venerdì 31 dicembre 2021

Il 2021 finisce (per fortuna), la gratitudine no!

La tradizione di marcare con un ultimo post "dedicato" la fine dell'anno si ripete anche questa volta. 365 giorni fa si erano chiuse le pagine del (e sul) 2020, sperando di poterlo archiviare quanto prima sotto l'etichetta "passato" (quello che non torna e non deve tornare, nemmeno per scherzo). Ora che il 2021 sta per consumarsi del tutto, si può dire che il passato non è stato lasciato del tutto alle spalle: uno scomodo e sgradito compagno di viaggio non ha ancora preso commiato (né è diventato inoffensivo), così ne subiamo ancora le conseguenze. E, anche quest'anno, la pandemia ha avuto ricadute in materia elettorale, tradizionale e naturale brodo di coltura dei simboli di cui ci si occupa su queste pagine.
In mancanza delle elezioni politiche ed europee, si è comunque cercato di coprire al meglio possibile le altre consultazioni elettorali rilevanti, concentrate quasi tutte tra il 3 e il 4 ottobre. Si è dato conto dei simboli presentati alle uniche elezioni regionali previste (in Calabria, tenutesi a causa della morte decisamente inattesa, nel 2020, di Jole Santelli, pochi mesi dopo la sua elezione alla presidenza), come delle due suppletive necessarie per riassegnare altrettanti seggi nei collegi uninominali della Camera di Roma-Primavalle e Siena (quest'ultima con l'approfondimento della polemica legata alla scelta di Enrico Letta di candidarsi senza schierare il simbolo del Pd da lui guidato), nonché delle principali amministrative calendarizzate per quest'anno. Sono state queste, in effetti, le procedure elettorali che hanno ricevuto la maggior attenzione da parte dei media e delle persone interessate: non è difficile capire perché, visto che sono stati chiamati al voto elettori ed elettrici di Torino, Milano, TriesteBologna, Roma e Napoli. Oltre a questi sei capoluoghi di regione (con particolare attenzione per la Capitale, le cui liste sono state passate in rassegna una per una in una videochat con Stefano Mentana di TPI e in vari spezzoni realizzati per l'emittente televisiva locale SuperNovaTv - i filmati sono tutti disponibili nella pagina della rassegna stampa), sono stati seguiti altri nove capoluoghi di provincia (includendo anche Carbonia, dove le elezioni si sono tenute il 10 e l'11 ottobre), sempre nel tentativo di raccontare l'offerta elettorale locale a partire dai contrassegni schierati, a volte uguali a quelli visti nel resto del Paese, altre volte con alcune differenze, altre volte ancora decisamente peculiari (e dunque assolutamente da indagare). 
Al di là delle realtà più grandi, I simboli della discordia non ha fatto mancare attenzione alla "microItalia che vota", grazie al consueto viaggio "sotto i mille" proposto - prima al Nord, poi al Centro-Sud - da Massimo Bosso. La carrellata di simboli, liste e risultati relativi ai comuni più piccoli quest'anno ha assunto un significato particolare, visto che potrebbe anche essere stata l'ultima in grado di dare vere "soddisfazioni". Si è dato adeguatamente conto, infatti, dei testi all'esame del Parlamento che, in un futuro non troppo lontano, dovrebbero reintrodurre l'onere di raccogliere le firme (anche solo poche) pure nei comuni con meno di mille abitanti, onde scoraggiare il ripetersi di determinati fenomeni ampiamente visti in passato.   
Sempre in tema di raccolta firme, il sito ha scelto di occuparsi a fondo della vicenda contenziosa che ha sottoposto al giudizio della Corte costituzionale il sistema di presentazione delle candidature alle elezioni politiche e le norme che lo regolano. La vicenda, originata da un ricorso di +Europa presentato nel 2019, è stata decisa dalla sentenza n. 48 della Corte: formalmente nulla è cambiato, visto che il giudice delle leggi ha ritenuto infondate le questioni di costituzionalità, ma il collegio non ha mancato di rilevare alcuni profili critici della disciplina vigente e non si può escludere che il Parlamento in futuro voglia occuparsene. 
