mercoledì 2 gennaio 2013

Forza evasori, alle elezioni contro lo "Stato ladro"


Non si sa ancora se sarà davvero sulle schede, ma di certo sta facendo di tutto per esserci. "Forza evasori", lanciato come movimento autenticamente libertario dal giornalista ed editore Leonardo Facco, è ormai diventato un partito e si propone come obiettivo primario la partecipazione alle prossime elezioni politiche. Se lo erano proposti a settembre lo stesso facco e vari sostenitori dell'esistente Movimento libertario, poco dopo che aveva iniziato a muovere i suoi passi verso l'appuntamento elettorale anche Fermare il declino di Oscar Giannino.
Il programma di Forza evasori è ancora più semplice rispetto a quello di Giannino, se n'era già parlato qui in agosto, quando le elezioni sembravano ancora lontane: «Del fisco me ne infischio», «Dieta paleolitica per lo Stato», «Il futuro è mio e lo decido io», «Abbasso la squola», «Libertà di pensiero e di confessione» sono i cinque punti del "Pentalogo" che possono essere sviscerati meglio su questa pagina.
Il partito ha fissato da tempo per il 26 gennaio la prima assemblea del partito a Bologna, ma per allora dovrà essere già stato presentato al Viminale il contrassegno per partecipare alle elezioni politiche.  Proprio in queste ore, coloro che hanno aderito al progetto politico di Forza evasori stanno discutendo su quale soluzione grafica adottare per l'emblema del partito. A tutti sono state sottoposte otto idee, riportate all'interno di questo post, dopo che inizialmente si era scelto come immagine un manganello provvisto di mano che scrollava un malcapitato contribuente. Si va da forme giocate essenzialmente sull'uso dei colori (in particolare il giallo oro e il blu/viola), al tema più geometrico della freccia - e sarebbe la terza, dopo quella di Giannino e di Tremonti - puntata sempre in avanti, ma appena meno in alto (in segno di avanzata, di uscita del capitale, di prelievo del denaro?) con alcune varianti cromatiche. C'è anche un guizzo grafico, costituito dalla manina pronta ad arpionare ciò che trova, specie se si tratta di soldi: peccato solo che, qualora la scelta cadesse su quell'emblema, tutto il contrassegno debba essere ridimensionato e ridotto (a causa della forma piuttosto irregolare) per poter stare nella circonferenza di 3 centimetri di diametro sulla scheda.
Gli appartenenti a Forza evasori - che indicheranno come capo della forza politica Giorgio Fidenato - si sono dati 48 ore per scegliere l'emblema, poi con quello si metteranno in fila al Ministero dell'interno e tra l'11 e il 13 gennaio lo depositeranno. Resta solo un interrogativo: il contrassegno sarà ammesso per intero? O l'espressione "Stato ladro" rischierà la bocciatura? Una decina di giorni e la risposta arriverà. 

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