E, alla fine, a Ravenna una lista per l'elettorato a 5 Stelle ci sarà; senza stelle, ma ci sarà. Nelle settimane scorse i giornali si erano occupati a lungo della diatriba che nella città romagnola aveva visto opporsi sostanzialmente due fazioni. Da un lato c'erano gli attivisti del meetup che sostenevano la candidatura di Michela Guerra (figlia dell'allenatore di pallavolo Sergio Guerra, avvocata e impegnata all'interno della clinica gestita dalla famiglia): lei aveva vinto la consultazione interna ed era appoggiata anche dal capogruppo M5S uscente in consiglio comunale, Pietro Vandini (già candidato a sindaco nel 2011). Dall'altro, un gruppo di persone si era raccolto intorno a Francesca Santarella, anch'ella consigliera comunale uscente: lei, che le cronache dipingevano come "da sempre ai ferri corti con Vandini", aveva annunciato di avere presentato allo staff milanese del M5S un'altra lista, perché fosse riconosciuta.
Una parte della stampa ha voluto inquadrare la querelle nella differenza di posizioni tra Vandini e la Santarella ("Più moderato il primo, che in passato ha avanzato critiche contro l’organizzazione interna del Movimento, chiedendo regole certe e condivise - aveva scritto Francesco Monti a marzo sul Resto del Carlino - Più ‘dura e pura’ la seconda, che ha puntato molto sulle battaglie ambientaliste e animaliste"); alla questione se n'erano aggiunte altre, comprese accuse di conflitto di interessi rivolte a Michela Guerra, prontamente respinte (ne ha parlato, per esempio, Giulia Zaccariello sul Fatto Quotidiano).
Lo staff avrebbe potuto certificare una delle due liste, chiedere agli attiVisti di Ravenna di esprimersi oppure non riconoscere a nessuna delle due formazioni l'uso del simbolo del M5S. Alla fine si è verificata proprio l'ultima eventualità, svelata da una frase in coda a un post del sito Beppegrillo.it il 18 marzo: "Il MoVimento 5 Stelle non si presenterà a Caserta, Latina, Ravenna, Rimini e Salerno". Nessuna possibilità, dunque, di vedere sulle schede l'emblema ufficiale stellato: gli elettori ravennati del M5S rischiavano così di rimanere del tutto "scoperti" alla prossima consultazione. E invece...
... e invece Michela Guerra sulla scheda ci sarà, con la sua lista e il proprio simbolo. Non potendo utilizzare quello del M5S, è stato schierato il nuovo emblema del Movimento ciVico CambieRà: dopo le perplessità iniziali, la Guerra e il suo gruppo hanno deciso di non mollare il colpo. "L’idea di continuare - ha scritto sempre Zaccariello sul Fatto - è arrivata dalla gente, dalle centinaia di feedback che abbiamo ricevuto in questi giorni, per email e per telefono. Abbiamo pensato di non buttare via il progetto che avevamo costruito, ma di riproporlo nella forma di una lista civica. Una realtà innovativa, che in questa campagna elettorale non c’è". La stessa lista, in effetti, dovrebbe contenere buona parte dei nomi già ricompresi nella formazione presentata allo staff M5S per la certificazione; tra i candidati non figura Pietro Vandini, ma da lui - che alla conferenza stampa era a fianco della Guerra - arriverà sicuro sostegno in campagna elettorale.
Il simbolo adottato per questa corsa alle amministrative è piuttosto diverso - e non poteva essere altrimenti - da quello ufficiale del M5S, anche se alcuni elementi di continuità grafica ci sono. Il riferimento, in particolare, è alla circonferenza rossa di contorno, alla parola "Movimento" e alla V rossa e maiuscola segnalata nella parola "Civico", che per qualcuno potrebbe rimandare alla V di fantasia del V-Day passata prima al segno della Lista CiVica a 5 Stelle e poi al M5S. La Guerra è consapevole delle parentele grafiche del suo emblema, "ma è stato realizzato da professionisti, è a prova di contestazione – ha ribadito, come ha riportato ancora Monti sul Carlino – anche se forse qualcuno, non avendo altro da fare, cercherà di dare fastidio su questo punto". Certamente sono nuovi altri spunti, come il termine "Cambierà", con le ultime due lettere tinte di rosso come riferimento a Ravenna, l'inserimento del nome della candidata (mai possibile anche nella primissima fase delle Liste CiViche) e il Palazzo comunale - o "Palazzo merlato" per i ravennati - in filigrana sullo sfondo, con tanto di statua di San Vitale che spunta davanti (la foto matrice è evidentemente stata scattata abbastanza vicina al palazzo).
