L'attenzione di molte persone è comprensibilmente attratta dalle elezioni politiche che si terranno il 25 settembre. Non si può però dimenticare che in autunno sono previste anche le elezioni regionali in Sicilia, per le quali peraltro non è ancora stata stabilita la data. Giusto cinque giorni fa, il presidente della Giunta Regionale Nello Musumeci aveva dichiarato: "Sto incontrando i segretari regionali dei partiti della coalizione di centrodestra sul tema dell'accorpamento della data delle elezioni nazionali e regionali. Ancora qualche giorno di riflessione e poi prenderò la mia decisione". C'è dunque la possibilità che il 25 settembre elettrici ed elettori della Sicilia ricevano, oltre alle due schede relative alle elezioni politiche, anche quella per le regionali; i tempi per concentrare il voto in una sola data, tuttavia, si assottigliano (e l'idea non piace soprattutto alle forze politiche regionali), rendendo più probabili i comizi elettorali regionali in una domenica tra ottobre e novembre.
Nell'attesa che il presidente uscente Musumeci fissi la data del voto sull'isola, c'è chi si è preparato per tempo proponendo una nuova immagine per il proprio partito: ci si riferisce al Movimento per l'autonomia legato all'ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. Si tratta, a ben guardare, di alcuni passi avanti e di uno indietro: quest'ultimo è quello riferito al nome, visto che nei primi anni di attività - dal 2005 - il partito si è chiamato effettivamente Movimento per l'autonomia, per poi essere ridenominato nel 2009 Movimento per le autonomie, al plurale (un cambiamento in fondo poco visibile, considerando che il più delle volte per identificare il soggetto politico si è usata la sigla Mpa). A dispetto del cambio nome, l'elemento chiave dei vari emblemi che il partito ha avuto è sempre stata la colomba, anzi, un tipo particolare di colomba disegnata ad ali spiegate, vista dal basso, con tratto blu e riempimento bianco, una specie di biforcazione sulla coda - che in realtà altro non è che l'immagine stilizzata dell'Ichthys, il "pesce" dei primi cristiani, che non stupisce vista la provenienza dei promotori dall'Udc - e spesso un nastro tricolore nel becco, anzi, tre nastri (uno per colore della bandiera).
Quella colomba era stata mantenuta anche quando il partito - guidato nel frattempo da Roberto Di Mauro - aveva deciso di rinominarsi Movimento nuova autonomia, mutando anche la sua storica sigla in Mna. Qualcosa, in compenso, era cambiato sotto l'aspetto cromatico: al di là dell'azzurro del cielo, infatti, il blu aveva lasciato il posto al rosso come colore ben marcato (nel segmento inferiore in cui si è inserito il nuovo acronimo), insieme al giallo: la coppia di colori che caratterizza la bandiera siciliana tinge anche i due nastrini che la colomba teneva nel becco, quasi a voler suggerire una maggiore attenzione per la Sicilia (vale a dire la regione in cui il movimento è nato e si è maggiormente sviluppato e radicato, pur essendo presente anche altrove).
Lo scorso 16 maggio, peraltro, tra le domande di marchio è apparsa quella per il nuovo simbolo del partito, presentata a nome di Raffaele Lombardo: la registrazione è stata chiesta per la classe 41 (Educazione; formazione; divertimento; attività sportive e culturali) della classificazione di Nizza. Il simbolo appare più semplice e schematico dei precedenti: il fondo del cerchio è bianco con una nuova colomba stilizzata, stavolta assai meno elaborata, vista di lato e - particolare non indifferente, soprattutto sul piano del "posizionamento" e del patrimonio ideale del partito - senza più Ichthys; anche i due nastrini che reca in bocca, rimasti di colore giallo e rosso, sono molto più sottili e meno curvilinei rispetto al passato. Il nome è tornato a essere Movimento per l'autonomia, scritto molto piccolo al di sotto della colomba e della recuperata sigla, collocata a sinistra; tanto quelle parole, quanto il riferimento agli "Autonomisti" nel segmento rosso inferiore (con una striscetta arancione), sono scritti peraltro con un carattere bastoni diverso rispetto al passato, leggermente stondato.
Non è impossibile che il simbolo arrivi nelle bacheche del Ministero dell'interno; sicuramente però sarà depositato per le elezioni siciliane e finirà sulla scheda, cercando di cogliere un risultato rilevante per poter tornare al centro della scena della politica regionale.
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