Quella sentenza, soprattutto, ha toccato un nervo scoperto del sistema di tutela giurisdizionale italiano, lamentando la mancanza di rimedi che consentano di impugnare davanti a un giudice gli atti del procedimento elettorale preparatorio al voto politico ritenuti lesivi - dunque soprattutto quelli relativi all'esclusione di un contrassegno, una lista o una singola candidatura - e di ottenere in un tempo molto breve una decisione sul punto. La questione era dibattuta da anni (con pochi risultati), ma la decisione della Corte è riuscita almeno a smuovere un po' le acque su questo fronte: attualmente in Parlamento si discute su un testo volto a prevedere e regolare finalmente quei ricorsi, affidandone la decisione al giudice amministrativo. 
Di queste norme su cui i parlamentari si stanno confrontando, tra l'altro, si è discusso direttamente con il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Dario Parrini (che si è espresso anche sulle norme relative ai microcomuni, insieme al senatore Luigi Augussori). Sempre sul piano normativo, si è data attenzione alle previsioni di legge introdotte per ovviare ai disagi legati alla pandemia da Sars-Cov-2 (per cui anche questa volta, oltre che votare vari mesi più in là rispetto al solito, i seggi sono rimasti aperti per un giorno e mezzo e si sono ridotte le firme per la presentazione delle liste), come pure alle previsioni di materia elettorale (con effetti non irrilevanti anche per i simboli delle forze politiche) contenute nel "decreto Semplificazioni".
Sul piano della vita interna ai partiti e delle loro regole, certamente ha richiesto attenzione il cammino intrapreso dal MoVimento 5 Stelle, con un primo adeguamento statutario all'inizio del 2020, il sostanziale "divorzio" dall'Associazione Rousseau (e da Davide Casaleggio) e il percorso travagliato verso il nuovo statuto, decisamente diverso rispetto al passato (e con la nascita, dopo i dissidi legati al sostegno al governo Draghi, di un diverso progetto politico, prima denominato L'Alternativa c'è e poi soltanto Alternativa; non sono mancate, peraltro, puntate relative a vicende contenziose, come la sentenza d'appello del processo intentato dalla "non associazione" del 2009 (per ottenere l'uso esclusivo di nome e simbolo, domande per ora respinte) o la causa iniziata da Riccardo Nuti circa la sua sospensione dal MoVimento nel 2017 (questa invece vittoriosa). Si è scelto di approfondire anche la causa intentata dal Partito liberale italiano contro il Partito liberale europeo, (recentemente decisa almeno in sede cautelare) e si è parlato in esclusiva dell'accordo raggiunto tra +Europa e coloro che oggi si riconoscono nell'associazione Italia Europea, volto a chiudere il contenzioso aperto prima della celebrazione del secondo congresso di +E (con le tensioni iniziate però ben prima, con la sfiducia del tesoriere); non si è poi potuto fare a meno di tornare qualche volta sulle vicende legate alla Democrazia cristiana, cercando soprattutto di spiegare una volta per tutte perché i vari tentativi di rimettere in piedi la Dc falliscono o sono destinati a quell'esito. Si è ovviamente parlato anche dei nuovi progetti partitici presentati: tra questi, Coraggio Italia di Luigi Brugnaro, noi Di Centro di Clemente Mastella e Noi - Nuovi orizzonti per l'Italia di Elisabetta Trenta (ma anche, volendo, Verde è Popolare di Gianfranco Rotondi e il secondo tempo - con la "doppia transizione" - di Azione sotto la guida di Carlo Calenda e Matteo Richetti).
