sabato 27 agosto 2022

Elezioni politiche 2022, i simboli della Valle d'Aosta

Si è ricordato anche nei giorni scorsi che durante la #MaratonaViminale sono stati depositati i contrassegni relativi alle elezioni politiche fissate per il 25 settembre 2022, ma che questi - pur riguardando anche la circoscrizione Estero, non coprono l'intero territorio nazionale. In particolare, non viene depositato alcuno dei simboli relativi alla Valle d'Aostache è interamente costituita in collegio uninominale: le norme in vigore prevedono sempre che contrassegni e candidature si consegnino presso la cancelleria del tribunale di Aosta tra il 35° e il 34° giorno precedenti il voto, cioè negli stessi giorni in cui si depositano le candidature nelle corti d'appello del resto d'Italia (quest'anno tra il 21 e il 22 agosto). 
I contrassegni che distinguono le singole candidature per l'unico seggio espresso dalla regione possono essere uguali a quelli depositati - quest'anno dal 12 al 14 agosto - al Ministero dell'interno, ma possono anche differire, magari anche unendo forze politiche che a livello nazionale sono distinte o perfino non coalizzate (le norme sui collegamenti tra liste non si applicano alla competizione per il seggio valdostano): essendo in gioco l'elezione di una sola persona, è inevitabile che più partiti o gruppi politici cerchino di unire le forze, in modo da essere competitivi per cercare di conquistare il collegio uninominale (la tendenza si è di molto accentuata in seguito al depotenziamento dell'Union Valdôtaine, prima in grado spesso di conquistare quel seggio da sola).
In tutto, i contrassegni depositati insieme alle candidature saranno 9, anche se non tutti appariranno su entrambe le schede: uno si vedrà solo per la Camera, due soltanto per il Senato. Di seguito si indicano i contrassegni secondo l'ordine sorteggiato per il seggio di Montecitorio, mentre gli ultimi due emblemi sono quelli che figurano soltanto sulla scheda di Palazzo Madama (peraltro proprio nelle ultime due posizioni, nell'ordine precisato).

1) It
alia sovrana e popolare

Il sorteggio effettuato presso il tribunale di Aosta ha collocato per primo sulla scheda elettorale della Camera il simbolo di Italia sovrana e popolare, che risulta identico a quello impiegato nel resto del paese e depositato al Ministero dell'interno il 14 agosto: la candidata di questo "cartello del dissenso" che unisce Pc, Azione civile, Ancora Italia, Riconquistare l'Italia, Rinascita repubblicana e altri gruppi, sarà Loredana Ronc. Al Senato, invece, il simbolo ha ottenuto il quarto posto sulla scheda, a fianco del nome di Alessandro Bichini.
   

2) 
Valle d'Aosta aperta

Al secondo posto nella scheda valdostana per Montecitorio si trova una novità da osservare con attenzione: si tratta del simbolo Valle d'Aosta aperta, che raccoglie al suo interno le miniature di Area democratica - Gauche autonomiste, Adu-Vda (cioè Ambiente diritti uguaglianza - Valle d'Aosta, lista esclusa alle regionali del 2020), Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle; le "pulci" (le ultime due hanno evitato la raccolta firme) sono collocate sotto il nome bianco e giallo su un profilo verde di montagna dietro il quale il sole sorge (mentre sul cielo si legge la dicitura "Écologie et progrès"). Alla Camera è candidata la Camera la consigliera regionale di Progetto civico progressista Erika Guichardaz; al Senato si presenta Daria Pulz, componente della segreteria di Adu (il simbolo è il terzo sulla scheda).
  

3) Centrodestr
a unito Valle d'Aosta

Come nella circoscrizione Estero, si vede correre il Centrodestra unito per cercare di conquistare gli unici due seggi (uno per Camera) attribuiti alla Valle d'Aosta: lo fa con un contrassegno composito a quattro, che contiene tutte e quattro le miniature dei simboli della coalizione (esattamente identici a quelli depositati al Viminale) e ovviamente non ha avuto bisogno di raccogliere le firme. Rispetto agli emblemi di Lega per Salvini premier, Forza Italia (con il riferimento al Ppe) e Fratelli d'Italia, però, il fregio di Noi moderati è più piccolo, quindi ancor meno leggibile; i quattro cerchi sono disposti sopra uno sfondo leggermente concavo, con un profilo di montagna innevata, mentre un piccolo segmento in basso ha i colori della regione. Alla Camera si candida la coordinatrice regionale di Forza Italia Emily Rini, mentre l'ex presidente della Regione Nicoletta Spelgatti si presenta al Senato (al sesto posto sulla scheda). 
  

