sabato 28 maggio 2016

Aversa, la Balena Bianca e le altre liste

Oggi nelle cronache politiche più di qualcuno ha nominato Aversa, centro casertano di oltre 50mila abitanti, in cui oggi Silvio Berlusconi ha colto l'occasione per qualificare come "aspiranti sudditi" coloro - presidente di Confindustria compreso - che hanno scelto di schierarsi per il "sì" al referendum costituzionale di ottobre. Eppure, volendo, non sarebbe nemmeno questo l'unico motivo per parlare di Aversa mentre ci si avvicina alle elezioni. Perché Forza Italia, che sostiene Giampaolo Dello Vicario come candidato sindaco, in coalizione non ha soltanto Fratelli d'Italia, ma anche un'imperdibile lista denominata Balena Bianca. Imperdibile (anche) perché nel tondo c'è proprio una balena stilizzata e sul corpo porta addirittura il disegno dello scudo crociato, anch'esso stilizzato.
La domanda viene quasi automatica: e questi chi sarebbero? Tra l'altro, andando per esclusione, bisogna depennare subito la Democrazia cristiana di Angelo Sandri: la "pulce" col suo scudo arcuato su fondo bianco occhieggia all'interno del contrassegno di Alleanza per Aversa (assieme, tra l'altro, a quello di Idea di Quagliariello), all'interno della coalizione di Enrico De Cristofaro. Di più, un terzo candidato, Marco Villano, sostenuto tra gli altri da Pd, Aversa popolare e varie liste civiche, ha in coalizione anche l'Udc: sulle schede, dunque, gli aversani troveranno ben tre scudi crociati, con buona pace dei timori di confondibilità (solo Maria Grazia Mazzoni, candidata per il M5S, sfugge a ogni contaminazione "democristiana").
Capire qualcosa di più è difficile, almeno fino a quando non si scopre che Balena Bianca è anche un account su Facebook che rimanda al sito www.balenabianca.it: lì si trova una "carta dei valori", dalla quale qualcosa di più emerge.
Balena bianca non è un partito politico, né un’associazione con fini politici reconditi.Balena bianca è un’idea: l’idea di uno stile di vita democratico e cristiano, moderato, ma proiettato verso il futuro.Balena bianca nasce con l’ambizione di offrire una identità specifica a tutti coloro che, impegnati nella vita pubblica, avvertono l’esigenza di contraddistinguere ulteriormente la connotazione valoriale alla base della propria azione politica.Balena bianca intende concorrere a ricostruire nel nostro Paese governi rappresentativi, competenti ed efficienti, attenti ai problemi del territorio, preparati a fronteggiare le sfide che i continui tagli alle risorse impongono agli Enti locali, anteponendo ad ogni cosa l’interesse pubblico. Ha altresì l’ambizione di concorrere a migliorare la politica, rendendola veramente democratica e celere nelle decisioni.Balena bianca riconosce il principio della rappresentanza elettorale, della competenza gestionale e professionale. Essa fonda la propria attività sul principio della responsabilità e sulla convinzione che la serietà, la moralità e l’onestà delle persone non abbiano confini.Balena bianca intende favorire governi forti, di cultura moderata, popolare, laica e cattolica, che siano vera espressione democratica. Intende sviluppare la propria azione attraverso una politica seria, che compulsi una nuova stagione della modernizzazione italiana, in grado di favorire la riconciliazione tra cittadini e politica; che sterilizzi quindi i veleni antipolitici attraverso i principi dell’onestà, della solidarietà, della trasparenza, del rispetto degli altri, della diligenza e della responsabilità. E ciò, attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento di tutti coloro che, con il loro contributo, anche minimo, senza ostacoli ma anche senza chimere personalistiche, vogliono impegnarsi seriamente per il fine sociale.Balena bianca, incamminandosi lungo la difficile strada delle riforme sostenibili, promuoverà, attraverso una vera selezione democratica e meritocratica, una nuova classe dirigente dotata di valore morale, passione civile, professionalità politica e tecnica. 
A coordinare a livello superiore il movimento, nato - da quanto se ne sa - a Marcianise (dove peraltro non si è riusciti a presentare la lista), sarebbe l'ex Udc Massimo Golino, che ha anche acquistato il sito di cui si diceva. Al momento, tuttavia, le pagine non contengono altro che questa carta e il simbolo; il tentativo di capirci di più per ora è solo rimandato.

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Non si può lasciare Aversa, tuttavia, prima di avere dato uno sguardo a qualche altro simbolo notevole. Innanzitutto, per completezza, se la coalizione di Dello Vicario ospita la Balena Bianca accanto a Forza Italia, quella di De Cristofaro "ricambia il favore", accostando al simbolo che contiene la Dc-Sandri, tra gli altri, anche l'emblema di Forza Aversa, che nella font e nell'idea del tricolore appare chiaramente imparentato con Forza Italia. Uno scambio di gentilezze simboliche, che potrebbe avere qualche riflesso sul voto degli elettori (o magari no, se questi metteranno l'attenzione che gli alfieri del concetto di "elettore di media diligenza" non sembrano disposti a riconoscere).
Oltre a Forza Aversa, meritano di essere visti almeno Progettiamo una Aversa Univa, se non altro per il tentativo di dare una dimensione locale al gruppo di Italia unica, lasciando inalterata la grafica e modificando il nome (anche in modo graficamente non convincente); poi Noi aversani, perché utilizza una curiosa soluzione delle tessere del puzzle che però somigliano anche a sagome umane che si danno la mano e rafforzano il concetto del "noi", della partecipazione e del lavorare in gruppo; da ultimo, Aversa domani, un po' perché la sigla AD non si vedeva dai tempi di Alleanza democratica (quella di Willer Bordon, non quella più recente di Giancarlo Travagin), un po' perché l'elemento "a doppia curva" su fondo verde ricorda - pure se a specchio - il segno presente anche nel simbolo "fittiano" di Oltre.
Quanto alla coalizione di Villano, non si può non partire dal fatto che la lista Aversa più ha dovuto ritoccare il simbolo su indicazione della commissione elettorale: l'emblema, infatti, conteneva la silhouette ben riconoscibile del Basilisco, parte centrale dello stemma del comune, ma le istruzioni del Viminale non consentono a nessuno l'uso dello stemma (e, si deve immaginare, nemmeno del suo elemento principale), dunque è stato sostituito con la sagoma di un generico uccello, come a dire che il volo va oltre, guarda avanti e mira a qualcosa di "più".
Per chiudere la rassegna, ecco altri simboli significativi legati a Villano. Aversa a testa alta prende il suo nome in parola e inserisce due sagome di visi che guardano verso l'altro. Ci siAmo ha una grafica molto impersonale, ma dà un accenno della "esagerazione d'amore" che ogni tanto si riscontra sotto elezioni. Terra libera (l'associazione legata al consigliere regionale Luigi Bosco e alla quale si era avvicinata anche Aversa a testa alta) da ultimo, è forse l'emblema più variopinto di tutti e anche più fine nella realizzazione, con l'albero a tre livelli di foglie e colori e il tronco che somiglia quasi a una figura umana. Riuscire a vederlo con attenzione, in una selva di venti liste, non sembra però la cosa più facile.

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