande). 
Se si cerca di analizzare le ragioni di questa unione (tra le quali non c'è la ricerca dell'esenzione dalle firme, visto che Scelta civica e Centro democratico sono rappresentati in Parlamento), si rischia di dover pensare che nessuna delle due formazioni (specie Sc) avesse le forze per presentare e far correre una propria lista". Tra l'altro, la presenza del simbolo ufficiale di Scelta civica in questo contrassegno, fin dal suo disvelamento, ha messo del tutto fuori gioco la lista Campania civica, di cui si era a lungo parlato anche qui: la raccolta firme sarebbe stata evitata proprio grazie all'apparentamento "tecnico" con Sc. Per inciso, è interessante notare come i vari account e gruppi che su Facebook fino a pochi giorni fa facevano riferimento a Campania civica, ora abbiano tutti l'emblema di Campania in Rete...
Merita però di essere visto con attenzione anche il contrassegno del cartello Il Sud con De Luca presidente". In bella vista c'è la sagoma del Meridione d'Italia, ovviamente con la Campania evidenziata in giallo; sotto una "linea del mare" stilizzata (e molto, molto naive) trovano posto le tre pulci del Movimento di insorgenza civile, del Movimento naturalista italiano (con il riferimento anche ai Pensionati e consumatori) e dei Meridionalisti democratici. Il tutto inserito in una corona gialla contornata di rosso, cosa che non sembra proprio gradevole agli occhi di chi vede l'emblema. Ma che, magari, sugli effetti cromatici non si formalizzerà troppo.

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