4) L
a Renaissance Valdôtaine

Il simbolo che occupa la quarta posizione sulle schede valdostane della Camera si trova solamente qui e non anche sulla scheda del Senato. La Reinassance Valdôtaine, in particolare, si qualifica come "movimento civico che intende portare nella vita sociale i valori che il Rinascimento espresse nell'Arte": non a caso, sul fondo azzurro e blu del simbolo si staglia il volto - reso con il bianco e molto delicato - della Venere di Botticelli. Il soggetto politico ha scelto di candidare per l'unico seggio disponibile a Montecitorio il consigliere comunale di Aosta Giovanni Girardini. 
  

5) P
artito comunista italiano

Ha scelto di partecipare anche alle competizioni per il collegio uninominale valdostano di Camera e Senato il Partito comunista italiano, presentando il proprio simbolo ufficiale, senza unirlo a quello di altri soggetti politici; per farlo, esattamente come La Reinassance Valdôtaine, ha dovuto raccogliere le firme e l'impegno è andato a buon fine. Davide Ianni sarà presente al quinto posto sulle schede elettorali per Montecitorio, mentre Giovanni Guglielmo Leray grazie al sorteggio aprirà i bollettini dedicati all'elezione di Palazzo Madama.
  

6) Unione popol
are

Il Pci non sarà l'unica formazione di sinistra presente sulle schede valdostane il 25 settembre. Ha infatti raccolto con successo le firme richieste dalla legge anche Unione popolare, che si presenta ad elettrici ed elettori della regione con lo stesso simbolo - arcobaleno orizzontale su fondo viola sfumato - schierato nel resto del territorio nazionale per queste elezioni. Alla Camera, in particolare, il cartello ha scelto di candidare Loredana De Rosa, mentre al Senato sarà possibile votare per Francesco Lucat (che sulla scheda avrà la quinta posizione). 
  

7) 
Vallée d'Aoste

Chiude le schede destinate alla Camera dei deputati il contrassegno del cartello denominato semplicemente Vallée d'Aoste: ne fanno parte Union Valdôtaine, Alliance ValdôtaineVallée d'Aoste Unie (con la spirale di Mouv'), Stella Alpina, Azione - Italia viva (si legge anche il nome di Calenda) e Partito democratico. Ben sei miniature, collocate sotto allo stemma con il leone valdostano che da sempre caratterizza l'Uv (e con il tentativo di rendere la terza dimensione grazie a un riflesso sopra il nome). Alla Camera si presenta Franco Manes, presidente del Consorzio degli enti locali e sindaco di Doues (lo ha indicato proprio l'Uv), mentre al Senato il candidato è il politologo Patrik Vesan, scelto dal Pd (si trova al secondo posto sulla scheda). 
 

8) Vit
a

Apparirà soltanto sulla scheda valdostana del Senato - e non anche su quella della Camera - il simbolo di Vita, altro gruppo del dissenso - in particolare rispetto alle politiche fin qui tenute dagli ultimi due governi in materia di salute - legato soprattutto alla deputata uscente Sara Cunial e all'avvocato Edoardo Polacco (ma con la partecipazione di vari gruppi). In questo caso Vita - che comparirà all'ottavo posto sul bollettino predisposto per Palazzo Madama - schiera l'albero della vita personificato e tricolore su fondo carta da zucchero a fianco del nome di Larisa Bargan.
   

9) Pour l'
Autonomie

Ultimo emblema sulla scheda valdostana del Senato - non presentato anche per Montecitorio - risulta essere quello di Pour l'Autonomie - Per l'autonomia, formazione presentatasi per la prima volta alle elezioni regionali del 2020, cofondata dall'ex presidente della regione Augusto Rollandin: proprio lui (peraltro già senatore nella legislatura tra il 2001 e il 2006) si presenta in questa competizione per Palazzo Madama, utilizzando lo stesso simbolo - con la sagoma nera e rossa della regione su fondo azzurro sfumato - già visto nel 2020 (e con cui il soggetto politico è inserito nel Registro dei partiti politici dal 2021).

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