L'attenzione ai movimenti interni alle aule parlamentari, poi, ha suggerito di concentrarsi sul gruppo misto, della Camera e soprattutto del Senato: lì a maggio sono state indicate alcune regole "informali" (sotto forma di parere della Giunta per il regolamento) sulla formazione di componenti politiche del gruppo misto. Questo ha permesso, tra l'altro, l'approdo in Parlamento (grazie a un solo senatore) di formazioni politiche che hanno partecipato alle ultime elezioni ma si sono fermate ben al di sotto della soglia di sbarramento prevista, inclusi Potere al popolo! e il Partito comunista; altre diatribe hanno riguardato la formazione di certi gruppi in Senato (a partire da quello degli Europeisti-Maie-Centro democratico, durato solo una manciata di settimane) o la vicenda travagliata della componente Facciamo Eco, cui Europa Verde ha revocato l'uso del simbolo dei Verdi e i benefici a questo connessi). Ora che - dopo la delicatissima partita per il Quirinale - bisognerà assolutamente discutere delle modifiche ai regolamenti delle Camere legate alla riduzione dei parlamentari, le questioni dei numeri, della formazione dei gruppi e delle componenti (nonché, tra gli altri elementi da considerare, il rilievo che sarà dato al legame tra compagini parlamentari e simboli presentati alle elezioni) sarà davvero cruciale.
Non sono mancate poi, come di consueto, pagine del passato riproposte per il loro interesse politico, giuridico o di mera curiosità: dal ripescaggio di esperienze circoscritte ma ugualmente meritevoli di essere strappate all'oblio (Italia Unita di Luciano Garatti o la balenottera piacentina del Centro popolare europeo) a pagine storiche e a loro modo rilevanti, come l'uso di Dante come effigie di un partito (il Pd di Romeo Piacenti), nuove puntate della storia politica di Roberto Gremmo e Filippo De Jorio o il caso - decisamente singolare - del "buco bianco della democrazia" capitato nel 2005 alle elezioni regionali toscane (con il progetto Toscana futura). Una pagina "particolare" del passato, che coincide con il racconto di un'ampia esperienza di comunicazione politica, è quella offerta proprio oggi dalla lunga e ricchissima conversazione con Giuliano Bianucci, artefice delle campagne referendarie del 1991 e del 1993, tra i creatori del Patto (per la riforma, Segni e per l'Italia) e demiurgo della comunicazione del Ppi (responsabile anche della nascita del simbolo con il gonfalone): quella chiacchierata non si fermerà qui (altri progetti sono in cantiere) e si attende che altri incontri arrivino a maturazione in futuro.
La memoria a volte è stata attivata anche per ricordare politici di lungo corso che, in quest'anno, hanno concluso la loro vita: Marco Formentini è stato ricordato attraverso il suo percorso (e i suoi simboli), Franco Marini e Dino Felisetti attraverso episodi forse minori, ma simbolicamente rilevanti. Per contrasto, ai momenti di cordoglio si è accompagnato almeno un momento segnato dal sorriso: quello dei simboli delle liste bocciate (ma mai presentate) alle ultime elezioni comunali in Friuli-Venezia Giulia, elaborati dalla "banda" della redazione satirica di Mataran.
Non si possono poi dimenticare - quasi in chiusura - i libri di cui si è parlato nel 2021 su queste pagine. Alcuni sono stati soltanto recensiti, ovviamente con piacere (dal volume curato da Pierluigi Regoli sulla scissione del 1921 a Livorno tra socialisti e comunisti alla nuova puntata di Paolo Garofalo - Dal Duce alla Fiamma - dedicata stavolta alla destra pre-repubblicana, fino al volume corposo e ricco di esperienze vissute di Gianfranco Spadaccia sul Partito radicale). Per altri, invece, si è concretizzata la possibilità (oltre che della recensione), anche della presentazione online con l'autore: se l'anno si era aperto con l'incontro con Giovanni Diamanti (il cui libro I segreti dell'urna era stato recensito nel 2020), nelle settimane successive è stato un privilegio poter prima scrivere e poi discutere con i rispettivi autori dei volumi Interno Montecitorio di Mario Pacelli e Comunisti d'Italia di Matteo Pucciarelli. Tra novembre e dicembre si è scritto anche degli ultimi libri di Gianfranco Rotondi (La variante Dc) ed Edoardo Novelli (I manifesti politici): il legame con il nuovo anno partirà proprio da qui, perché nelle prime settimane del 2022 è prevista la presentazione online di entrambi i volumi (si inizia con quello di Rotondi, il 10 gennaio).
