giovedì 16 maggio 2019

Livorno, simboli e curiosità sulla scheda

La nuova tappa del viaggio tra i capoluoghi di provincia chiamati a rinnovare la loro amministrazione è Livorno, finita sotto i riflettori cinque anni fa per la vittoria di Filippo Nogarin (M5S) al ballottaggio. Il sindaco uscente non si ricandida, ma a contendersi il suo ruolo sono comunque 9 persone, sostenute in tutto da 17 liste (nemmeno a Livorno la superstizione dev'essere di casa), varie delle quali si riconoscono nell'area sinistra.

Marco Cannito

1) La Sinistra

Primo candidato a essere collocato in testa a manifesti e schede, dopo il sorteggio, è Marco Cannito, uno dei candidati che fanno riferimento all'area di sinistra (e già aspirante sindaco nel 2014). Non è dunque un caso che la prima delle due liste che l'appoggiano sia La Sinistra, stesso nome e simbolo simile nella struttura (parte superiore rossa con base obliqua e testo bianco) a quello che si vedrà sulla scheda delle europee. Questa lista riunisce le forze di Rifondazione comunista e di Sinistra italiana ma, come si vedrà, altri gruppi faranno scelte autonome, contribuendo notevolmente a frammentare il quadro dell'offerta politica a sinistra. Un grande classico, riproposto su scala locale (e in Toscana negli ultimi anni è accaduto spesso).

2) Città diversa

Se la Sinistra si propone chiaramente come progetto più civico che politico, altrettanto non può dirsi per la seconda formazione che sostiene la candidatura di Cannito, vale a dire Città diversa, una lista dichiaratamente civica. Lista peraltro già vista cinque anni fa, sempre a sostegno di Cannito, scelta allora dal 5,11% dei livornesi. In quell'occasione lui stesso aveva spiegato il significato del suo simbolo, nato per esprimere "una forte adesione alle caratteristiche geo-fisiche del nostro territorio: due delfini azzurri in campo misto, testimonianza di collaborazione unitaria e di navigazione costante in campo aperto. Senza stancarsi mai, senza mai mollare". Originale, non c'è che dire.

Barbara La Comba

3) Per Livorno insieme

Gli "scherzi" del sorteggio consentono che siano posti uno dopo l'altro su manifesti e schede due emblemi davvero molto legati al territorio, sia pure per ragioni diverse. Si ritrovano infatti il colore amaranto, simbolo della città, e un disegno della caratteristica Fortezza Vecchia nel contrassegno elettorale di Per Livorno insieme, formazione che sostiene la candidatura di Barbara La Comba. Inizialmente la lista era legata al progetto Buongiorno Livorno, che poi come si vedrà ha preferito l'alleanza con Potere al popolo!; quello di La Comba, invece, si pone come soggetto autenticamente civico, legato al territorio (anche per la storia personale dell'aspirante sindaca), non interessato ad alleanze di tipo politico.

Luca Salvetti

4) Partito democratico

Sono quattro le liste a sostegno del candidato espressione del centrosinistra, Luca Salvetti. Il sorteggio ha collocato al primo posto all'interno della coalizione il contrassegno del Partito democratico, inevitabile presenza della compagine e lista più votata di tutte cinque anni fa (con il 35,26%, cosa che ha inevitabilmente contribuito - una volta acclarata la sconfitta al ballottaggio - alla sottorappresentazione dello stesso Pd, rispetto ai voti presi). Se nel 2014 era stato depositato l'emblema nazionale, senza alcuna altra aggiunta, questa volta nel simbolo è stato aggiunto il riferimento al candidato sindaco, con il cognome inserito in una fascetta verde, soluzione già sperimentata altrove.

5) Futuro! - Con Raspanti e Cepparello

Tra le liste che sostengono la candidatura di Salvetti c'è anche Futuro!, lista con simbolo piuttosto moderno e pulito (una grafica più "pubblicitaria", ma non sgradevole o fuori contesto). Se emerge inevitabilmente il nome, anche per la particolare font utilizzata (e per le pezzature rosse), si vedono bene anche i riferimenti ai consiglieri comunali uscenti Andrea Raspanti (candidato sindaco nel 2014, sostenuto da varie liste di sinistra - compresa la Sinistra unita che raccoglieva Prc e Pdci - e rimasto escluso per poco dal ballottaggio) e Giovanna Cepparello (eletta con la lista #BuongiornoLivorno): la loro associazione, divenuta lista civica, si occupa soprattutto di welfare e diritti.

