lunedì 13 aprile 2015

Lo strano caso di Campania civica, senza firme e carica di fan

La marcia di avvicinamento alle regionali continua in Campania, per il boccone più succoso, non solo simbolicamente parlando. È stata infatti presentata a Napoli la lista Campania Civica, che fa riferimento a Vincenzo D'Anna, senatore di Gal (Gruppo autonomie e libertà, comunque legato al centrodestra) che non sosiene Caldoro: il gruppo, che sarà nella coalizione di Vincenzo De Luca, "un blocco di moderati che da tempo esprime giudizi negativi nei confronti di Caldoro e alla quale si aggiunge tutta un’area che si muoveva dentro Forza Italia e fortemente critica con la gestione di Domenico De Siano, che è la gestione del 'cerchio magico'". 
Graficamente colpiscono alcuni particolari. Da una parte, l'impianto visivo rimanda sia allo stile adottato nel 2010 per i "listini" regionali ("Per l'Emilia Romagna", "Per la Lombardia" e simili, anche se la legge elettorle della regione in questione non prevede i simboli legati al "listino" presidenziale), con la sagoma della Campania azzurrina su fondo bianco e circonferenza esterna color carta da zucchero. Quel colore, tuttavia, era anche lo stesso adottato dai grafici di Proforma per il contrassegno di Scelta civica e, non a caso, per una gran parte, l'emblema della lista gli è debitore. Innanzitutto per il nome, scritto esattamente con la stessa font; poi per il tricolore (visibilmente sovrapposto alla circonferenza esterna) che occupa la parte inferiore del cerchio e rimanda un po' al nastrino montiano, sia pure con l'inserto esplicito del colore bianco. Da ultimo, è pienamente visibile la "pulce" di Sc che, in base all'art. 3, comma 2 della legge elettorale regionale (ma anche alla normativa nazionale), consentirà di evitare la raccolta firme.
Non è chiaro quale sia il contributo di Scelta civica alla lista, se si tratti dunque di un "appartentamento tecnico" o di un apporto maggiore. D'Anna ha sottolineato da tempo che l'operazione non è legata alla querelle Fitto-Berlusconi, ma i media si sono interessati al progetto soprattutto per le candidature di Carlo Aveta, consigliere regionale della Destra (entrato in carica con Caldoro) che ha denunciato di avere "subìto solo ostracismo e ostilità negli ultimi anni" nel centrodestra e per le sue posizioni è già stato ripreso da Storace ("In un messaggioi ricorda che le mie opinioni pro-De Luca sono incompatibili con quelle del partito. Ma sa come diciamo noi fascisti? – ha spiegato ad Angelo Agrippa del Corriere del Mezzogiorno – Me ne frego"), e di Angelo Pisani, presidente della Municipalità di Scampia e che nel 2013 aveva schierato il suo movimento Liberi da Equitalia nella coalizione di Berlusconi.
È stato lo stesso De Luca, peraltro, a dire che "non ci saranno accordi con spezzoni del centrodestra, con Forza Italia" e che "per quanto riguarda i cosentiniani non c’è nessun rapporto con noi", considerando invece seriamente "singole personalità, imprenditori, professionisti, intellettuali anche di area moderata" che intendano sostenere il suo programma ("sono i benvenuti").
Nel frattempo, su Facebook, Campania civica è già piena di fan. La cosa può suonare curiosa, visto che – sempre nella stessa pagina – lo spazio risulta nato ad aprile. Ancora più strano, però, è che il nome della pagina sia Forza Campania, lo stesso della formazione che il gruppo vicino a Nicola Cosentino aveva creato all'interno del consiglio regionale campano. Sebbene Facebook indichi espressamente che la pagina è stata creata pochi giorni fa, è obiettivamente anomalo che un progetto con un nome che "tira al centrodestra" ma è schierato con il candidato di centrosinistra abbia raccolto in così poco tempo quasi 6mila gradimenti, tra l'altro in gran parte legati proprio a soggetti che nulla vorrebbero mai avere a che fare con forze di quell'area. Quello spazio sarà in qualche modo legato alla vecchia pagina, ammesso che Facebook lo permetta?

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