L'ultima osservazione riguarda, oltre che ciò che si è già fatto, ciò che si sta per fare (e in parte è già iniziato). Il 2022, infatti, sarà particolare per chi gestisce questo spazio: il 2 luglio I simboli della discordia compirà dieci anni di attività, un traguardo e insieme una tappa che chi scrive non immaginava certo di raggiungere. Questo decennio, con i suoi momenti più intensi e i suoi limiti, è stato importante soprattutto per il percorso fatto con tante persone (per poco o per molto tempo): si tratta delle persone che in ogni post di fine anno vengono citate e ogni anno aumentano di numero, come è giusto e salutare che sia. Spero che a loro e qualunque altra persona scelga di passare di qui faccia piacere sapere che questo decennale sarà "festeggiato" con appuntamenti di vario tipo: in qualche modo la presentazione del libro di Rotondi è la prima, ma varie altre iniziative (anche editoriali  o pseudotali) spunteranno qua e là durante l'anno e coinvolgeranno anche varie persone appartenenti alla schiera dei #drogatidipolitica. Ci sarà tempo e modo per informare di questi appuntamenti, soprattutto attraverso i canali social del sito: nel frattempo, a chi rientra nel lungo elenco che segue e a chi conta di entrarvi in futuro, con il cuore dico GRAZIE (nella speranza che il 2022 sia davvero migliore, e non solo in senso "simbolico")!
 
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Grazie a Martino Abbracciavento, Paolo Abete, Ignazio Abrignani, Giovanni Acquarulo, Mario Adinolfi, Guglielmo Agolino, Tiziana Aicardi, Tiziana Albasi, Mauro Alboresi, Alberto Alessi, Francesca Alibrandi, Alfonso Alfano, Angela Allegria, Antonio Amico, Antonio Angeli, Daniele Arghittu, Leoluca Armigero, Nicola Aronne, Antonio Atte, Luigi Augussori, Maruo Aurigi, Luca Bagatin, Cristina Baldassini, Laura Banti, Marcello Baraghini, Daniele Barale, Lucio Barani, Amedeo Barbagallo, Paolo Barbi, Mario Bargi, Enzo Barnabà, Giovanni Barranco, Chiara Maria Bascapè, Maruzza Battaglia, Americo Bazzoffia, Giovanni Bellanti, Fabio Belli, Pierpaolo Bellucci, Marco Beltrandi, Francesco Benaglia, Giulia Benaglia, Valentina Bendicenti, Matteo Benetton, Pierangelo Berlinguer, Roberto Bernardelli, Rita Bernardini, Enrico Bertelli, Giuseppe Berto, Niccolò Bertorelle, Alberto Bevilacqua, Diego "Zoro" Bianchi, Giuliano Bianucci, Laura Bignami, Raffaella Bisceglia, Mauro Biuzzi, Fabio Blasigh, Paolo Bonacchi, Enzo Bonaiuto, Ettore Bonalberti, Paola Bonesu, Andrea Boni, Mauro Bondì, Fabio Bordignon, Salvatore BorgheseMichele Borghi, Lorenzo Borré, Renzo Bortolot, Massimo Bosso, Francesco Bragagni, Carlo Branzaglia, Giancarlo Brioschi, Franco Bruno, Andrea Bucci, Giampiero Buonomo, Antonio Burton