Le somiglianze di simbolo non dovrebbero comunque creare problemi, essendo "Movimento" un termine comune e avendo la V rossa un rilievo grafico molto ridotto rispetto all'originale: certamente far conoscere il nuovo emblema in poche settimane non sarà facile, ma il gruppo lotterà comunque.
Una parte della stampa ha voluto inquadrare la querelle nella differenza di posizioni tra Vandini e la Santarella ("Più moderato il primo, che in passato ha avanzato critiche contro l’organizzazione interna del Movimento, chiedendo regole certe e condivise - aveva scritto Francesco Monti a marzo sul Resto del Carlino - Più ‘dura e pura’ la seconda, che ha puntato molto sulle battaglie ambientaliste e animaliste"); alla questione se n'erano aggiunte altre, comprese accuse di conflitto di interessi rivolte a Michela Guerra, prontamente respinte (ne ha parlato, per esempio, Giulia Zaccariello sul Fatto Quotidiano).
... e invece Michela Guerra sulla scheda ci sarà, con la sua lista e il proprio simbolo. Non potendo utilizzare quello del M5S, è stato schierato il nuovo emblema del Movimento ciVico CambieRà: dopo le perplessità iniziali, la Guerra e il suo gruppo hanno deciso di non mollare il colpo. "L’idea di continuare - ha scritto sempre Zaccariello sul Fatto - è arrivata dalla gente, dalle centinaia di feedback che abbiamo ricevuto in questi giorni, per email e per telefono. Abbiamo pensato di non buttare via il progetto che avevamo costruito, ma di riproporlo nella forma di una lista civica. Una realtà innovativa, che in questa campagna elettorale non c’è". La stessa lista, in effetti, dovrebbe contenere buona parte dei nomi già ricompresi nella formazione presentata allo staff M5S per la certificazione; tra i candidati non figura Pietro Vandini, ma da lui - che alla conferenza stampa era a fianco della Guerra - arriverà sicuro sostegno in campagna elettorale.
Il simbolo adottato per questa corsa alle amministrative è piuttosto diverso - e non poteva essere altrimenti - da quello ufficiale del M5S, anche se alcuni elementi di continuità grafica ci sono. Il riferimento, in particolare, è alla circonferenza rossa di contorno, alla parola "Movimento" e alla V rossa e maiuscola segnalata nella parola "Civico", che per qualcuno potrebbe rimandare alla V di fantasia del V-Day passata prima al segno della Lista CiVica a 5 Stelle e poi al M5S. La Guerra è consapevole delle parentele grafiche del suo emblema, "ma è stato realizzato da professionisti, è a prova di contestazione – ha ribadito, come ha riportato ancora Monti sul Carlino – anche se forse qualcuno, non avendo altro da fare, cercherà di dare fastidio su questo punto". Certamente sono nuovi altri spunti, come il termine "Cambierà", con le ultime due lettere tinte di rosso come riferimento a Ravenna, l'inserimento del nome della candidata (mai possibile anche nella primissima fase delle Liste CiViche) e il Palazzo comunale - o "Palazzo merlato" per i ravennati - in filigrana sullo sfondo, con tanto di statua di San Vitale che spunta davanti (la foto matrice è evidentemente stata scattata abbastanza vicina al palazzo).
Le somiglianze di simbolo non dovrebbero comunque creare problemi, essendo "Movimento" un termine comune e avendo la V rossa un rilievo grafico molto ridotto rispetto all'originale: certamente far conoscere il nuovo emblema in poche settimane non sarà facile, ma il gruppo lotterà comunque.
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