6) #CasaLivorno

La terza lista della coalizione può essere definita come quella più legata alla candidatura di Salvetti: #CasaLivorno, infatti, si pone come progetto pienamente civico, legato all'aspirante primo cittadino di Livorno, giornalista ben noto grazie alla sua attività in una tv locale. Quest'emblema, in particolare, è quello che riporta il suo nome in dimensione maggiore; il rosso è il colore decisamente dominante e indicativo di una scelta di campo - il che a Livorno ha ancora un significato - e il nome è stato scelto per dare l'idea di accogliere "tutti coloro che si vogliono sentire a casa", che si tratti di candidati o di cittadini elettori. Colpisce la texture utilizzata per il fondo e per riempire le parole: carina, ma forse sulla scheda non si legge.

7) Articolo Uno - Mdp - Sinistra ecoSocialista

Certamente dalla natura politica più marcata è la quarta e ultima lista a sostegno di Salvetti, quella presentata da Articolo Uno - Mdp, che però non si presenta da sola, ospitando nel nome anche la Sinistra ecoSocialista, per allargare il campo dei potenziali interessati alla proposta politica. Anche i #drogatidipolitica juniores, tuttavia, non possono non notare che nella parte inferiore del simbolo spiccano due tracce di gesso, una rossa e una verde, ricordo inevitabile dei Progressisti del 1994 (e del 1996, quando Rifondazione comunista impiegò l'emblema in virtù del patto di desistenza con l'Ulivo). E qui i ricordi arrivano a frotte, di quando si sperava che la Seconda Repubblica potesse iniziare bene...
  

Andrea Romiti

8) Lega

Può contare su quattro liste anche il candidato sindaco del centrodestra (in questo caso, a quanto pare, tutto unito nella coalizione), Andrea Romiti. Il sorteggio ha collocato al primo posto il simbolo della Lega, che nel 2014 (come Lega Nord) aveva partecipato a un cartello con Fdi e Udc, a sostegno di Marcella Amadio (che però si era fermata al 4,65%, restando fuori dal consiglio). In questo caso, il partito di Matteo Salvini ha scelto di correre con il proprio simbolo sfoggiato alle politiche dello scorso anno: gli elettori livornesi, dunque, troveranno lo stesso emblema anche sulle schede delle elezioni europee (con la scritta "premier" qua e là, anche se in quel contesto serve a poco).

9) Livorno in movimento

Se gli altri tre simboli della compagine di centrodestra sono chiaramente di natura politica, altrettanto non può dirsi per il contrassegno della lista Livorno in movimento, all'interno del quale spicca inevitabilmente - sul fondo color amaranto - la riproduzione del monumento dei Quattro Mori, collocato in piazza Micheli e uno dei segni scultorei più importanti e noti della città. Il nome peraltro potrebbe far pensare qualcuno: il promotore della lista, Marco Valiani, è consigliere uscente, era candidato con il M5S ma prima di subentrare in consiglio aveva lasciato il MoVimento. Saranno gli elettori, in ogni caso, a dire quanto il progetto dichiaratamente alternativo a Pd e M5S troverà sostegno.

10) Forza Italia

All'interno della coalizione di centrodestra non può mancare l'unica lista che cinque anni fa aveva corso da sola, vale a dire quella di Forza Italia (che nel 2014, a sostegno di Elisa Amato, aveva raccolto circa il 7,5%). Il simbolo di quest'anno somiglia abbastanza a quello di allora, ma se all'epoca era parente di quello visto alle europee (con la bandierina tutta nel cerchio e il riferimento alla candidata sindaca sotto al nome di Berlusconi), quest'anno non c'è l'indicazione del candidato, sostituita da quella del comune e la grafica - mutuata evidentemente dal simbolo delle politiche dell'anno scorso - allarga il cognome del leader forzista, a costo di spingere la bandiera un po' fuori dal simbolo.

11) Livorno che vorrei - Fratelli d'Italia

Quello di Livorno è uno dei pochi, pochissimi casi in cui Fratelli d'Italia non solo non partecipa alle elezioni con il proprio simbolo delle europee o delle politiche dello scorso anno (con il nome di Giorgia Meloni in grande evidenza), ma addirittura non mette il nome della leader, cedendo il passo al candidato sindaco: il nome di Romiti, peraltro, compare solo in questo contrassegno. La struttura, peraltro, è quella già nota, con un'indicazione più civica nella parte superiore (Livorno che vorrei) e una campitura dello spazio normalmente bianco un po' amaranto e un po' tricolore (e a qualche #drogatodipolitica pesante potrebbero tornare in mente i Cittadini di Francesco Barbato...).