Cerrato, Mario Cabeddu, Massimiliano Cacciotti, Giovanni Cadioli, Luca Calcagno, Mauro Caldini, Stefano Camatarri, Francesco Campopiano, Elisabetta Campus, Aurelio Candido, Maria Antonietta Cannizzaro, Matteo Cantamessa, Roberto Capizzi, Monica Cappelletti, Luca Capriello, Giovanni Capuano, Jacopo Capurri, Giuseppe Carboni, Vito Cardaci, Francesco Cardinali, Nicola Carnovale, Elena Caroselli, Robert Carrara, Cosimo Damiano Cartelli, Roberto Casciotta, Michele Casolaro, Pierluigi Castagnetti, Marco Castaldo, Stefano Ceccanti, Filippo Ceccarelli, Luigi Ceccarini, Mirella Cece, Anna Celeste, Valentina Cinelli, Mauro Cinquetti, Giuseppe Cirillo, Massimo Cirri, Giulia Civiletti, Roman Henry Clarke, Daniele Coduti, Antonia Colasante, Emanuele Colazzo, Manlio Collino, Emiliano Colomasi, Ettore Maria Colombo, Fabrizio Comencini, Daniele Vittorio Comero, Francesco Condorelli Caff, Nicola Consiglio, Carmelo Conte, Antonio Conti, Pietro Conti, Francesco Corradini, Carlo Correr, Antonio Corvasce, Silvia Costa, Cristina Costantini, Andrea Covotta, Graziano Crepaldi, Vito Crimi, Luca Cristini, Francesco Crocensi, Stefano Croletto, Mattia Crucioli, Natale Cuccurese, Emilio Cugliari, Francesco Cundari, Johnathan Curci, Salvatore Curreri, Francesco Curridori, Domenico Cutrona, Francesco D'Agostino, Nicola D'Amelio, Gabriele D'Amico, Michele D'Andrea, Roberto D'Angeli, Renato D'Emmanuele, Serafino D'Onofrio, Ferdinando D'Uva Cifelli, Alessandro Da Rold, Pierluca Dal Canto, Roberto Dal Pan, Paolo Dallasta, Marco "Makkox" Dambrosio, Lorenzo De Cinque, Fabrizio De Feo, Gianluca De Filio, Filippo De Jorio, Francesco De Leo, Pietro De Leo, Stefano De Luca, Pino De Michele, Carlo De Micheli, Antonio De Petro, Mario De Pizzo, Giancarlo De Salvo, Roberto De Santis, Donato De Sena, Franco De Simoni, Mauro Del Bue, David Del Bufalo, Alessandro Del Monaco, Paola Dell'Aira, Maurizio Dell'Unto, Benedetto Della Vedova, Riccardo DeLussu, Alfio Di Costa, Dario Di Francesco, Roberto Di Giovan Paolo, Alberto Di Majo, Luca Di Majo, Alfio Di Marco, Marco Di Nunzio, Alessandro Di Tizio, Antonino Di Trapani, Giovanni Diamanti, Ilvo Diamanti,  Antonino Distefano, Raffaele Dobellini, Federico Dolce, Alessandro Duce, Filippo Duretto, Daniele Errera, Filippo Facci, Leonardo Facco, Giuseppe Alberto Falci, Arturo Famiglietti, Gianni Fava, Giovanni Favia, Luigi Fasce, Paolo Ferrara, Emilia Ferrò, Antonio Fierro, Giulia Fioravanti, Roberto Fiore, Francesca Fiorletta, Luciano Fissore, Antonio Floridia, Antonio Folchetti, Gianni Fontana, Cinzia Forgione, Gianluca Forieri, Ciro Formicola, Riccardo Forni, Gabriella Frezet, Iztok Furlanič, Massimo Galdi, Vincenzo Galizia, Vincino Gallo, Elisa Gambardella, Riccardo Gandini, Federico