giovedì 30 aprile 2015

Progetto Altra Liguria, cambiare senza leader (a patto di avere le firme)

Domandina per niente facile, a ben guardare: chi in Liguria si ritiene di sinistra ma alle regionali non vuole votare né per Raffaella Paita, né per Luca Pastorino (e non prenderebbe in considerazione nemmeno per sbaglio l'ipotesi di Giovanni Toti), alla fine a chi potrebbe dare il voto? La risposta, per alcuni, ci sarebbe e sarebbe perfino semplice: quel consenso potrebbe andare a beneficio del Progetto Altra Liguria, la lista che vorrebbe piazzare la sagoma della regione (bianca) su un caldo e appariscente sfondo rosso. Il condizionale peraltro è d'obbligo: l'ostacolo maggiore per il gruppo sarà proprio la raccolta delle sottoscrizioni, il cui termine scade tra una manciata di ore. 
Ma chi sono esattamente "quelli di Altra Liguria"? "Siamo cittadini - rispondono loro - consapevoli della necessità di cambiare i modi della politica, prima di poter portare all'interno delle istituzioni idee nuove nella gestione del territorio e dei beni comuni". A guardare il sito della lista, peraltro, emerge con chiarezza una continuità tra l'esperienza di "L'altra Europa con Tsipras" e il nuovo raggruppamento. Il nome in parte lo testimonia, alla pari del fondo rosso del contrassegno, anche se ci sono almeno due elementi di novità grafica rispetto sia all'emblema delle elezioni europee, sia a quello pensato per le regionali che si sono svolte in autunno: l'inserimento del termine "progetto" e della sagoma della Liguria. Tutto questo è segno che nello stesso simbolo convivono cose nuove e cose antiche (anche se sono di poco tempo fa): "Volevamo segnalare la continuità con lo spirito iniziale di Altra Europa ed i suoi 10 punti programmatici - chiariscono dalla lista - ma anche la novità rappresentata da un progetto nato da cittadini per i cittadini, senza leader, senza organizzazione, senza finanziamenti".
Una qualche forma di leader, tuttavia, occorre, anche solo in veste di rappresentante e, soprattutto, di candidato: il ruolo di potenziale presidente, in questo caso, spetta ad Antonio Bruno. La scelta di partecipare con questa formazione alle elezioni non è stata indolore, visto che - lo si legge sempre sul sito - in precedenza non erano andati a buon fine i tentativi di costruire una "coalizione civile, sociale e popolare" davvero alternativa al Pd, tentativi naufragati proprio - secondo L'Altra Europa - con la candidatura di Luca Pastorino. 
E' piuttosto chiara l'idea di Liguria che il progetto che candida Bruno ha in testa: "Dovrebbe essere più a misura d'uomo, ecosostenibile, con trasporti pubblici efficaci, capace di sfruttare fonti energetiche rinnovabili, aumentare l'efficienza energetica degli edifici, bloccare la cementificazione di coste ed entroterra. Dovrebbe saper creare posti di lavoro di qualità senza mettere il lavoro in contrapposizione con la tutela ambientale, implementare la
prevenzione come mezzo per diminuire le spese sanitarie, dovrebbe saper condividere le scelte con i cittadini. Dovrebbe essere totalmente trasparente per mettere un freno a corruzione e malaffare, saper accogliere e tutelare le minoranze, lavorare per uno stato sociale degno di questo nome, risparmiando in burocrazia, evasione fiscale, malaffare".
Tutt'altro che una passeggiata, ovviamente, riuscire a portare avanti questo disegno. Ma la "passeggiata" rischia di non iniziare nemmeno se entro domani non saranno raccolte le firme necessarie per la presentazione delle liste: ovviamente, infatti, Progetto Altra Europa non fruisce di alcuna esenzione, a differenza delle forze che sostengono i principali competitori. Varie persone si sono mobilitate e hanno lanciato appelli in favore della lista (a partire da don Paolo Farinella), per cercare di raggiungere il traguardo: "Il territorio più difficile è la provincia di Imperia - spiegano dalla lista - altrove siamo abbastanza organizzati. Gli elettori dovrebbero firmare per noi perché la democrazia prevede pluralità e la Costituzione garantisce a tutti i cittadini la possibilità di fare politica". Ancora una manciata di ore e si vedrà se la battaglia per la democrazia in Regione di Altra Liguria potrà concretamente iniziare.

2 commenti:

  1. siete perfettamente in linea con la tradizione della sinistra più ottusa: dividersi dagli altri e perdere. D'altronde lo abbiamo visto quello che è successo dentro L'Altra Europa con Tsipras subito dopo il voto...

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  2. siete perfettamente in linea con la tradizione della sinistra più ottusa: dividersi dagli altri e perdere. D'altronde lo abbiamo visto quello che è successo dentro L'Altra Europa con Tsipras subito dopo il voto...

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