lunedì 8 agosto 2022

Forza Italia, dietro Berlusconi spunta il simbolo con riferimento al Ppe

AGGIORNAMENTO DEL 9 AGOSTO 2022:
Poco più di 24 ore dopo questo articolo, è arrivata sostanziale conferma del "sospetto che avevamo avuto in un primo tempo sul possibile nuovo contrassegno elettorale di Forza Italia. Alle 11 e 30, infatti, i profili social del partito hanno adottato come foto profilo il nuovo simbolo con il riferimento al Partito popolare europeo e lo stesso è stato presentato in conferenza stampa: le uniche differenze rispetto all'immagine che questo sito aveva diffuso ieri riguardano lo spessore della circonferenza e la consistenza del carattere usato per il riferimento al Ppe, in entrambi i casi maggiore, in modo da facilitare la leggibilità.
Valgono ovviamente le considerazioni fatte ieri sul valore di questo riferimento, mai adottato prima da Fi alle elezioni politiche ("E' la nostra scelta europeista, un significato importante, siamo legati alla tradizione di De Gasperi, siamo parte della famiglia di maggioranza del parlamento europeo" ha detto il coordinatore Antonio Tajani): si è dunque di fronte a un segnale lanciato alle elettrici e agli elettori moderati, perché possano ritrovarsi ancora in un partito che intende rappresentare il centro (in qualche modo erede della storia e del ruolo che era stato della Democrazia cristiana, o almeno come tale vorrebbe porsi), senza dare troppo peso alle posizioni più recenti che l'hanno fatto apparire fin troppo simile alla Lega (al punto da causare l'addio di figure di rilievo). Mentre però - è notizia di oggi - la Lega per Salvini premier avrebbe pensato di conservare lo stesso contrassegno coniato per le elezioni del 2018, senza altre modifiche, Forza Italia ha già presentato la sua nuova veste. Sempre oggi si parla di una possibile fusione delle due liste moderate (Noi con l'Italia - Italia al Centro e Coraggio Italia - Udc): altri cambiamenti, dunque, sono attesi.  
 
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Simbolo ricostruito
Com'è noto, tra i simboli di lista svelati in questi giorni dalle forze politiche non ci sono stati quelli dei cinque partiti che, essendosi costituiti in gruppo parlamentare fin dall'inizio della legislatura, sarebbero stati certamente esonerati dalla raccolta firme. Con riguardo al Partito democratico, per esempio, si attende di capire se il contrassegno definitivo sarà più o meno simile a quello - con la dicitura "Per un'Italia democratica e progressista" su segmento rosso - che era stato diffuso per pochissimo tempo e poi ritirato. Del MoVimento 5 Stelle si è saputo che l'emblema non conterrà il riferimento al presidente del partito, Giuseppe Conte, potendo per il resto essere uguale o molto simile all'ultima versione del simbolo (quello con la data del 2050 su segmento rosso nella parte inferiore). 
Quanto al centrodestra, si è ricordato che il 2 agosto sui profili social di Silvio Berlusconi è apparso il contrassegno unitario della coalizione per la circoscrizione Estero, che al suo interno ospita le miniature dei simboli di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia: è facile notare che - essendo lo stesso contrassegno composito usato nel 2018 - quelle miniature sono identiche ai simboli dei rispettivi partiti schierati nel 2018, quindi in fondo si potrebbe pensare che effettivamente quelle tre formazioni politiche non ritoccheranno il loro emblema. 
Se si guarda sui profili di Forza Italia, per esempio, o direttamente sulle pagine o sui profili di Silvio Berlusconi, tutte le grafiche pubblicate contengono il contrassegno elettorale usato nel 2018, dunque quello a fondo bianco, con la bandierina che in parte esce dai confini del cerchio e con il riferimento a "Berlusconi presidente", con il cognome in netta evidenza (l'espressione fu molto criticata quattro anni fa, visto che lui non era candidabile, ma l'uso non era comunque illegittimo). Anche questi materiali di propaganda online, ovviamente, suggeriscono che il simbolo da schierare sulle schede sarà identico a quello di quattro anni e mezzo fa e il pensiero è assolutamente sensato, anche perché in fondo non ci sarebbe alcun bisogno di modificare il fregio.
Si sa, tuttavia, che Berlusconi è molto attento ai particolari e che nulla, nella sua comunicazione, è lasciato al caso. Così, nei video pubblicati sui social con le "pillole del programma" di Forza Italia e del centrodestra, registrati nello studio di Villa San Martino ad Arcore, è facile notare dietro lo stesso Berlusconi, alla sua sinistra, una cornice che contiene un simbolo di Forza Italia. Quel simbolo, tuttavia, a un occhio attento può apparire diverso da quello che nel video precedente registrato nello stesso luogo - e diffuso l'11 luglio - si poteva scorgere. Quel fregio, infatti, ha la bandiera di nuovo tutta contenuta nel cerchio e, guardando bene, si nota una piccola scritta ad arco tra il tricolore e il bordo del contrassegno stesso. Ingrandendo quel dettaglio, si può notare che ora intorno alla bandierina si legge "Partito popolare europeo" in maiuscolo. Lo stesso simbolo, tra l'altro, si vede in alcune immagini di manifesti affissi in alcune città (in particolare gira una foto scattata a Milano da Clemente Marmorino per Imagoeconomica, ma non la si riporta per non violare diritti).
Difficile pensare che il simbolo sia stato messo per caso, senza alcun intento particolare. Viene in mente, in qualche modo, la scelta di Matteo Renzi di intervenire al Tg1 utilizzando come sfondo i pannelli con quel logo tondo con la R rovesciata e il suo cognome: si era parlato di un possibile test per un eventuale nuovo simbolo di Italia viva, mostrato senza ancora presentarlo ufficialmente. Nel caso dell'emblema forzista, si tratta di una modifica assai meno radicale, ma comunque significativa: la scelta di inserire nel simbolo un riferimento al partito europeo di riferimento - il Ppe - non è certo nuova per Fi (l'aveva fatto nel 1999 e nel 2004), ma non era mai successo in prossimità delle elezioni politiche. Non è assolutamente detto che la variante del simbolo di Forza Italia comparsa dietro Berlusconi sia destinata a diventare contrassegno elettorale, ma se così fosse potrebbe leggersi come tentativo di segnalare all'elettorato moderato che il partito, a dispetto delle posizioni ritenute "schiacciate" sulla Lega (e dell'addio di varie persone di primo piano per la mancata fiducia al governo Draghi), deve essere ancora visto come "casa dei moderati" e vero centro politico, a differenza di altre proposte emerse nel frattempo. Quale sarà il contrassegno elettorale di Forza Italia, in ogni caso, si saprà tra pochi giorni, o forse - se Berlusconi deciderà di divulgarlo prima del deposito - tra poche ore.

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