Gandolfi, Uberto Gandolfi, Luciano Garatti, Carlo Gariglio, Paolo Garofalo, Francesco Gasbarro, Marcello Gelardini, Chiara Geloni, Alessandro Genovesi, Tommaso Gentili, Mattia Giacometti, Alessio "Pinuccio" Giannone, Alessandro Gigliotti, Marco Giordani, Michele Giovine, Andrea Gisoldi, Carlo Gustavo Giuliana, Adriano Gizzi, Bruno Goi, Renato Grassi, Roberto Gremmo, Antonio Guidetti, Massimo Gusso, Vincenzo Iacovino, Vincenzo Iacovissi, Antonino Ingrosso, Mauro Incerti, Paolo Inno, Matteo Iotti, Roberto Jonghi Lavarini, Luca Josi, Tommaso Labate, Piero Lamberti, Orione Lambri, Giacomo Landolfi, Piero Lanera, Calogero Laneri, Lisa Lanzone, Angelo Larussa, Michele Lembo, Marco Lensi, Pellegrino Leo, Raffaella Leonardi, Luca Leone, Ferdinando Leonzio, Raffaele Lisi, Giovanni Litt, Valentina Lo Valvo, Max Loda, Dario Lucano, Nino Luciani, Maurizio Lupi (il Verde-Verde), Bruno Luverà, Chiara Macina, Angela Maenza, Cesare Maffi, Mimmo Magistro, Bruno Magno, Lucio Malan, Alex Magni, Francesco Magni, Marco E. Malaguti, Francesco Maltoni, Enzo Mancini, Pietro Manduca, Renato Mannheimer, Silvja Manzi, Andrea Maori, Gian Paolo Mara, Enzo Maraio, Roberto Marchi, Federico Marenco, Gherardo Marenghi, Marco Margrita, Luca Mariani, Marco Marsili, Carlo Marsilli, Leonardo Martinelli, Dario Martini, Antonio Massoni, Mataran (tutta la banda), Angela Mauro, Angelo Mauro, Federico Mauro, Andrea Mazziotti Di Celso, Paola Meinardi, Angelo Orlando Meloni, Elisa Meloni, Marcello Menni, Stefano Mentana, Giorgio Merlo, Amalia Micali, Vincenzo Miggiano, Antonio Modaffari, Marco Montecchi, Rosanna Montecchi, Nicolò Monti, Roberto Morandi, Raffaello Morelli, Matteo Moretto, Fabio Morgano, Francesco Morganti, Mara Morini, Claretta Muci, Martina Mugnaini, Pietro Murgia, Paola Murru, Alessandro Murtas, Tomaso Murzi, Antonio Murzio, Cristiana Muscardini, Alessandro Mustillo, Paolo Naccarato, Giorgio Nadalini, Francesco Napoli, Donato Natuzzi, Ippolito Negri, Claudio Negrini, Fabio Massimo Nicosia, Davide Nitrosi, Gianluca Noccetti, Marzia Novellini, Vincenzo Carmine Noviello, Enrico Olivieri, Matteo Olivieri, Oradistelle, Fabrizio Orano, Laura Pacelli, Mario Pacelli, Gabriele Paci, Alessandro Pacifico, Libera Ester Padova, Andrea Paganella, Roberto Pagano, Pierluigi Pagliughi, Enea Paladino, Lanfranco Palazzolo, Paolo Palleschi, Carmelo Palma, Giovanni Ciro Palmieri, Enzo Palumbo, Massimiliano Panarari, Max Panero, Filippo Panseca, Margherita Paoletti, Federico Paolone, Fabio Pariani, Massimo Parecchini, Dario Parrini, Ottavio Pasqualucci, Gianluca Passarelli, Oreste Pastorelli, Alan Patarga, Ivan Pavesi, Lorenzo Pavoncello, Angela Pederiva Stefano Perini, Giacomo Peterlana, Rinaldo Pezzoli, Antonio