venerdì 19 aprile 2024

Libertà - Sud chiama Nord, il franchising di Cateno De Luca per i comuni

Si è già abbondantemente parlato, nei giorni e nelle settimane scorse, di quanto Cateno De Luca sia riuscito, con il progetto elettorale Libertà guidato dal suo partito Sud chiama Nord, ad attirare l'attenzione dei media grazie al progressivo allargamento (con qualche defezione progressiva) della compagine che ha scelto di unirsi nel tentativo di costruire una proposta politica alternativa per le elezioni europee, nella speranza di superare la soglia di sbarramento del 4%. Il radicamento territoriale, però, non è certo semplice da ottenere (Sud chiama Nord alle elezioni politiche riuscì a essere presente solo in Abruzzo, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia) e non è detto che è intenzionato a sostenere una delle formazioni che prenderanno parte alla lista riesca a riconoscere nel contrassegno il proprio simbolo di riferimento.
Forse pensando a questo è nata l'idea del "simbolo in franchising": Il 13 aprile, infatti, sui profili social di De Luca sono apparsi due simboli diversi - chiaramente "parenti" delle prime versioni del futuro contrassegno per le elezioni europee, non ancora così pieno e carico - rivolti espressamente alle elezioni amministrative. "Vuoi portare una ventata di Libertà nel tuo comune e nella tua città? Questo è il simbolo che mettiamo a disposizione per le elezioni amministrative (comunali e regionali)": è questo il messaggio, seguito da un numero di telefono per il contatto, pubblicato sui social. Il fregio, che ha la parola "Libertà" al centro nell'ormai noto segmento biconcavo blu inclinato e il simbolo di Sud chiama Nord - con il cognome di Cateno De Luca molto in evidenza - piuttosto grande in alto, viene offerto in due versioni, anzi, due brand, com'è scritto nei post: una per i soli comuni siciliani, con la dicitura "Sindaco di Sicilia", l'altra per le elezioni nel resto del Paese, con la dicitura "Sindaco d'Italia".


Evidentemente c'è la consapevolezza della difficoltà dell'obiettivo da raggiungere, ma anche la consapevolezza che occorre tentare tutti i mezzi possibili per arrivarci. Così, il fatto che si voti contemporaneamente anche per rinnovare molte amministrazioni comunali potrebbe trasformarsi in un volano anche per le elezioni europee: certamente non è scontato che il voto europeo sia coerente con quello amministrativo, ma trovare (quasi) lo stesso simbolo su entrambe le schede (o addirittura su tutte e tre, per il Piemonte) potrebbe aiutare qualche elettore a fare la stessa scelta a tutti i livelli.
Chi conosce un minimo di storia elettorale sa bene che anche in passato ci sono stati casi di simboli nati in un territorio ed estesi ad altri, lasciati in gestione a persone o gruppi locali; il tutto però è sempre avvenuto in modo tendenzialmente informale e anche poco manifesto (quasi a non voler far sapere che in realtà il partito o il gruppo titolare del simbolo non aveva una vera e propria base in quel territorio). Questa volta, invece, è quasi tutto visibile, in mostra; anzi, si incentiva la diffusione del simbolo Libertà - Sud chiama Nord, che verosimilmente potrà essere riempito da chi lo avrà in uso come meglio crederà (però vanno raccolte le firme: non esiste l'esenzione per le elezioni comunali). Chi dovesse impiegarlo, potrebbe contare su un emblema che sta acquistando notorietà (anche se non sono poche le persone che non lo apprezzano) e qualcuno potrebbe votarlo anche solo per la parola "Libertà", nell'ottica di un voto di protesta (e chissà che qualcuno non pensi di utilizzare quel simbolo nei comuni "sotto i mille", senza bisogno di raccogliere firme, visto che il disegno di legge che reintroduce quell'onere non è ancora stato approvato alla Camera...); Cateno De Luca, per parte sua, in questo modo potrebbe riuscire a traghettare voti in più per la lista alle europee. Si tratta di una scommessa: se ne può pensare ciò che si vuole, ma merita di essere considerata.

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