mercoledì 29 giugno 2022

Italia forte, Sorte (Fi) deposita come marchio un possibile simbolo

Manca meno di un anno alla fine della legislatura, un periodo che potrebbe essere ancora più breve se dovessero crearsi le condizioni per sciogliere le Camere in anticipo. Gli schieramenti sono tutto meno che definiti o prevedibili, come dimostrano anche le ultime vicende delle compagini parlamentari del MoVimento 5 Stelle; non è certa l'estensione - e la stessa resistenza fino al voto - del "campo largo" delineato da Enrico Letta per il centrosinistra, ma anche nel centrodestra le certezze sono poche e c'è ancora tempo e spazio per nuovi progetti politici. Che qualcosa si stia muovendo, anche con qualche pensiero concreto, sembra dimostrarlo pure il recentissimo deposito come marchio di un emblema che ha tutta l'aria di un simbolo di partito - anzi, di un contrassegno elettorale da personalizzare - e con un nome che non passa inosservato, Italia forte. Già, perché mentre si compulsa il database dell'Ufficio italiano brevetti e marchi in cerca di qualche indicazione su Vinciamo Italia, può capitare di imbattersi in questo nuovo deposito di potenziale segno distintivo: nella domanda come richiedente figura Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia, della provincia di Bergamo, alla sua prima legislatura.

Il simbolo e la domanda

Risale giusto al 21 giugno il deposito della domanda di marchio per questo segno rappresentato da un "campo circolare con un bordo composto dall'alternanza colori bianco, verde e rosso. All'interno del bordo circolare - così recita la descrizione ufficiale - vi è una sfumatura di base blu, che copre circa il 65% del suo interno, su cui è presente una scritta, 'Italia forte'. La restante porzione del campo interno è bianco con una striscia tricolore verde bianca e rossa". A differenza di altri tentativi di registrazione visti in passato, in questo caso è stata rivendicata solo la classe 41 della classificazione di Nizza, dunque relativa a "Educazione; formazione; divertimento; attività sportive e culturali" (non invece anche la 45, relativa invece ai "servizi giuridici e di sicurezza", tra i quali si annoverano anche attività di natura politica). 
Nel simbolo depositato come marchio, dunque, domina dunque il blu, che occupa la maggior parte del cerchio interno: in quell'area è stato impresso - in bianco, maiuscolo corsivo - il nome del progetto politico. Il tricolore completa il simbolo, nella corona sottile che fa da contorno e in una piccola striscia tricolore solo in parte visibile nella parte bassa del cerchio interno. Emerge dunque, ancora una volta, l'uso dei colori nazionali, vale a dire il tricolore e il blu, che può essere visto come versione scura dell'azzurro; questa scelta cromatica, insieme all'impiego della parola "Italia", ormai sempre più diffuso, sembra collocare il progetto politico legato al simbolo in un'area moderata, se non proprio di centrodestra. Va anche detto che lo spazio bianco sotto all'area blu che contiene il nome del progetto politico sembra ricavato apposta per inserirvi il riferimento a un candidato, che si tratti di un candidato sindaco o presidente di Regione o - perché no - del leader di un partito che aspiri a guidare la coalizione e, magari, alla Presidenza del Consiglio in caso di vittoria. 

Il richiedente del marchio

Come si diceva, la domanda risulta presentata da Alessandro Sorte, politico alla sua prima legislatura, con un percorso all'interno del centrodestra. Consigliere (dal 2004) e poi assessore per Forza Italia a Brignano Gera d'Adda (Bg), eletto consigliere provinciale di Bergamo (2009) per il Pdl e poi consigliere (dal 2013) e assessore regionale della Lombardia eletto con il Pdl e, dopo la sospensione di questo, passato a Fi, nel 2018 Sorte è stato eletto deputato nel collegio uninominale di Romano di Lombardia per la coalizione di centrodestra, in quota forzista. Tra settembre del 2019 e maggio dello scorso anno, in effetti, ha aderito a Cambiamo! e ha fatto parte delle componenti politiche del gruppo misto in cui hanno militato gli altri deputati legati al partito fondato da Giovanni Toti. Da poco più di un anno, in compenso, Sorte è rientrato in Forza Italia, avendo scelto di non aderire a Coraggio Italia.
Ricordato il suo cursus honorum politico, non sembra affatto inutile segnalare che il 29 settembre 2018 proprio Sorte era stato tra gli organizzatori dell'evento alla fiera di Bergamo L'Italia forte - Ricostruire il Paese, tornare a crescere. Quell'evento, pensato e proposto come convegno di partito, non aveva mancato di destare attenzione (e non pochi commenti) per la presenza di Giovanni Toti; un anno dopo, come si è detto prima, Sorte - ma anche il co-organizzatore dell'evento Stefano Benigni, anch'egli allora parlamentare forzista - aderirono alla componente di Cambiamo! nel gruppo misto della Camera. L'espressione "Italia forte", dunque, ha già caratterizzato il percorso politico recente di Alessandro Sorte, vedendolo anche in posizione di promotore: non è così fuori luogo immaginare che qualcosa si stia muovendo, non per forza in chiave elettorale o come partito in via di costituzione, ma come idee che vengono preparate per essere pronte a tempo debito.  
A rafforzare questa idea concorre un fatto che sembra rilevante: il 10 giugno, dunque 11 giorni prima del deposito della domanda di marchio, è registrato il dominio internet Italiaforte.com. Se si prova a visitare il sito questo non risulta raggiungibile, in più la registrazione è stata fatta avendo cura di non rendere visibile il soggetto registrante; la sostanziale coincidenza della registrazione del sito e della presentazione della domanda di marchio, però, aiuta a pensare che non si sia di fronte a un caso, ma a un disegno piuttosto definito, anche se non è ancora chiaro a cosa punti quel disegno (anche solo, magari, a proteggere in anticipo un nome da usare nel corso di nuove iniziative politico-elettorali, senza per forza proiettarlo su una scheda). Va aggiunto peraltro che il dominio Italiaforte.it risulta già occupato dall'8 ottobre 2018, registrato da Stefano Giovanni Maullu, già consigliere e assessore regionale lombardo (Fi-Pdl), poi nella scorsa legislatura parlamentare europeo, eletto con Forza Italia e passato alla fine del 2018 con Fratelli d'Italia. In questo sito, peraltro, lo si era già incontrato quando era circolata la voce che suggeriva di inserire nel simbolo di Forza Italia il riferimento "L'Altra Italia" e si era scoperto che - ormai dieci anni fa - proprio Maullu aveva già depositato come marchio il simbolo di Un'altra Italia
 

Sembra ben difficile che quel sito venga usato ora con riferimento a Italia forte depositato da Alessandro Sorte, mentre è assai più probabile che l'uso riguardi il nuovo nome a dominio registrato. C'è tempo per scoprire di che uso potrà trattarsi, ammesso che Sorte - o chi per lui - scelga effettivamente di usarlo. Che qualcosa "bolla in pentola", però, in qualche modo lo ha fatto pensare lo stesso deputato forzista: sulla sua pagina Facebook, infatti, il 23 giugno sono apparse foto di una cena con Silvio Berlusconi e altri parlamentari di Forza Italia. Una di queste, in cui Sorte è a fianco di Adriano Galliani e dello stesso Berlusconi, reca il commento "Di cosa stavamo parlando?". Ovviamente l'argomento poteva essere uno qualunque, ma non sembra opportuno escludere che i tre - e altre persone vicine - stessero parlando di (un')Italia forte.

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