«Ti avevo promesso che ti saresti divertito: ho mantenuto la
promessa?» Inizia così la mia chiacchierata con una delle persone che meglio di
altre può spiegare cos’è accaduto al Viminale questa mattina, in sede di
presentazione dei contrassegni elettorali. Marco Manuel Marsili, portavoce del "suo"
Partito Pirata (quelli con il teschio e le due sciabole sul simbolo, per
capirci) e indicato come capo di quella forza politica, parla alla fine di una
giornata intensa: è stanco («Non dormo da lunedì!») e altri l’hanno
intervistato in precedenza, ma si sottopone con pazienza alle mie domande.
Alla fine hai portato il “tuo” Partito Pirata, ma gli altri che
c’erano prima di te erano legati a te?
Come sai si porta un solo contrassegno e io, giustamente ho portato il
Partito Pirata.
Eppure mi sembrava di aver capito che anche gli altri avessero a che
fare qualcosa con te…
C’è un ragazzo, questo Andrea Massimiliano Danilo Foti, che con altri nel 2007, dopo due anni di
esperienze di meet-up, visto che Grillo diceva che non avrebbe mai partecipato
alle elezioni, mentre loro avrebbero voluto farlo, aveva creato con tanto di atto costitutivo e statuto questo
“Movimento 5 Stelle”, infatti il simbolo è molto simile e giustamente non c’è
il riferimento al sito di Grillo perché questi hanno preso una strada autonoma
già nel 2007. Quanto a noi, sai che i pirati per formazione vanno all’assalto,
sono molto scherzosi, ma sono anche molto altruisti, quindi quando si può dare
una mano a qualcuno, divertendosi anche…
E in questo caso, la mano qual è stata?
Quella del Signore, diciamo così… no? La mano invisibile.
… che ha fatto in modo che loro fossero tra i primi.
Eh, diciamo che non abbiamo certamente intralciato questo esercizio
della democrazia.
Vi hanno contattato loro o sapevate già della loro esistenza?
Guarda, ci sono tante realtà politiche. Bossi non ha inventato la
Lega, Grillo non ha inventato il Movimento 5 Stelle, l’ha detto anche Favia
oggi: il M5S non è suo, quindi … probabilmente uscirà qualcosa di nuovo su
questa vicenda nelle prossime ore. Stamattina, poi, c’erano tante di quelle
democrazie cristiane che poi son sparite…
E l’altro simbolo prima dei pirati? La Rivoluzione civile senza Ingroia?
Quello l’ha presentato ufficialmente – perché ha già fatto
dichiarazioni pubbliche e svariate interviste – Max Loda.
Che è sempre legato ai “tuoi” pirati…
Sì, è un dirigente nazionale del Partito Pirata. Aveva tutta la
titolarità di portarlo, semplicemente perché era uno dei tanti simboli che lui
aveva creato, sono varie decine, si trovano anche su internet e sui libretti
del Viminale.
Quindi, nella bacheca c’è prima il Maie, poi il M5S di Foti, poi la
Rivolzione civile di Loda, poi ci sono i tuoi Pirati.
Certo, il Partito pirata ha il suo contrassegno solito e quello
presenta.
Dalla tua hai le partecipazioni alle elezioni amministrative dell’anno
scorso, ma a tuo sfavore hai le due ordinanze del tribunale di Milano che ti
inibivano l’uso del nome “Partito pirata” e della bandiera nera.
Ma è roba che non fa testo! Quelle sono ordinanze cautelari: c’è una
causa di merito in corso, aspettiamo quella e poi magari, tra una ventina
d’anni come con la Democrazia cristiana, ne riparliamo. Non si può davvero
pensare di tenere bloccato solo con una causa cautelare, che non accerta nulla
a fondo, l’uso di un nome, peraltro da parte di un’associazione che finora non
ha fatto politica come “quei” Pirati. Non hanno capito che per le elezioni vale
una disciplina diversa rispetto alla titolarità dei segni distintivi: non a
caso, anche nelle ultime elezioni cui abbiamo partecipato, per rinnovare
l’amministrazione comunale di Camerata Nuova, abbiamo utilizzato lo stesso
simbolo che abbiamo depositato poche ore fa, con scritto “Partito Pirata” e non
più “Pirateparty.it” come avevamo indicato in precedenza, e la commissione non
ha avuto alcuna difficoltà ad ammettere il nostro emblema.
Nell’eventualità che il Ministero dell’interno ti inviti a sostituire
il tuo emblema, dichiarando che l’unico elemento di confondibilità è la vela
nera e dunque suggerendoti di toglierla, lo farai?
Perché mai dovrebbe chiedermelo? Sarebbe molto al di fuori di quello
che il Ministero può chiedere; casomai una domanda simile andrebbe fatta a
questi altri signori. Loro e gli altri del Movimento 5 Stelle, imparassero ad
arrivare prima, per tutelare i loro segni: noi ci siamo fatti una lunga veglia
praticamente da lunedì, loro sono arrivati tardi e questa è la conseguenza.
Nella bacheca ministeriale è apparso anche un Movimento pirata: come
mai ora è così inflazionato?
Beh, è semplice. Non si è occupato nessuno prima di noi di fare
politica con quel nome. Casualmente, da quando noi abbiamo preso in mano quel
nome e quel simbolo e ci siamo fatti il culo, qualcuno ha pensato bene di
approfittarne: non lo ha fatto ricorrendo alla propria capacità politica, bensì
ricorrendo alla magistratura. Forse perché la prima non ce l’hanno?
Se quei simboli passeranno il vaglio del Viminale, integrali o
modificati, contate di presentare liste?