Ina Dhimgjini 

12) Livorno a misura

Tra le proposte che i livornesi troveranno sulla scheda elettorale c'è anche la lista civica Livorno a misura, promossa dall'ex assessora al sociale Ina Dhimgjini. Proprio lei si candida come sindaca (anche se scrive "sindaco" nel contrassegno), scegliendo come elemento caratterizzante la torre settecentesca della Meloria, che emerge dal mare giusto di fronte al porto di Livorno; il pelo dell'acqua di quel mare, peraltro, ha la graduazione di un metro o di un righello, proprio per rappresentare visivamente l'idea della "misura", intendendo che la città dovrebbe essere a misura di persona e delle varie esigenze rappresentate dagli (almeno potenziali) elettori.

Stella Sorgente

13) MoVimento 5 Stelle

Non poteva certo mancare a queste elezioni, dopo la vittoria al ballottaggio di cinque anni fa, una lista del MoVimento 5 Stelle, anche se indubbiamente questo periodo passato ad amministrare il comune è stato tutt'altro che semplice e segnato da varie disavventure. Non ricandidato Nogarin, questa volta a rappresentare il MoVimento come portavoce è Stella Sorgente: rispetto alle elezioni vinte nel 2014, il simbolo ha come unica differenza l'indirizzo del sito web riportato "a sorriso" nella parte inferiore dell'emblema, che non è più Beppegrillo.it ma Ilblogdellestelle.it (mentre a Livorno non si è mai vista la versione Movimento5stelle.it, adottata dopo le elezioni di cinque anni fa).

Carina Susana Vitulano

14) Italia in Comune - Livorno 

Ironia della sorte, l'estrazione di liste e candidati ha collocato una dopo l'altra le liste del MoVimento 5 Stelle e di Italia in Comune, il partito che ha tra i suoi dirigenti nazionali proprio il sindaco di Parma ed ex M5S Federico Pizzarotti. In questo caso, a rappresentare il partito (guidato dal segretario nazionale Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri) sarà Carina Susana Vitulano; il simbolo adottato a questo appuntamento elettorale è quello nazionale, anche se nome e fregio tricolore a "foglioline" sono un po' compressi nel semicerchio superiore, per lasciare spazio nell'area sottostante al nome del comune, ovviamente in campo rosso (in omaggio, in questo caso, al tricolore italiano).

Luigi Moggia

15) Partito comunista italiano

Il sorteggio si è divertito a collocare nell'ultima parte di manifesti e schede i simboli che di recente si sono più legati alla sinistra. E se la frammentazione di quest'area colpisce, si deve ammettere che proprio a Livorno, città che diede i natali al Pci, non poteva mancare una lista del redivivo Partito comunista italiano, guidato a livello nazionale da Mauro Alboresi. La candidatura di Luigi Moggia è supportata esclusivamente dall'emblema storico, giusto un po' rinfrescato (con le aste delle bandiere non più bianche e la sigla del partito modernizzata e non più puntata): non è da escludere che molti riconoscano con facilità il vecchio simbolo e magari vogliano anche votarlo (nel 2014 però l'unico emblema con falce e martello fu quello del Partito comunista dei lavoratori, fermo allo 0,56%).  

Marco Bruciati

16) Buongiorno Livorno

Ultimo candidato sulle schede, in base all'esito del sorteggio, è Marco Bruciati, capogruppo uscente di Buongiorno Livorno, lista che aveva partecipato (con il nome di #BuongiornoLivorno) alle comunali del 2014 raccogliendo l'8,87%, a sostegno della candidatura di Andrea Raspanti. Questa volta è lo stesso Bruciati a proporsi, ma il simbolo della lista è diverso rispetto a quello di cinque anni fa: se allora il cerchio era riempito in buona parte da un tag cloud di parole legate al progetto di lista, questa volta c'è la sigla del nome inserita in un fumetto a forma di pentagono (amaranto), per richiamare la forma delle mura di cinta della città. Un segno indubbiamente pulito, semplice, ma non privo di identità.

17) Potere al popolo!

Ultima lista sorteggiata, la seconda di quelle che sostengono la candidatura a sindaco di Bruciati, è quella di Potere al popolo!, il cui avvicinamento alle posizioni di Buongiorno Livorno ha causato - come si è visto - l'allontanamento di Per Livorno insieme. Il simbolo, naturalmente, è quello già visto alle elezioni politiche del 2018, ma una domanda risulta ovvia: se alcune forze di sinistra sono dichiaratamente in altre liste o presentano addirittura il loro simbolo per farlo finire sulla scheda, chi è rimasto in Pap? Evidentemente un mondo che sta fuori dai partiti e nessuno può pensare di ricondurre a questa o a quella formazione: saranno le urne a dire di quante persone si sta parlando.

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