martedì 12 luglio 2022

Alternativa per l'Italia: "No Green Pass" al posto di "No Draghi"

AGGIORNAMENTO DEL 27 LUGLIO 2022:
L'ufficio stampa di Alternativa per l'Italia oggi ha diffuso una nuova evoluzione del contrassegno di Alternativa per l'Italia, divulgando dunque la versione dell'emblema legata alle liste e alle candidature per le quali si stanno raccogliendo le firme. Le modifiche, in particolare, riguardano la dicitura "No Green Pass", disposta sempre su due righe nel segmento verde, ma stavolta con il "No" in alto da solo e sotto il riferimento alla certificazione verde sulla stessa riga (le parole, poi, sono state volte al corsivo); la parola "Per" è stata poi leggermente ingrandita; quanto ai cognomi dei due fondatori della lista, sono stati leggermente ridotti nelle dimensioni e nello spessore, con un cambio di carattere che ha uniformato quell'elemento a quasi tutte le altre parti testuali (anche per questo, pure in questo caso si è passati al corsivo). Col nuovo simbolo, leggermente meno "pieno" (ma non troppo), i promotori della lista cercano di sfruttare i venti giorni scarsi a disposizione per completare la ricerca delle sottoscrizioni necessarie, così da non mancare l'appuntamento elettorale.

* * *

Dopo il test dei primi giorni, si registrano alcune modifiche al simbolo di Alternativa per l'Italia, progetto politico-elettorale cui stanno lavorando Mario Adinolfi e Simone Di Stefano, rispettivamente leader del Popolo della Famiglia e di Exit. La notizia di questa nascente formazione politica non era certo passata inosservata, così come la scelta di inserire all'interno del simbolo la dicitura "No Draghi 2028": nell'articolo che questo sito aveva dedicato all'argomento si era spiegato nel dettaglio perché il riferimento all'attuale Presidente del Consiglio non sarebbe stato ritenuto legittimo dal Ministero dell'interno, sulla base della prassi che nel corso degli anni si è consolidata in materia di esame e ammissione dei contrassegni elettorali. Assai probabilmente Adinolfi e Di Stefano hanno avuto conferma diretta dal personale del servizio elettorale del Viminale di quanto già sostenuto qui (come ha scritto Francesco Bei sulla Repubblica), così hanno ritenuto opportuno intervenire in anticipo per evitare problemi a ridosso della presentazione delle liste.
Il simbolo ritoccato è stato anticipato oggi sulla Verità e si possono notare alcune modifiche, anche se la struttura dell'emblema non è cambiata di molto. Nel segmento verde in alto si nota subito la sparizione di "No Draghi 2028", sostituito da "No Green Pass", dicitura certamente priva di problemi (in un paio di comuni in Piemonte un simbolo con la stessa espressione e non erano state sollevate criticità); la parte inferiore bordeaux-marrone è più regolare, presentandosi come un segmento a base curvilinea e le miniature dei due simboli collocate all'interno sono state ridotte e distanziate, in modo da non sovrapporsi più. Quanto alla parte bianca centrale, continua a contenere il nome della lista, ora più elegante (con "Alternativa" scritto in un tono più chiaro di blu e "per" non più indicato con una X, ma con una font manoscritta), ma si è trovato lo spazio anche per inserire i cognomi dei due fondatori del progetto politico-elettorale, prima assenti. 
Risolto il problema del riferimento a Draghi, resterebbe la questione del nome che - come si è già scritto nell'articolo precedente - somiglia a quello di Alternativa (ora presente in Parlamento) ed è identico a quello di una formazione che è stata rappresentata alle Camere nella scorsa legislatura (su Facebook le pagine di quel partito, fonato da Antonio Maria Rinaldi, sono ancora tante): questa naturalmente potrebbe non eccepire nulla e non sorgerebbero problemi (anzi, potrebbe decidere di partecipare al nascente progetto politico-elettorale), ma in Italia non si può mai essere certi che non si arriverà a un contenzioso. Interpellato espressamente da questo sito, Mario Adinolfi ha parlato così della questione del nome e delle modifiche apportate al simbolo: "Alternativa per l'Italia è l'unico marchio con questa dizione in via di registrazione presso l'ufficio marchi e quindi legalmente protetto dal momento in cui è stato depositato. Sono personalmente il proprietario anche di tutti i domini internet. Non abbiamo utilizzato il claim 'No Draghi 2028' che avrebbe potuto subire contestazioni presso l'ufficio elettorale, preferendo lo slogan 'No Green Pass' e aggiungendo nel simbolo i cognomi Adinolfi e Di Stefano, perché secondo tutti i focus group l'identificazione della leadership favorisce la raccolta del consenso. Lo sfondo complessivamente tricolore richiama la radice nazionalista della federazione tra PdF ed Exit". Ora il simbolo - che grazie al bordo bianco introdotto è più curato - appare più regolare e meno "eccessivo" all'occhio (anche se continua a risultare fin troppo pieno, come tanti altri emblemi politico-elettorali in circolazione); si vedrà nelle prossime settimane come sarà accolto dalle persone potenzialmente interessate.

Nessun commento:

Posta un commento