In fondo ci eravamo un po' abituati all'idea della "bicicletta con etichetta alla base": che Area popolare, almeno in una prima fase, portasse all'interno del proprio contrassegno i simboli del Nuovo centrodestra e dell'Unione di centro, nell'attesa che l'evoluzione politica portasse a un soggetto politico nuovo e "oltre" i partiti fondatori, era una cosa assolutamente normale. Eppure a qualche occhio attento potrebbe non dovrebbe essere sfuggito - sebbene nessuno ne abbia parlato seriamente fin qui - che le due formazioni, che da oltre un anno presentano emblemi congiunti in varie occasioni elettorali (ma non sempre, come la vicenda delle regionali 2015 ha mostrato), da alcune settimane sembrano aver fatto perdere le loro tracce, almeno nel segno distintivo comune.
Già, perché nel sito del gruppo di Area popolare alla Camera campeggia ancora il primo simbolo reso noto, almeno dal 30 giugno - così risulta da una delle immagini caricate sulla pagina facebook dei Deputati di Ap - è entrato in uso anche un diverso contrassegno, in cui domina decisamente il nome scelto per la creatura politica: "Area popolare", nella stessa font utilizzata per il Nuovo centrodestra (simile alla famiglia Nexa). Graficamente il cerchio interno, il cui colore di fondo riprende le stesse sfumature di Ncd, è diviso in due da un archetto tricolore a segmenti, che lascia sopra di sé il 60% dello spazio, con la scritta ben visibile, mentre la parte inferiore è tinta in un color aviatore più chiaro; il tutto è chiuso da una corona bianca e un filetto blu.
Un'anticipazione dell'emblema, in realtà, si era vista già in occasione delle elezioni regionali della Liguria: stessa suddivisione grafica del cerchio, ma la parte sotto al tricolore era bianca e portava il nome della regione; per tutti gli elementi testuali, in compenso, era stata scelta una font Helvetica Black, leggermente compressa, forse un elemento di passaggio prima di optare per il tipo di carattere di Ncd. La struttura grafica del contrassegno ricordava poi quella di "Per l'Umbria popolare", formazione a sostegno di Claudio Ricci alle regionali umbre, non a caso sostenuta anche da Area popolare. L'emblema senza simboli originari è forse il segno di un passo avanti nella costruzione di una casa comune, anche in prospettiva di una lista unitaria obbligata, nella prospettiva dell'Italicum?
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