Noi certamente presenteremo le liste del Partito Pirata. Per il resto,
abbiamo sempre aiutato tutti e lo faremo sempre nei limiti del possibile, sena
che questo danneggi le nostre iniziative. Se ci sono esperienze che meritano e
hanno qualcosa da dire, perché no? In questi giorni parecchi ci hanno chiesto “un
aiutino” su vari fronti, noi invece non abbiamo mai chiesto niente a nessuno e
infatti nessuno ci ha mai dato niente, andiamo sempre da soli, mai coalizioni.
C’è chi ti ha definito «un creatore di simboli»: ti ritrovi in questa
etichetta?
Perché no? Con quelle schifezze che si vedono in giro, dalla lista Monti
a Fli… credo che questi dovrebbero andare a lezione di buon gusto e, già che ci
sono, anche di politica, non gli farebbe male, visto che non ne capiscono di
politica e di economia. I loro simboli non dicono niente, perché non hanno
niente da dire: il nostro simbolo è tutt’altra cosa. Ma vale anche per altri:
vuoi mettere la bellezza del nostro manifesto di Johnny Depp, che tra l’altro è
il nostro presidente onorario, contro il grigiore di Bersani?
Diamo qualche numero: nel 1994 è stato stabilito il record dei
contrassegni ammessi, se ne sono contati 312. Credi che quel numero possa essere
battuto in questi giorni?
No, quello è un record impossibile da battere: a provocarlo era stata
la legge elettorale, con quelle doppie schede per la Camera, a far proliferare i
contrassegni.
Eppure stamattina, anche a distanza, ho avvertito una grande quantità
di energia che non aspettava altro che esplodere…
Beh, sì, c’è molto malcontento verso i partiti, i “carrozzoni”, quindi
la stanchezza ha fatto tornare la voglia di fare qualcosa, di non essere servi
della gleba. Oggi la politica che va per la maggiore è collusiva, lo mostrano
anche queste offerte al “centro” di Monti da questa o dall’altra parte: chi non
è lì per mercanteggiamenti, ha idee e fa politica per passione non tollera tutto
questo. Lo devo dire, mi ero un po’ assentato in questi anni, ma sono stato
richiamato in servizio. Per capirci, io non prendo un centesimo come
consigliere comunale del Partito Pirata.
Marco Marsili politico per passione al 120%?
Sì, anche se ho cercato di smettere; se lo fai come noi ci devi
veramente credere.
Mi hai detto altre volte che chi presenta simboli “particolari” lo fa
anche per provare la tenuta delle discipline elettorali. Cosa diresti dopo
questa giornata?
Il sistema ha dimostrato di non reggere lo stress test. Gli episodi
di oggi dimostrano quanto sia vacuo e fallace il sistema elettorale italiano,
ma noi lo sappiamo da sempre, gli altri sembrano accorgersene ora. Questo vale
soprattutto per Grillo, che credo sia molto più pericoloso dei vari Berlusconi,
Monti, Bersani, Bossi messi insieme. Paradossalmente è diventato il nostro
primo avversario. Lui aveva detto che i “grillini” non avrebbero mai partecipato
alla pagliacciata delle elezioni, che non sarebbe nato un partito: ora il M5S partecipa
alle elezioni, Grillo è proprietario del simbolo e a ottobre ha provato a
registrare un marchio con la parola Pirati. È coerenza questa? Io in fondo ho solo accompagnato alcune persone a fare qualcosa che non è illegale e, comunque, è giusto.
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P.S. Ricevo in data 13 gennaio da Carlo von lynX la seguente rettifica: "Il signor Marsili e il signor Loda non appartengono al Partito Pirata Italiano ed è stato precedentemente diffidato dal Tribunale di Milano http://ordinanza.partito- pirata.it/ a fare uso del nome del Partito".
La pubblico, come è corretto che sia, ma mi preme anche sottolienare che avevo precisato che si trattava del Partito pirata con il teschio (evidentemente per distinguerlo dall'altro "ufficiale", di cui il simbolo non era ancora certo quando era stata pubblicata l'intervista in data 5 gennaio) e ho sempre scritto il "tuo" partito pirata (virgolette e aggettivo che non posso mettere nelle risposte di Marsili, visto che lui vede quella formazione come "il" Partito pirata); da ultimo, le ordinanze del tribunale di Milano (non solo quella citata nel link) le ho ricordate direttamente io in una mia domanda e ho prospettato uno scenario di sostituzione parziale dell'emblema di Marsili (cosa che, prevedibilmente, lui non ha condiviso).
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P.S. Ricevo in data 13 gennaio da Carlo von lynX la seguente rettifica: "Il signor Marsili e il signor Loda non appartengono al Partito Pirata Italiano ed è stato precedentemente diffidato dal Tribunale di Milano http://ordinanza.partito-
La pubblico, come è corretto che sia, ma mi preme anche sottolienare che avevo precisato che si trattava del Partito pirata con il teschio (evidentemente per distinguerlo dall'altro "ufficiale", di cui il simbolo non era ancora certo quando era stata pubblicata l'intervista in data 5 gennaio) e ho sempre scritto il "tuo" partito pirata (virgolette e aggettivo che non posso mettere nelle risposte di Marsili, visto che lui vede quella formazione come "il" Partito pirata); da ultimo, le ordinanze del tribunale di Milano (non solo quella citata nel link) le ho ricordate direttamente io in una mia domanda e ho prospettato uno scenario di sostituzione parziale dell'emblema di Marsili (cosa che, prevedibilmente, lui non ha condiviso).
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