Piarulli, Marco Piccinelli, Daniele Piccinin, Flavia Piccoli Nardelli, Fabrizio Pignalberi, Francesco Pilieci, Gianluca Pini, Marco Pini, Marco Piraino, Stefania Piras, Piero Pirovano, Irma Liliana Pittau, Candida Pittoritto, Elisa Pizzi, Matteo Pizzonia, Marina Placidi, Vladimiro Poggi, Carlandrea Poli, Vittorio Polieri, Alfredo Politano, Mauro Polli, Nicola Porfido, Aldo Potenza, Giuseppe Potenza, Lorenzo Pregliasco, Cesare Priori, Giulio Prosperetti, Carlo Prosperi, Matteo Pucciarelli, Franco Puglia, Simona Pulvirenti, Riccardo Quadrano, Renzo Rabellino, Andrea Rauch, Michele Redigonda, Pierluigi Regoli, Andrea Renzi, Maurizio Ribechini, Angelo Riccardi, Livio Ricciardelli, Egle Riganti, Matteo Riva, Francesco Rizzati, Giuseppe Rizzi, Marco Rizzo, Lamberto Roberti, Donato Robilotta, Luca Romagnoli, Giuliano Giuseppe Romani, Federico Rossi, Giovanni Rossi, Giuseppe Rossodivita, Gianfranco Rotondi, Daniele Rotondo, Sergio Rovasio, Salvatore Rubbino, Massimo Rubechi, Simonetta Rubinato, Roberto Ruocco, Mariagrazia Russo, Giampaolo Sablich, Francesco Saita, Stefano Salmè, Elio Salvai, Gennaro Salzano, Angelo Sandri, Maurizio Sansone, Giovanni Santaniello, Aldo Santilli, Egidio Santin, Ugo Sarao, Anna Sartoris, Alessandro Savorelli, Jan Sawicki, Tonino Scala, Gian Franco Schietroma, Francesco Sciotto, Giacomo Scotton, Renato Segatori, Alessandra Senatore, Elisa Serafini, Roberto Serio, Oscar Serra, Gianni Sinni, Claudia Soffritti, Carlo Antonio Solimene, Catia Sonetti, Gigi Sordi, Simone Sormani, Samuele Sottoriva, Stefano Spina, Valdo Spini, Ugo Sposetti, Mario Staderini, Gregorio Staglianò, Anna Starita, Luigina Staunovo Polacco, Roberto Stefanazzi, Lorenzo Stella, Leo Stilo, Francesco Storace, Nicola Storto, Ivan Tagliaferri, Tiziano Tanari, Mario Tassone, Roland Tedesco, Edoardo Telatin, Luca Tentoni, Adriano Teso, Antonio Tolone, Marco Tonus, Mauro Torresi, Luigi Torriani, Alvaro Tortoioli, Giuseppe Toscano, Massimiliano Toti, David Tozzo, Roberto Traversa, Marco Trevisan, Ciro Trotta, Lara Trucco, Fabio Tucci, Andrea Turco, Maria Turco, Maurizio Turco, Massimo Turella, Sauro Turroni, Mauro Vaiani, Silvia Vallisneri, Marco Valtriani, Milhouse Van Houten, Max Vassura, Margherita Vattaneo, Alessio VernettiEnrico Veronese, Fiodor Verzola, Michele Viganò, Lucia Visca, Canzio Visentin, Ettore Vitale, Sara Zambotti, Pierantonio Zanettin, Camllla Zanola, Maria Carmen Zito, Mirella Zoppi, Roberto Zuffellato, Federico Zuliani, Piotr Zygulski. 

In chiusura, un ringraziamento speciale quest'anno tocca a chi ha elaborato il simbolo - già noto - di Lista partecipata - Rete dei cittadini, base per il simbolo-logo di quest'anno.

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